Un bacio, un altro e un altro ancora

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Ad aspettarmi davanti la porta di casa, come sempre, c'è Cannella, non riesco nemmeno a staccare le chiavi dalla serratura che me la ritrovo addosso.
-Ciao tesoro!- saluta mia mamma.
La sera è l'unico momento in cui riesco a vederla, lavora tutto il giorno, è una parrucchiera, dice sempre che ama il suo lavoro ma più passa il tempo e più diventa stancante.
Per me è la donna più bella del mondo, si chiama Octavia, ha dei capelli ricci e lunghi del mio stesso identico colore, ha labbra sottili e occhi castani.
-Ciao mami- dico mentre corro a darle un bacio.
Il nostro è un rapporto stupendo, è la mia migliore amica.
Siamo insieme contro il mondo, due donne che crescono insieme un adolescente nonché mio fratello Ben.
La vita si è fatta più complicata per tutti quando mio padre è morto, certo non era un santo, ne ha combinate molte alla mamma, infatti proprio qualche anno fa avevano divorziato... cosa non semplice, era diventato un'altra persona.
Da piccole siamo abituate a vedere nostro padre come un eroe, crescendo poi, iniziamo a vederlo con gli occhi di una donna, ed ecco che l'eroe diventa l'antagonista della storia.
-Com'è andata oggi? Gli articoli erano perfetti come loro solito ?
-Si, tutto uguale, nulla di nuovo- abbiamo un bel rapporto ma a volte certe cose preferisco tenerle per me- Ben dov'è? Io vado un po' di fretta, alle 20 passa a prendermi Danny.
-Tuo fratello è fuori con degli amici. Tu invece dove vai di bello?
-È una sorpresa, Danny non ha voluto dirmi niente.
-È sempre il solito, lo adoro, sareste una bella coppia sai?
-Si certo che lo so, me lo ripeti sempre.
-Voglio solo essere sicura che tu abbia al tuo fianco qualcuno che ti rispetti, ti ami, e soprattutto sopporti- dice ridendo.
-Ha Ha Ha, ora scusami ma vado a farmi una doccia.
-Vai vai, fa finta di non aver sentito.

Una doccia è proprio quello che mi serviva, ora il difficile è scegliere l'outfit.
Vorrei chiamare Giulia raccontarle cosa è successo, d'altra parte non ho voglia di subire un'altra delle sue lezioni di vita, le voglio bene ma a volte mi fa sentire fuori luogo.
Le scrivo un messaggio per dirle che esco con Danny, per ora lascio l'incontro con Marcus per me.
Il mio armadio è in super disordine, non imparo mai a sistemare le cose per bene.
Dopo qualche minuto di ricerca, eccolo, è perfetto.
Un abito longuette nero con scollo a barca, perfetto per un primo appuntamento.. sembra strano dirlo ad alta voce.
Spero solo che le mani mi diano un aiuto restando asciutte.
Realizzo un semplicissimo make-up usando solo correttore, blush, gel per sopracciglia e stasera oso con un rossetto rosso matte. Odio il mascara, quindi non credo andrò ad aggiungerlo.
Mi sembro appena uscita da uno di quei film francesi, dove la protagonista sta per scappare sotto la pioggia coprendosi il capo con un semplice trench.
Un bel po di profumo, indosso dei décolleté, ma con tacco basso, anch'essi neri e sono pronta, perfettamente in orario.
Nemmeno il tempo di dirlo  che arriva una chiamata di Danny.
-Signorina, il vostro autista personale è appena arrivato, è pregata di scendere.
-Oh ma certo, arrivo subito signore!
Attacco, prendo al volo il cappotto ed esco di casa.
-Fa attenzione- dice mamma.
-Come sempre- le urlo uscendo.

Ed eccolo lì, ad attendermi con, non ci credo è davvero venuto con dei carciofi.
-Non puoi averlo fatto sul serio- dico ridendo.
-Oh certo che sì, ora grazie a te ho anche un accordo con il fruttivendolo.
-Scemo.
-Sei stupenda.
Sorrido, mi sento stranamente in imbarazzo, con lui non mi era mai capitato.
Mi apre la portiera e, cercando di non inciampare nel vestito, mi accomodo in auto.
-Allora dove mi porti??- dico.
-In un ristorante che fa la miglior lasagna del mondo.
-Ho già fame solo a pensarci.

Arriviamo in poco tempo, per fortuna non abbiamo trovato molto traffico.
Il ristorante è davvero stupendo e super elegante aggiungerei.
Appena entrati un cameriere ci ha accompagnati al nostro tavolo, al centro vi era questa candela che creava un'atmosfera davvero romantica.
Danny fa sedere prima me e poi si accomoda.
Ordina lui per entrambi, due porzioni di lasagne, delle patatine e per finire un tiramisù squisito, davvero tutto impeccabile.
Impeccabile come lui, un vero gentiluomo, vederlo nei panni di "corteggiatore" e per lo più nei miei confronti, mi ha stupito. Non abbiamo smesso di ridere un secondo e nemmeno per un istante ho pensato a Marcus, forse davvero è la scelta giusta per me.
Litighiamo per pagare, ma alla fine l'ha vinta lui. Personalmente non mi piace fare quella che non paga mai nulla, a cui tutto è dovuto.
-Ti va di passeggiare?- chiede Danny all'uscita del ristorante.
-Certo, credo mi farà bene dopo tutto quello che ho mangiato- dico sorridendo.
Pian piano arriviamo in questo parco pieno di alberi, così maestosi, che ci fanno strada sino a delle panchine, tutte raccolte intorno ad una fontana.
Ci sediamo. Inizio a sentirmi strana, agitata, so benissimo cosa sta per succedere, ma voglio che succeda? Cosa faccio?
-Mi sono divertito molto Em.
-Anche io, devo dire che mi hai stupita molto.
-Spero in positivo, posso sempre regalarti altri carciofi se ho sbagliato qualcosa.
-No,no grazie, mi bastano quelli.
Ridiamo entrambi.
Guardo in alto, non c'è nemmeno una nuvola, il cielo è rivestito da un manto di stelle, poi mi giro verso di lui e noto che mi stava guardando, aveva un viso così sereno, gli occhi, così grandi, parlavano da soli.
Lentamente, come se avesse paura di ferirmi, mi sposta una ciocca di capelli dietro l'orecchio, si avvicina e sussurra "Non sai da quanto ti stavo aspettando".
Sento un brivido salirmi lungo la schiena, lo stomaco è in subbuglio, il cuore quasi si ferma.
E in un attimo poggia le labbra sulle mie. Mi lascio trascinare da questo fuoco che sento accendersi tra noi, prendo fiato tra un lungo bacio e un'altro ancora e ancora.
Nessuno dei due sembra mai saziarsi.
Ci fermiamo, siamo entrambi senza respiro.
Restiamo in silenzio, io appoggio la testa sulla sua spalla e il tempo sembra fermarsi.

Mi bacia di nuovo, questa volta con più delicatezza.
-Buonanotte- dice.
-Buonanotte- rispondo uscendo dall'auto.
Rimane lì ad osservarmi finché non scompaio all'interno del palazzo.

 In My HandsOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz