chapter 19

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25 dicembre 1993
Malfoy Manor

<<Oh, ma che bella bambina>> una donna riccia e dagli occhi neri come la pece pieni di pazzia affiancò Soraja.
<<È tua nipote, giusto "Meda"?>> Bellatrix Lestrange scimmiottò la voce delle persone mentre chiamavano con il suo soprannome la sorella. Andromeda annuì, terrorizzata, mentre Soraja guardava con occhi di fuoco Bellatrix.
<<Peccato...davvero un grande spreco. Saresti potuta diventare una grande, grandissima, strega. Se solo tua nonna non avesse sposato quello spregevole sangue marcio>> la donna posò le mani sulle spalle di Soraja
<<Bella la terrorizzi>> la ammonì Narcissa
<<Mio nonno è un grande uomo, indifferentemente dal suo sangue. Con tutto il rispetto, migliore di tutti coloro che abitano in questa casa>> soffiò Soraja imbestialita
<<Uh, la piccolina caccia gli artigli>> commentò un'altra donna che lentamente si stava avvicinando, Walburga, la mamma di Sirius
<<Soraja, per favore>> cercò di calmarla Andromeda, beccandosi un'occhiata piuttosto arrabbiata della ragazza
<<È tuo marito! Dovresti difenderlo>> alzò di poco il tono di voce. Bellatrix si fece scappare un risolino, poi guardò in cagnesco Andromeda.
<<Già, sorellina, dovresti difenderlo. Oppure hai paura di cosa potrebbe succedere?>> rise ancora più forte
<<Noi non abbiamo paura di voi, Bellatrix>> si intromise Sirius, prendendo Soraja e Andromeda per le mani e mettendosele dietro la schiena, come a proteggerle
<<Oh, certo>> continuò Bella
<<E sai perché? Perché noi abbiamo una cosa che tutti voi Mangiamorte non avete dentro: l'amore>> finì Soraja sovrastando Sirius, che la guardava preoccupato. Quella ragazzina era così imprevedibile e coraggiosa, ma anche molto irresponsabile, proprio come lui. La figlia che aveva sempre desiderato era lei. Bellatrix le si avvicinò, così come Narcissa, impaurita dalle azioni della sorella. La riccia allungò la mano verso il mento della ragazza e lo strinse con le dita lunghe e ruvide, accarezzando con l'altra mano la guancia, passando lentamente le unghie su tutto il suo viso.
<<Stai attenta con quella lingua, tienila a bada>> la avvertì e Soraja sorrise
<<Oh guarda, se me lo dice Bellatrix Black lo faccio. Ma fammi il piacere>> rise di gusto, facendo inviperire la zia che mutò la sua espressione in una piuttosto scioccata.
<<Sirius! Questa peste di somiglia così tanto, com'è possibile?>> urlò sbattendo i piedi per terra
<<Che c'è, cugina, il mio ricordo ti da questo tormento? Ho proprio fatto un bel lavoro con la mia piccola peste>> cinse le spalle della ragazza il diretto interessato
<<E tu, Nymphadora? Non gli dici nulla? Addestra tua figlia per farla diventare come lui. Non è una delusione per te?>> si rivolse alla nipote
<<Soraja è felice con Sirius. Mi basta questo>> si limitò a dire Dora. Bellatrix emise un verso frustato e poi annunciò
<<Non mi diverto con voi, vado a cercare di meglio>> e proprio quando Bellatrix girò i tacchi, un ragazzo arrivò.
<<Oh, ciao Regulus. Sono arrivati gli ospiti>> sorrise Bella
<<Ciao>> salutò il ragazzo, guardando con disprezzo Nymphadora, Sirius e Andromeda e poi con uno sguardo stranito Soraja
<<E tu chi sei?>> chiese abbassandosi per arrivare a Soraja. Il suo sguardo si addolcì, era tenera, ma troppo somigliante al fratello.
<<Soraja Lupin>> rispose lei
<<Oh, piacere Soraja. Io sono Regulus Black, fratello di Sirius>> rispose lui
<<Piacere mio>> sorrise leggermente Soraja. Avrebbe studiato Regulus, non gli sembrava cattivo.
<<Regulus, Draco, andate con Soraja. Noi dobbiamo parlare>> Narcissa sorrise a Soraja. La ragazza notò i suoi occhi lucidi, forse non era così meschina come se l'era immaginata.
<<Certo, mamma>> annuì il biondo.
<<Allora, Regulus, quanti anni hai?>> domandò la ragazza mentre passeggiavano per il Manor.
<<Io quindici. Tu?>> rispose cordialmente
<<Tredici. Se posso sapere, perché non frequenti Hogwarts?>> Draco sbuffò
<<Ma quante domande fai?>> chiese il biondo annoiato. In verità, amava la curiosità e la schiettezza della ragazza.
<<Draco>> lo ammonì Regulus. <<Lasciala stare. Mi fa piacere ricevere domande, non parlo con qualcuno da molto>> sorrise malinconico. Ecco, non era nemmeno lui così cattivo e Soraja voleva aiutarlo.
<<Ora te la faccio io una domanda: quanto sei legata a Sir?>>
<<Oh, tanto. Gli voglio bene come se fosse mio fratello o il mio migliore amico. È quello che mi capisce più di tutti>> ammise Soraja
<<Fantastico...Sì, con Sirius è davvero facile affezionarsi>> parlò Regulus mantenendo lo sguardo basso
<<Chiedo scusa padron Regulus, ma padrona Walburga mi ha detto di riferirvi che il pranzo è pronto>> l'elfo della casa, Kreacher, si avvicinò tremolante ai tre
<<D'accordo, Kreacher, grazie. Arriviamo>> sorrise Regulus prima che l'elfo scomparisse negli immensi corridoi del Manor.
<<Andiamo>> disse Draco. Quest'ultimo si posizionò davanti, come ad indicare la strada, mentre Regulus e Soraja gli si misero ai lati.
La sala da pranzo era enorme: al centro c'era un grosso tavolo bianco, circondato da tante sedie di legno. Le pareti bianche con quadri di ogni genere. Colonne ovunque e un grosso camino. Il lampadario di vetro, invece, incuteva ancora più angoscia a tutti i presenti.
<<Eccoli>> annunciò Narcissa
<<Sedetevi>> continuò la donna. Soraja prese immediatamente posto accanto a Sirius e, ai suoi due lati, si posizionarono Regulus e Draco.
<<Com'è Soraja? Simpatica?>> chiese Bellatrix spostando lo sguardo sui due ragazzi
<<È in gamba>> ammise Regulus
<<Già, è molto sveglia>> confermò Draco stringendo la mascella. Soraja sorrise compiaciuta e guardò Bellatrix, infuriata.
<<Non pensavo fosse di vostro gradimento. Insomma, io credo sia un po' stupidina>> rise la riccia
<<Affatto>> obiettò Regulus
<<Se lo dici tu>> si rattristì Bella, tagliando e ingurgitando un pezzo di carne.
<<Vi piace il cibo?>> chiese Lucius pulendosi la bocca
<<Spero sia il più simile possibile a quello che mangiate solitamente>> trattenne un risolino. Soraja e Sirius lo guardarono con occhi torvi.
<<Anzi no, sono buono; vorrei che questo cibo fosse migliore di quello che mangiate di solito...come se ci volesse chissà quanto>> continuò Lucius
<<Adesso basta!>> Sirius sbattè una mano sul tavolo facendo volare la sua forchetta.
<<Se ci avete invitati per umiliarci e ridere di noi, avete sbagliato persone. Non vi permetteremo di farlo>> disse puntando il coltello contro tutti
<<Walburga, non dici nulla a tuo figlio?>> domandò Bellatrix
<<Mio figlio? Regulus? Regulus non ha fatto nulla>> rispose la donna, facendo capire il sul astio verso Sirius.
<<D'accordo, finiamola qui, ok?>> si intromise Andromeda
<<Io voglio andarmene da qui. Non voglio starci un minuto di più in questa villa degli orrori>> ammise Soraja
<<La nostra casa è così carina>> disse Lucius per poi bere del vino. Soraja si alzò e iniziò a camminare per gli infiniti corridoi del Manor seguita da Regulus e Draco.
<<Regulus! Draco! Venite qui, non seguite quella racchia!>> strillò Bella. Soraja sentì la voce della riccia mentre era seduta sulle scale di una colonna della villa enorme. Lasciò che Draco e Regulus la raggiungessero, era inutile fare i capricci e nascondersi da loro. Erano coetanei, avrebbero potuto capirla, pensò Soraja. Ma lì tutti sembravano matti da legare, nessuno pareva avere un cuore.
<<Soraja...>> la chiamò Regulus
<<È lì>> la indicò Draco. I due le si avvicinarono e si sedettero per terra, mostrando tenerezza negli occhi.
<<Ci dispiace così tanto>> iniziò Regulus
<<Sembriamo tutti cattivi. Non sai che brutto, essere squadrati da capo a piedi solo per il tuo cognome>> continuò
<<Fidati, lo so benissimo. E comunque, tu non dovresti essere ammirato? Ci sono molte persone che condividono le idee di Tu-Sai-Chi>> chiese Soraja portando lo sguardo sulle sue scarpe nere
<<Infatti vengo squadrato dalle persone per bene, quelle con cui vorrei fare amicizia. È orrendo poter parlare solo con chi corrisponde al tuo stesso sangue>> ammise il ricciolino. Soraja ridacchiò imbarazzata, non sapendo cosa dire. Non aveva mai provato quella sensazione e non voleva provarla.
<<Tu vorresti parlare con tutti? Anche con i babbani?>> chiese Soraja spalancando gli occhi. Regulus annuì e rise leggermente
<<Anche con i mezzosangue?>> si portò le mani fra i capelli. Regulus annuì di nuovo e Soraja sorrise
<<Sei sano, Reg, sei sano!>> lo strattonò per le spalle la ragazza. Draco li guardò nascondendo un sorriso.
<<E tu, Draco? La pensi come lui?>> chiese Soraja, afferrando la mano di Regulus per alzarsi.
<<Sii sincero>> lo incoraggiò il riccio, sapendo di tutto ciò che il ragazzo pensava davvero.
<<Sì! Sì, le condivido a pieno! Io vorrei parlare con te, con Harry, con Sirius, con tutti i ragazzi! Non sai quanto dolore provi ogni volta a vederti e non poterti parlare perché sei la figlia di una ripudiata!>> Draco alzò leggermente la voce mentre Soraja si puliva i pantaloni.
<<Io tutte queste cose non le sapevo. Beh, se vuoi, possiamo provare a non scannarci e a parlare come due maghi civili>> propose la ragazza. Draco annuì e, questa volta, fu Regulus a guardarli sorridendo.
<<Allora vi proporrei una cosetta>> si intromise quest'ultimo facendo una giravolta
<<Ci alleiamo, tutti e tre>> rispose di scatto Draco
<<Esatto, Draco, esatto!>> sorrise Regulus
<<Mani qui>> il più grande mise la mano al centro, aspettando che gli altri due lo raggiungessero
<<Al mio tre diciamo...emhhh...diremo...cosa diremo?>> domandò imbarazzato Regulus
<<Sacra alleanza!>> rispose Soraja
<<Al mio tre diciamo Sacra alleanza!>> esclamò Regulus
<<Uno...due...tre! Sacra alleanza!>> urlarono i tre in coro sorridendo. E così, quella giornata parve diventare miracolosamente migliore.

Solo migliori amici -Harry James PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora