«E devo chiedere scusa ad Harry...quel ragazzo ci tiene a te Louis. L'ho visto ieri sera come ti stringeva mentre dormivate» affermò regalando un sorriso a Louis, che dall'altro lato della tavola era sconvolto alle parole di suo padre. «Sai Louis. Harry ti guarda nello stesso identico modo di come io guardavo tua madre».

Louis lo guardava, senza sapere cosa fare. Aveva i labbro tra i denti, lo stringeva così forte che sentì il sapore del metallo in bocca. Se Harry lo guardava davvero come suo padre guardava sua madre...cosa voleva dire questo? Non ebbe il tempo di porsi altre domande, perché la visione di un Harry Styles appena sveglio lo fece sentir meno. Harry si stava avvicinando a loro con addosso ancora i vestiti della sera prima, un mano chiusa a pugno che strofina un occhio. Louis alla sua vista, involontariamente sorrise e raggiunse il riccio alla porta, che appena lo vide apri le braccia. Il più piccolo non ci pensò neanche due volte a buttarsi tra quelle braccia, che erano diventate la sua casa, il suo porto sicuro. Harry gli baciò la testa.

«Devi smetterla di scappare mentre dormo, Louis mi farai morire d'infarto» disse mettendo su un broncio che Louis baciò.

Quando dietro di loro di sentì un colpo di tosse Harry alzò gli occhi da Louis, per incontrare quelli del padre e; «Merda» sussurrare.

Mark sorrise divertito a quella scena. «Buongiorno Harry, accomodati Mrs Jonas vi servirà la colazione tra poco» lo informò.

«Buongiorno Mr Tomlinson» disse sorridendo il riccio.

«Harry, dopo posso parlarti?» chiese l'uomo.

«Certo» rispose, lanciando occhiate interrogative a Louis che si strinse nelle spalle.

Mrs Jonas uscì poco dopo con la colazione per i ragazzi, canticchiando una canzone. Sorrise ad Harry e lasciò un occhiolino a Louis.

«Dov'è Niall?» chiese Harry mentre faceva colazione.

«Oh, sua madre l'ha chiamato. E nella casa affianco se hai bisogno di lui» disse Mark, mentre si alzava da tavola. «Ragazzi, io ho del lavoro da fare. Harry cortesemente se dopo puoi venire nel mio ufficio» il riccio annuì. «Ah, i vostri completi per questa sera arriveranno oggi pomeriggio. Harry se non ti piace puoi cambiarlo, lo stesso vale per te Louis» disse sorridendo a suo figlio prima di uscire.

«Completi?» chiese Harry a Louis.

In quel momento la tata uscì di nuovo dalla cucina per sparecchiare.

«Harry per l'evento di questa sera» disse come se fosse una cosa normale.

«Ma io ho un completo per questa sera»

«Accettalo senza fare storie,ragazzo»

La tata rilasciò di nuovo la sala, brontolando su quanto i ragazzi di oggi fossero testardi e complicati. Louis tentava in vano di non scoppiare a ridere. Harry era sconvolto, fissava ancora il punto che prima ospitava Mrs Jonas. Il più piccolo si alzò e andò a mettersi sulle sue ginocchia. Harry a quel contatto, e a quella sensazione di calore che solo il suo Louis sapeva dargli, si risvegliò.

«Qualcuno è in vena di coccole oggi» mormorò mentre respirava a pieni polmoni il suo profumo preferito.

Louis, mise una mano sulla guancia di Harry e gli sorrise dolcemente.

«I tuoi occhi» sussurrò all'improvviso Harry. Louis lo guardò confuso. «Sono così chiari ultimamente» disse ancora, mentre con le dita prese a tracciare il viso di Louis.

Harry si perse completamente in quei occhi color cielo che lo stavano fissando. Le parole di Liam ritornarono prepotenti nella sua mente e un brivido lo percorse. Se lui guardava nel suo futuro, in quello ci vedeva Louis al suo fianco. Ma come poteva essere innamorato di una persona che non conosceva al cento per cento? Lui non conosceva neanche la voce di Louis; togliendo il sussurro rotto dal orgasmo e quello della canzone, lui fondamentale non conosceva la voce del liscio. In più solo il giorno prima aveva scoperto che era pieno zeppo di soldi, è lui in confronto era un barbone. A tirarlo fuori dai quei pensieri fu la mano piccola di Louis che si poggiò sulla sua guancia di nuovo. Solo quel piccolo contatto lo fece rabbrividire.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Opowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz