42. Morte

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Come funziona la morte nell'Hellverse?

In primis ci sono le creature più in basso nei gironi infernali, ovvero gli Hellborn (segugi infernali, imp, ecc.), creature nate direttamente dall'Inferno, che fanno da protagonisti alla serie spin-off Helluva Boss: gli Hellborn nascono, crescono e muoiono all'Inferno similmente agli umani sulla Terra, sebbene i loro cicli di vita siano molto più lunghi di quelli di un essere umano medio. Hanno una resistenza fisica superiore che permette loro di sopravvivere a ferite considerate letali, ma possono comunque essere uccisi, specialmente con colpi alla testa. Secondo l'accordo stretto tra Lucifero e il Paradiso, sono esentati dallo sterminio annuale effettuato dagli angeli.

I peccatori, essendo già morti, sono sostanzialmente immortali.  L'unica cosa in grado di ferirli o ucciderli in definitiva sono le armi angeliche. Inoltre, possono essere mutilati irrimediabilmente, divorati da altri demoni o i loro corpi distrutti; in quel caso possono riformarsi, sebbene il processo sia estremamente doloroso. Se invece la morte è definitiva, come avviene durante gli Stermini annuali, la loro coscienza viene distrutta e cessa di esistere, mentre l'anima si dissolve in energia infernale e la sua malvagità infetta l'ambiente circostante, generando residui come occhi, che infatti sono costantemente visibili nei paesaggi del mondo dell'Hellverse.

Per quanto riguarda la nobiltà: Lucifero e Charlie sono sostanzialmente immortali e non possono morire per delle armi angeliche, ma possono essere uccisi eventualmente da angeli di rango molto superiore. Si presume invece che gli Ars Goetia e i sette peccati capitali, come Asmodeus, possano morire per delle armi angeliche.

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