Direzione: Amsterdam

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C: "A me non dispiace quando me lo chiedi"
Sorride: "Perchè sei porcellina!"
C: "Basta con sta 'porcellina',sei tu il porcellino!"
M: "mmmmm...."
C: "Dai..amore...baciami!"
M: "Hai visto!Sei tu la porcellina."
C: "Basta!Basta!"
Urlo.
Per dispetto do dei pugnetti sul suo petto come una bambina piccola.
Ma lui mi blocca la bocca con un bacio.
E blocca le mie braccia con le sue mani.
Mamma: "Ragazzi,posso entrare?Ho lasciato il mio telefonino lì in sala.."
Mi alzo: "Un minuto"
A bassa voce dico a Martijn: "La maglia!Mettiti la maglia!"
Prende la sua t-shirt e se la mette.
C: "Mamma,ora puoi entrare"
Entra e ci guarda con uno sguardo di sfida.
Intanto parlo con Marty: "Allora..oggi..che si fa?"
M: "Non lo so"
C: "Possiamo andare a fare un giro ad Amsterdam se mia mamma ci porta.."
Mamma: "Va bene ma se volete adesso,più tardi no."
C: "Dacci qualche minuto per prepararci"
Prendo Marty per un braccio e dico: "Andiamo?!"
M: "Si principessa"
E mi prende in braccio.
C: "Peso?"
Dico scherzando.
M: "Un pochino"
Saliamo le scale ed entriamo in camera.
C: "Bene,ora vestiamoci!Ma...posso prendere una tua t-shirt?!"
Scongiuro finchè non mi dice:
"Va bene..."
Prendo la sua valigia la apro e cerco una t-shirt nera.
Prendo una t-shirt nera con dei pallini bianchi che sembrano stelle è stupenda.
È quella che avevo visto in una foto sul web di lui che faceva una smorfia con di fianco una ragazza.
L'ho sempre adorata e finalmente posso indossarla.
C: "Questa va bene?Posso?"
M: "Si,scegli quella che vuoi"
C: "Dove l'hai comprata?"
M: "New York"
C: "È bellissima"
Intanto si sfila la t-shirt.
Poi,i boxer.
Che cosa vuole fare adesso?!
Lo guardo strana: "Cosa vuoi fare?"
M: "Combiarmi i boxer"
C: "Si...okay"
Prendo dalla sua valigia dei boxer neri un pó strettini,davvero carini peró.
C: "Metti questi"
M: "Si,grazie"
Ora mi sfilo io la maglietta e i pantaloni,ma non le mutande.
Metto la sua maglia.
Mi sta perfetta,ne troppo larga e ne troppo lunga.
Mi sta benissimo.
Poi metto dei pantaloncini neri.
Martijn invece si veste con una t-shirt verde a collo largo e dei pantaloncini rossi,lunghi fino alle ginocchia.
C: "Che carino!"
M: "Anche tu sei molto carina"
Si avvicina e mi da un bacio sul collo.
M: "La mia maglietta ti sta benissimo,se vuoi ti regalo anche quella se ti piace"
C: "Davvero?Io la adoro"
M: "Allora da questo momento è tua"
C: "Finiró per rubarti l'armadio"
M: "Non puoi perchè nel mio armadio ho anche le scarpe che sono un 42 e quindi non ti stanno"
C: "Le faccio stare"
M: "Uhm...poi quando ritorniamo a casa provi le mie Jordan nuove che sono le più piccole, 41,5 "
C: "Che piedino piccolo"
M: "No,è giusto per la mia altezza,non è colpa mia se sono basso"
C: "Si,sei il mio nano"
M: "E tu sei la mia nana"
C: "Perchè nana?Io non sono bassa"
M: "Si invece. Sei solo 1,60 cm"
C: "1,64 cm"
Sbuffo.
M: "Non cambia"
C: "Peró ti piaccio"
M: "Tanto. E io ti piaccio?"
Prendo lui per le braccia e dico:
"Tanto"
Ansimo un pó.
M: "Sei già eccitata?"
Ride.
C: "Puó darsi,perchè? Ti da fastidio?"
M: "No,a me piace la mia nana eccitata"
C: "Eh,va beh,saró nana"
M: "Si,ma ricordati che io sono più alto di te"
Mi spinge verso di lui e mi abbraccia.
Sentiamo la voce di mia madre,dalla cucina,che dice: "Andiamo?"
C: "Uffa"
M: "Dai!"
Mi prende per mano e scendiamo le scale.
Mia madre fissa già male la "mia" maglia.
Penso: "Inizia di nuovo con le paronoie"
Mamma: "Ma questa maglia è tua?"
Dice indicando la t-shirt di Marty che ormai è diventata mia.
C: "Si,ormai si"
M: "Prima era mia,poi visto che le piaceva tanto....le l'ho regalata"
Lei rimane muta.
È stata zittita da Martijn,wow.
Usciamo dalla casa e entriamo in macchina e li inizia un' altra storia.
Mamma: "Martijn davanti,Charlotte dietro"
C: "Ma mamma!Io voglio stare vicino a lui!"
Mamma: "No,altrimenti non vi porto ad Amsterdam,sono 20 minuti di macchina!"
Sto zitta.
Chiudiamo le portiere ed entriamo.
Come ha detto mia madre.
Martijn davanti.
Io dietro.
Dopo neanche 5 minuti mi avvicino al sedile dove è seduto Martijn,mi porgo in avanti e gli do dei bacini sul collo e sulla guancia.
E lui dice a bassa voce:
"Metti la mano dentro la mia maglia"
Mi avvicino ancora di più,alzo la mano e la metto dentro la sua maglia e tocca i suoi piccoli muscoli e intanto do dei bacini sulla guancia.
Dopo qualche minuto passato così vedo mia madre che mi guarda dallo specchietto retrovisore allora,di colpo,tolgo la mano dalla sua maglia e mi allontano dal suo sedile.
Sento un piccolo sbuffare di Marty e questo mi rallegra.

Il mio principe Martijn GarrixWhere stories live. Discover now