Fu assurdo rendermi conto, preparando lo zaino per la partenza, di non avere un pigiama decente, ma in fin dei conti a Jackson Hole le temperature sfioravano i quattro gradi sotto lo zero all'esterno e i venti gradi abbondanti dentro le abitazioni. Per questo optai per una larga felpa che mi aveva regalato zia Mel di ritorno da uno dei suoi viaggi in Inghilterra e un paio di calzettoni di lana che arrivavano appena sotto il ginocchio.
Una serata tra donne era una serata tra donne e se avevo intenzione di indossare i panni di una ragazza americana vicina al diploma, dovevo sforzarmi di sembrare a mio agio con loro.
Kat passò a prendermi prima di sera, fu strano vederla alla guida di un auto, ancora di più ritrovarmi su una strada di montagna stracolma di neve con la musica a tutto volume e Pam, Brigette e Mad sedute dietro.
Finn la investì di raccomandazioni e si preoccupò di comprarmi un cellulare nuovo, disse che il mio era vecchio, obsoleto e inutilizzato. Pensò bene di attivare persino il gps se mai avessi deciso di violare la regola: mai più nel bosco da sola.
Di fronte alle sue preoccupazioni paterne non potrei fare a meno di domandarmi cosa gli fosse passato per la testa nei sei lunghi anni in mia assenza.

La casa sul lago della famiglia di Kat non era propriamente un piccolo chalet di montagna, era piuttosto un enorme cottage fornito di diverse stanze per gli ospiti.
Oltre l'ingresso la stanza principale era un open space con pavimento in legno, un grande divano angolare copriva quasi due intere pareti. E l'intera facciata della costruzione che dava sul lago era di vetro. Trovammo il camino acceso e come previsto una temperatura ben al di sopra dello zero, sembrava di essere in spiaggia a Kinsale in piena estate.
La madre di Kat si era preoccupata di riempire il frigo, hot dog e patatine fritte avrebbero accompagnato la nottata insieme a serie tv attentamente selezionate su Netflix. Mad si era anche procurata dei marshmallow da arrostire sul fuoco.
«Non mi sembra vero di poter passare due giorni qui con voi.» Kat era così felice di averci tutte lì che quasi contagiò il mio umore.
Mi ero così abituata alla solitudine dopo l'incidente, alle poche parole e all'eterna sofferenza volutamente imposta che la sensazione di leggerezza che provai mi stordì.
«Che ne dite di lasciarci andare a sane confidenze tra ragazze?» Pam si sedette a gambe incrociate sul tappeto di fronte al divano e ci invitò a seguirla. «Dovresti iniziare tu, Bride. Sei sempre così misteriosa.»

«Sul serio?» dissi, tentando di aprirmi un po'. «È solo perché non ho granché da raccontare.»
«Raccontaci dell'Irlanda. Com'era vivere lì?»
«Perchè piuttosto non ci parli di Jamie?» Briget afferrò un cuscino e lo strinse al petto. «Hai la maledetta fortuna di avere tutto quel ben di Dio sotto gli occhi ogni giorno.»
«Andiamo Briget,» intervenne Mad. «Ancora con questa storia di Jamie? Ti ha rifiutata, fattene una ragione»
«Che cosa significa ti ha rifiutata?» domandò Pam sorpresa. «E perché io non ne so niente?»
«Ops...» Mad portò teatralmente la mano alla bocca.
«Aveva bevuto» si giustificò Briget. «Non sapeva quel che stava dicendo.»
«E cosa avrebbe detto?» la incalzò Pam.
«Che non si avvicinerebbe a me neanche fossi l'unica ragazza di Jackson Hole.» Briget nascose il viso nel cuscino piena di vergogna.
«Direi che è proprio da Jamie!» Kat scoppiò a ridere. «Ostinatamente diretto.»
«Il giorno in cui lo vedremo con una ragazza, Jackson Hole verrà sotterrata da una valanga di neve» continuò Pam. «Chi diavolo riuscirebbe mai a scalfire quel cuore di ghiaccio?»
Dopo un attimo di silenzio Mad alzò lentamente la mano.
«Io» disse senza incertezza.
Ci voltammo verso di lei all'unisono e imprevedibilmente il cuore mi palpitò nel petto.
Sembrò assurdo, ma ovvio al tempo stesso, sentirla pronunciare quell'unica parola. Eppure ci fu qualcosa nella sua voce e nella sua sicurezza che mi infastidì.

«E da quando ti interessa tanto Jamie?»Kat, sorpresa, portò lentamente una patatina alla bocca.
«Da quando avevo otto anni, Kat?» rispose Mad con ironia. Coprì le labbra con le dita sottili della mano per nascondere un lieve sorriso e lo fece con la stessa eleganza che la contraddistingueva sempre.
«Beh» intervenne Briget. «Direi che a questo punto non ho più speranze.»
«Glielo hai mai detto?» Parlai senza rendermene conto, fu una domanda naturale, mossa dalla strana curiosità che la sua rivelazione aveva mosso tra i pensieri.
Scosse il capo.
«Dovresti tentare. Effettivamente sei l'unica ragazza con cui passa del tempo» constatò Briget.
«Ehi!» Kat le lanciò una patatina. «Ci sono anche io.» Poi mi indicò. «E lei!»
«Allora, Bride...» Pam si protese in avanti. «Vuoi dirci com'è vivere con Jamie?»

«È snervante!» dissi. «Lui è...è incredibilmente dominante, risoluto e poco propenso alla conversazione. E...» Non feci in tempo a finire la frase che la porta si spalancò, facendoci scattare tutte in piedi.
Una folata di vento entrò nella stanza e Mike varcò la soglia con una cassa di birra tra le braccia.
«Ehilà!» esordì.
«Mike!» Kat lo raggiunse a grandi passi. «Ti avevo detto che toccava a me! Questo era il mio weekend!»
«Ho portato solo un paio di amici, non agitarti!» rispose lui, visibilmente su di giri.
«Un paio di amici?» Kat con il suo pigiama a fiori si sporse sul patio esterno. Sulle curve impervie del crinale i fari di diverse auto illuminavano la neve sul bordo della strada.
«Un paio di amici?» ripeté fuori di sé.
«Già Katrine Kat.» Jamie entrò, spostando Mike di lato con una lieve spallata. «Non dare la colpa a me, è già abbastanza frustrante essere qui, ma voleva il mio pick up in prestito ed ero certo non avrebbe raggiunto neppure il primo incrocio senza uscire di strada.»
Alzò gli occhi verso l'enorme stanza.
Puntò Pam e Briget con indifferenza, accennò un lieve sorriso quando incontrò il viso di Mad, ma appena l'azzurro delle iridi si fermò su di me, notai con quanta rigidità cambiò espressione.
Ero indietreggiata sino a sfiorare con la schiena la parete alle mie spalle, dritta in piedi con i calzettoni di lana che mi erano scesi alle caviglie, i capelli stretti in una treccia e le mani nascoste nelle lunghe maniche della felpa mi sentii esposta.
Lo sguardo di Jamie scese sulla pelle chiara delle mie gambe nude, poi di nuovo dentro i miei occhi.
«Dammi una birra, Mike» disse, afferrando una bottiglia dalla cassa ancora sospesa tra le sue braccia.

The Untouchable LoveWhere stories live. Discover now