Capitolo 1.

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Sta piovendo, di nuovo. Mi alzo dal letto e vado ad aprire le tende. Sbadiglio. Questa notte non ho dormito niente, impegnata nel finire di guardare la mia serie tv preferita.
M'incammino verso la cucina, per trovare qualcosa da sgranocchiare.
-Winter, vuoi che ti preparo qualcosa da mangiare?-
La voce di mio padre risuona dal salotto, seduto sul divano a guardare il tg.
-No grazie papà, prendo solo uno snack-
-Fai colazione bene che sennò sei stanca oggi. Devi incominciare bene la terza liceo-
Annuisco distratta. So che sotto le righe stava parlando dell'anno prima.
-Papà, so che stai parlando dell'anno scorso, ma avevo le mie ragioni e lo sai-
-Lo so Winny.-
Si gira e io faccio lo stesso. Prendo una brioche al cioccolato, le mie preferite, e filo in camera.
Finisco di mangiare e scelgo i vestiti per oggi:
top bianco, jeans e un maglioncino lilla.
Entro nel bagno e prendo la spazzola, provando a domare la folta chioma nera che mi ritrovo in testa. Alla fine opto per la piastra.
Sento delle fusa sonore e delle zampette attraversano la porta del bagno.
Lui salta sul lavandino e si mette a miagolare, in cerca di coccole.
-Aw Cherry vorrei accarezzarti, ma ora devo prepararmi!-
Le faccio un paio di carezze e mi metto a truccarmi.
Una volta pronta mi guardo allo specchio, vedendo una ragazza con i capelli lunghi, neri lisci e ordinati e un makeup perfetto.
Niente di tutto ciò però mi rappresenta davvero.
                                         ***
Entro a scuola a passo svelto. Spero di non essere in ritardo il primo giorno.
Vedo delle persone nel corridoio principale. Che fortuna, sono in tempo!
Ragazzi e ragazze mi guardano bisbigliando tra loro, e quando passo mi sorridono salutandomi.
A scuola sono molto popolare, solo grazie all'estate scorsa.
Mi ero appena ripresa dall'anno prima e avevo provato a socializzare un po'.
Alla fine con mio grande piacere ho scoperto che alla gente stavo molto simpatica, quindi per far felici le persone iniziai a truccarmi e vestirmi come loro, e da lì divenni abbastanza popolare.
Ma che abbastanza, non c'è persona nella scuola che non mi conosce.
-Hey Winter!-
Vedo la mia migliore amica Ginger avvicinarsi a me salutandomi con il braccio.
-Ciao Ginger!-
I suoi capelli aranciati e ricci le cadono in faccia, appuntita e satura di lentiggini.
Ironico il fatto che abbia i capelli arancioni, dato il suo nome.
-Com'è andata l'estate?-
-Ginger ci siamo letteralmente viste due giorni fa-
-E come sono andati questi due giorni?-
Sospiro. Come fa Ginger a essere sempre così energica?
-Non ho fatto niente di che-
-Che noiooosa-
Alza gli occhi al cielo e fa una risatina, guardandomi dal basso. Ah si, Ginger è una nana.
Iniziamo a incamminarci verso la classe d'inglese.
-Buongiorno prof-
Ci sediamo nei banchi più in fondo, accanto a Austin.
-Ciao ragazze, ciao Winter!-
- E ciao Ginger??-
-Ah vero scusa, ciao Ginger!-
Lei incrocia le braccia e gli schiocca un'occhiataccia.
-Iniziamo la lezione ragazzi!-
-Pss! Winter!-
-Che c'è?-
-È palese che piaci ad Austin, lo sai vero?-
Sgrano gli occhi.
-Eh?! Ma che dici siamo solo amici noi due!-
Per sbaglio lo dico ad alta voce.
-Winter, ripeti quello che ho appena detto per favore.-
Spalanco le palpebre guardando il professore.
-Um.. scusi prof non ho ascoltato-
-Ecco, ora faresti meglio a farlo. Entrambe.-
Aggiunge guardando Ginger.
Io e lei ci diamo un'occhiata.
-Non te ne sei resa conto?-
-E tu non ti sei resa conto che stai sparando una cazzata dopo l'altra?-
Sospira, e alza lo sguardo facendolo incrociare con i miei occhi smeraldo.
-Io ti avverto, se ci prova con te ti ho avvisato.-
Distolgo lo sguardo e provo a concentrarmi sulla lezione.
***
-Finalmente possiamo andare a casa!-
Esco da scuola. Piove. Ancora. Per fortuna che ho sempre con me un'ombrello!
Lo apro e mi dirigo verso casa, a solo dieci minuti dalla mia scuola.
Sento il battito della pioggia sull'asfalto, e i brividi che mi provocano le gocce che mi arrivano in faccia.
La pioggia diventa così forte da farmi mettere le mani davanti al viso, senza permettermi di vedere nulla.
Ad un certo punto vedo una figura davanti a me, ma non faccio in tempo a togliermi.
Sbatto contro il soggetto in questione ed entrambi cadiamo sul cemento bagnato, egli facendosi scappare un'imprecazione.
-Cazzo! Stai attento a dove vai, idiota!-
Attento? Ma con chi crede di parlare?!
-Sono una femmina!-
-Ti sembra me ne importi qualcosa? Mi hai squarciato la felpa!-
-Come se me ne fregasse! Non sei l'unico che è caduto, te ne sei accorto?-
Il ragazzo si rialza guardandomi dall'alto verso il basso, scompigliandosi con la mano i folti capelli castani. È un bel ragazzo, ma non si può dire lo stesso del suo carattere.
-Ma poi tu chi saresti?!-
Non mi conosce?
-Come fai a non sapere chi sono? Sono Winter Lover, praticamente pure il papa mi conosce!-
-Stavo meglio quando non sapevo chi fossi-
-Vaffanculo. E poi tu chi saresti?-
-Io sono Ethan Schvarzmill.-
Trattengo una risata.
-Sciazmi?-
-Schvarzmill. Idiota.-
Alzo gli occhi al cielo e mi sollevo da terra.
-Vedi di non parlarmi mai più. Chiaro?-
-Stavo per dire la stessa cosa, guarda un po'.-
Ci guardiamo in cagnesco e poi lui se ne va colpendomi spalla contro spalla.
Ma chi si crede di essere sto qui?
Riprendo il mio ombrello caduto e finalmente arrivo a casa.
-Ciao Winter, come è andato il primo giorno di scuola?-
Ha detto qualcos'altro, ma io non lo ascolto.
Penso solo al ragazzo con il cognome strano.

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