Da quando avevano fatto l'amore la prima volta non si erano mai spinti oltre i baci o le carezza. Quella era la prima volta, ed Harry non sapeva quanto avrebbe resistito al ragazzo che ora si stava posizionando su di lui. Louis lo guardava con malizia, le sue mani percorrevano il corpo del riccio con devozione. Aveva il labbro tra i denti e gli occhi lucidi dal piacere. Sentiva sotto di se l'erezione crescente di Harry, pulsargli sotto al sedere. E i suoi pantaloni non era da meno. Quando si abbassò per baciare il riccio. La porta della camera si aprì e Niall fece il suo ingresso.

Harry scattò subito all'indietro, e con quel gesto così veloce fece cadere Louis dal suo corpo rovinosamente a terra. Il più piccolo mugolò per il dolore, massaggiandosi il fondoschiena e lanciando occhiatacce ad Harry, che in quel momento era rosso in viso e stava tremando. Aspettava la reazione di Niall, proprio come si aspetta un tornado. Con ansia e tanta paura. Niall rimase sulla porta a fissare i due ragazzi. Ok, lui voleva dare un occasione ad Harry con Louis, ma non aveva fatto i conti con la realtà. Cioè, quella dei due a fare sesso. I suoi occhi saettavano da uno all'altro. Il più piccolo si alzò da terra , ancora massaggiandosi il fondoschiena, l'altro era ancora sul letto, seduto che sudava per la tensione. Louis alzò le braccia in aria e fece per andarsene, quando Niall iniziò a ridere. Entrambi lo guardarono confusi e un pò scioccati.

«Dovreste vedere le vostre facce» riuscì a dire Niall tra le risate. Ormai era piegato in due, le mani sulle ginocchia e rideva come un ossesso.

Harry tirò un sospiro di sollievo. Le sue palle erano salve, o almeno credeva. Louis guardava male suo cugino, che rideva ancora. Quando riuscì a riprendersi, sospirò e guardò i due ragazzi davanti a se che lo guardavano corrucciati.

«Che c'è?» chiese in tono innocente. «Recupererete dopo» disse facendo un gesto con la mano. «La cena è pronta» per poi informarli ed uscire dalla camera.

«Ma che cazz?» disse Harry, non capendo davvero il comportamento di Niall. Solo un paio di settimane prima lo aveva minacciato di stare alla larga da suo cugino. Ed ora dicevano che dopo poteva recuperare? Questa famiglia diventava sempre più strana.

Il riccio si alzò dal letto, la sua eccitazione era scemate nel momento esatto in cui Niall era comparso. Sotto lo sguardo attento di Louis si era vestito ed ora stavano scendendo giù. Il più piccolo al suo fianco sembrava annoiato e si vedeva che stava scendendo contro voglia. Quando entrarono nella sala da pranzo, un uomo dal aspetto impeccabile era seduto a capo tavolo, Niall al suo fianco e parlavano amabilmente. Louis tossì per far attirare la loro attenzione. L'uomo si girò verso di loro e alzandosi andò incontro ad Harry.

«Tu devi essere Harry» chiese allungando una mano versò il riccio, che la strinse subito. «Sono Mark Tomlinson, il padre di Louis» si presentò.

«Piacere di conoscerla Mr Tomlinson» disse il riccio.

«Accomodati, tra poco ci serviranno la cena» disse l'uomo.

La prima impressione che il riccio ebbe del padre di Louis, era che fosse un uomo abbastanza serio e forse anche severo. Si accomodarono al grande tavolo. Louis di fianco a suo padre, Harry di fianco a Niall.

Mark, Niall ed Harry intavolarono una conversazione sul college, su le scelte future e su come fosse la vita del riccio prima del college. Harry era rilassato, rispondeva tranquillamente alle domande di Mark. Quest'ultimo ebbe subito una buona impressione del ragazzo. Harry era uno dei ragazzi più educati e rispettosi che avesse mai conosciuto,ed anche il suo modo elegante di vestirsi colpì l'uomo. Louis giocherellava con il suo cibo nel piatto, lo riducevano in piccole parti e lo spostava da una parte all'altra. Più di una volta suo padre gli lanciò occhiate di disapprovazione, ma stava cercando di non fare scenate davanti al loro ospite.

Destroyed Angels || Larry Stylinson.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora