18. I semi della discordia

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La sua potenza era tale che in meno di un minuto riuscì a sbaragliare l'intero battaglione senza fare nemmeno un passo.

Soddisfatto del momento di svago, il pirata recuperò il suo scenografico soprabito nero e uscì dalla stanza, lasciando ad altri il compito di ripulire la devastazione che si era lasciato dietro.

Il suo era sicuramente un hobby molto costoso, ma a volte sentiva il bisogno di distruggere qualcosa, e non sempre aveva qualche subordinato incapace su cui sfogarsi. E in quel momento in particolare aveva bisogno di sentire il fragore delle esplosioni per schiarirsi la mente.

Le parole dell'anfibiana continuavano a ronzargli in testa, e fino a quel momento non era riuscito a prendere una decisione su come affrontare il tradimento di Reïa. Da una parte poteva essere un vantaggio, dato che eliminare Reïa voleva dire prendere il controllo delle sue risorse e allo stesso tempo screditare il Burattinaio, che l'aveva raccomandato. Allo stesso tempo però Barbanera continuava a chiedersi se Reïa e il Burattinaio non fossero già in combutta con altri Eletti per sbarazzarsi di lui. Sempre ammesso che il loro piano non fosse di mettere gli altri tre Eletti uno contro l'latro per poterli eliminare e prendersi tutto quanto.

Ora però sentiva di avere le idee più chiare.

Prese uno degli ascensori e andò direttamente alle sue stanze. I suoi locali privati erano un tripudio di sfarzo e opulenza, o più propriamente un'accozzaglia di oggetti preziosi e decorazioni pacchiane.

Lanciò il suo soprabito a una delle cameriere – tutte cloni di bell'aspetto in abiti succinti – e si sedette sulla sua poltrona.

«Chiama James.»

L'assistente virtuale eseguì l'ordine e in pochi secondi apparve l'ologramma del capitano Hook.

«Teach, ci sono novità?»

«Sì, ho bisogno che parti subito e vieni qui.»

L'altro allargò la mano e l'uncino. «Come ti ho già spiegato, la Sarcosuchus ha bisogno di riparazioni. Non siamo pronti a-»

«Lascia perdere la tua nave, prendi una navicella da trasporto e torna subito qui! Ho un incarico importante per te.»

L'espressione di James si fece pensierosa. Barbanera conosceva bene i suoi capitani, e sapeva scegliere quello più adatto in base all'incarico da svolgere. Se doveva assaltare una roccaforte, mandava Hraesvelg[26] e la sua ciurma di giganti. Se voleva farla pagare a qualcuno, chiamava Edward Low[27] e la sua banda di pazzi sanguinari. E così via. James Hook era nettamente il più diplomatico di tutti, quindi se Barbanera lo aveva convocato, voleva dire che c'era una questione delicata da risolvere.

«Parto immediatamente.»


***


Era passato un giorno dallo scontro con i vampiri di Lilith, ma Tenko, D'Jagger e Sigurd erano già pronti a partire.

«Sei proprio sicura di non voler venire?» domandò l'elfo. «Avremo bisogno di tutto l'aiuto possibile.»

«Sono sicura che ve la caverete» ribadì Shamiram. «E per quanto mi interessi studiare di più quel pianeta, al momento ho altre cose da fare.»

L'Eredità degli AstraliWhere stories live. Discover now