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Aveva quasi smesso di nevicare. La sera era nitida come un disegno a carboncino.

Tutto può cambiare, sotto la lenta caduta dei fiocchi di neve

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Tutto può cambiare, sotto la lenta caduta dei fiocchi di neve.

Le azioni compiute quella sera – da quei due sciocchi ventenni – cambiarono totalmente il decorso di quell'inverno.

Ma ancora loro non potevano saperlo.

Due vite completamente agli antipodi – così diverse e che faticosamente potevano avere l'occasione di coesistere – si erano inconsapevolmente intrecciate, come i grovigli disordinati di un rampicante.

Da quel preciso momento, Felix non tornò più a casa da solo dopo le lezioni della sera; Changbin non si sarebbe mai potuto perdonare, se gli fosse successo qualcosa di male.

Non conosceva neanche lui il motivo che vi era dietro l'origine di quei pensieri, ma era come se all'improvviso – la sicurezza del minore – fosse divenuta un suo assoluto dovere.

Ormai aveva imparato a memoria i suoi orari, e lo attendeva accanto al cancello per passeggiare con lui verso la ormai familiare schiera di appartamenti dove il minore viveva.

Il tempo l'aveva portato ad abituarsi alle chiacchiere allegre e disordinate del più piccolo, facendogli avvertire un piacevole tepore avvolgerlo quando Felix rideva ad alta voce o gesticolava ampiamente mentre gli raccontava qualcosa; il tragitto dall'Università al suo appartamento era davvero breve, e lui sembrava voler sfruttare ogni singolo istante che trascorrevano insieme, parlandogli di qualsiasi cosa gli passasse per la mente.

Gli parlava allegramente dei compagni e delle lezioni di quella giornata; gli raccontava di quella divertentissima barzelletta che gli era stata detta da un docente nei corridoi; del film drammatico – che l'aveva fatto piangere così a lungo – visto la sera prima, e delle nuove e fantasiose lamentele che Hyunjin aveva espresso nei confronti della nuova amicizia che era nata con il noto spacciatore.

Amicizia, che termine insolito.

Anche se a distanza ormai di giorni, Changbin sentiva ancora le guance arrossire ripensando alla sensazione delle calde e morbide labbra di Felix posate sul suo volto, e allo sguardo intenso che aveva poi lasciato casualmente scivolare sulla sua bocca.

Era stato incandescente il segno lasciato da quel bacio.
Non era mai più andato via, da quella notte.

Changbin arrossì per l'ennesima volta a quel ricordo, lasciando che il suo viso affondasse – per nasconderlo parzialmente alla vista – dentro la soffice sciarpa che gli aveva fatto Felix.

La adorava, e da quando il ragazzo gliel'aveva data in dono, non l'aveva mai più tolta.

Il minore era al suo fianco, e come al solito parlava di qualcosa che in quel momento riteneva necessario condividere con lui.
Era così carino.

Under the snow » ChanglixΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα