~ Chapter 7 ~

14 3 4
                                    

- Resa dei Conti a Little Tokyo-

A Parigi Brandon ed Eliza avevano passato dei giorni straordinari,lui era felicissimo per aver visitato finalmente la tomba di Jim Morrison e aver portato la sua amata a Giverny per vedere la casa e i giardini di Claude Monet.

Avevano mangiato croissant caldi,visitato il museo del Louvre,la Tour Eiffel,il Moulin Rouge e fatto un giro in barca sulla Senna. Avevano riso quando per sbaglio Brandon aveva ordinato stufato di cervello ed Eliza era caduta a gambe in aria davanti l'arco di Trionfo. Erano giovani,belli e innamorati. Bevevano champagne e facevano l'amore.

Una volta in America continuarono ad arredare casa piano piano,pezzo per pezzo.
Casa Lee-Hutton profumava sempre di rose. Brandon ogni giorno portava fiori ad Eliza,soprattutto rose e peonie.
Facevano picnic in salotto, sul pavimento, e dormivano quando ne avevano voglia.

Un giorno a pranzo Brandon spuntò con due micini siamesi,Eliza se ne innamorò. Decisero di chiamarli Kato e Mushroom .

Era tutto così perfetto, finalmente. Quand'era stata l'ultima volta che Brandon era stato così felice? Era stupendo quando respirava il profumo dei capelli di Lisa, quando lei lo abbracciava così forte da fargli male alle costole, quando leggeva i messaggi d'amore che gli lasciava attaccati allo sportello del frigorifero. Ancora più bello era risvegliarsi insieme nello stesso letto, abbracciati, con la luce del sole che giocava sulle loro pelli.

L'unica cosa che gli faceva storcere il naso era il lavoro. Brandon aveva superato il provino per Showdown in Little Tokyo ma nel frattempo c'erano stati dei cambiamenti. Steven Segal non aveva accettato la parte da protagonista che era andata invece a Dolph Lundgren,che era svedese ed era conosciuto per essere stato l'antagonista di Stallone in Rocky IV.

Brandon era contrariato,che ne doveva sapere questo tizio di arti marziali?
Da parte sua Dolph non fu molto carino nemmeno quando lo conobbe per delle foto di inizio riprese. Lo definì arrogante e fighetto.

Ma un giorno durante le riprese Brandon cadde rovinosamente sbattendo la testa. Tia Carrere,giovane attrice che era con lui durante la scena, iniziò ad urlare di fermarsi perché il collega perdeva molto sangue. Il primo ad arrivare sul posto fu proprio Dolph che vedendo Brandon lucido lo fece sollevare e poggiare a sé. Fortunatamente,una volta vista la ferita dal medico,disinfettata e dati i punti,Brandon si rimise su volendo continuare le riprese.

Lo svedese apprezzò molto il gesto del collega che era ligio al lavoro più di ogni altra cosa. I due si diedero una seconda chance e iniziarono a diventare amici,tanto che passavano molto tempo insieme anche ad allenarsi nonostante le discipline diverse.

A fine riprese erano davvero buoni amici e iniziarono anche le interviste.

"Brandon è molto acrobatico, flessibile ed agile: del tutto diverso da come combatto io. Il kyokushinkai è molto influenzato dalla thai boxe ed usa molte tecniche di ginocchio e gomito, calci ai fianchi e via dicendo. Brandon invece usa la sua agilità a proprio vantaggio. Tira un sacco di calci alti, tecniche di rotazione e cose del genere: il suo stile marziale sembra più ispirato alle arti cinesi. Non è solo un buon artista marziale: è soprattutto una bella persona. Non ci sono state vanterie o pavoneggiamenti, cioè il tipo di cose che denotano un pessimo artista marziale: è stato bello lavorare con Brandon, abbiamo avuto un buon rapporto e credo che si vedrà nel film."dichiarò Dolph ai giornali

Il 23 agosto 1991,dopo mesi di riprese finalmente uscì il film in America.

La critica, benché giudicò le coreografie in maniera abbastanza positiva, non lodò particolarmente il film, che non ebbe molto successo. In molti paesi non fu nemmeno proiettato nelle sale cinematografiche,ma per Brandon fu davvero un trampolino di lancio,come aveva predetto Eliza.

La 20th Century Fox lo aveva notato e lo voleva per tre nuovi progetti. Il ruolo di Johnny Murata in Resa dei conti a Little Tokyo lo aveva fatto emergere.

Brandon decise di festeggiare con la sua Lisa quella nuova avventura.
Ultimamente c'era stata un po' di maretta nel loro gruppo di amici e Brandon era iniziato a diventare insicuro. Aveva paura di perdere la sua ragazza.

A giugno i loro cari amici Julia e Kiefer sarebbero dovuti convolare a nozze,ma tre giorni prima lei annullò tutto e fuggi in Irlanda con Jason Patrick,testimone dello sposo.
Kiefer ne fu devastato,fu come un lutto per lui e Brandon assorbì tutto il dolore del suo amico.

Eliza cercava di capire cosa lo preoccupasse,ma a volte il suo uomo diventava ermetico. Qualche volta la notte sentiva il letto vuoto accanto a sé e trovava Brandon in lacrime mentre guardava vecchi vhs in cui era ripreso con suo padre.

Quella sera però Bran era di ottimo umore,Eliza invece era nervosa. Il ciclo era in ritardo e decise di parlarne con lui,ma Brandon era troppo eccitato per il contratto con la grande produzione americana.

"Vorrei tu fossi la mia agente,anche se lavori per Kiefer."

Eliza abbozzò un sorriso,il suo uomo parlava a raffica e lei esplose.

"Ho un ritardo Brandon."gli disse fissandolo negli occhi

Brandon si interruppe e rimase bloccato.

"Io..."

"Certo se fosse...-mormorò lei.-È un poco presto ma un bambino è un dono di Dio."

"Non so Liz." Brandon si era rabbuiato e lei si gelò per la sua espressione e la sua risposta.

Aveva un ritardo,nulla era certo,ma tutto si sarebbe immaginata tranne quello. Fece un enorme sforzo per non piangere.

"Certo...capisco..."

"Ascolta amore,mio padre era perfetto. Ma aver avuto un padre perfetto, però, può essere un guaio perché io penso che non riuscirei mai ad essere alla sua altezza. Non ho la sua saggezza, la sua profondità spirituale, il suo amore per la vita. Per questo l'idea di avere un figlio mi spaventa un po', perché temo che non potrei mai dargli quello che mio padre ha dato a me..."

Per Eliza quella risposta fu peggio di uno schiaffo.

"Sempre tuo padre in mezzo...Quando crescerai e capirai davvero che tu non sei tuo padre? Io voglio costruire una vita con te,non con il fantasma di tuo padre! Cosa stiamo facendo da un anno? È un gioco per te? È momentaneo tutto questo?"chiese lei indicando tutto attorno.

Brandon continuava a fissarla in silenzio.

La ragazza prese un giubbotto di jeans e la borsa e andò verso la porta.

"Che stai facendo Lisa?"chiese lui con la voce strozzata

"Ho bisogno di prendere aria...lontano da te."chiuse la porta ma lui non le andò dietro.

Nota: Ahi! Qui la cosa è grossa! Lascio a voi i commenti...

Il Filo Rosso Where stories live. Discover now