Sdraiata sul triclinio in porpora
Trapuntata di zafferano,
Cordelia osservava Apuleio.
Era vicino alla finestra:
Messaggi di Apollo
In lamine d'aprile
Gli oleava il viso,
Quel corpo seminudo,
Dimentico delle legioni
Delle marziali arti.
Fuori, la matrona chiedeva a Vesta
Anni in più per bruciare il focolare.Ah, Apuleio!
Il focolare dei miei quattordici anni.
Il padre era assente
E, noi due, lattescenti anime
Baluginavamo insieme
Alle crepe di rosseggiante fumo.
Sussurravi elegie di Cornelio Gallo,
Gli inviti a cena sempre respinti
Le volte che, a contatto con la porta chiusa, mi hai sfogliato i peccati,
Come si fa con le pergamene.
Io pregavo Venere di proteggermi,
Tra le lacrime.
Siamo entrambi servi d'amore
Soldati destinati a perdere per e a vincere, all'infinito.Aiutami a vestirmi e canta per me!
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Tomi
PoetryUn esilio che non sarebbe mai dovuto avvenire... Da un'unica poesia su Ovidio e il suo confino a Tomi, quest'opera è passata ad essere una raccolta di poesie ambientata nell'antica Roma e le sue sfacettature; i suoi amori; le sue regole e la sua cul...