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In genere passo i pomeriggi al bunker, soprattutto quando piove o ha freddo. Mentre, quando c'è il sole e bel tempo vado al parco o luoghi aperti per ammirare i paesaggi e dipingere.
Oggi, infatti, ho deciso di andare sul tetto del bunker.
Mi sono seduta su una panchina che ho trovato là sopra a gambe incrociate,in foglio lo tenevo sulla mia gamba mentre mentre con la mano destra disegnavo la strada che da quassù vedevo benissimo. Nel frattempo, i miei capelli li gji, lisci, rossi, mi scivolavano davanti al foglio e mi rovinavano la visuale tanto che ero obbligata a spostarli.
Legarli con una coda?
Anche no, grazie. Anche se mi mettono in difficoltà li preferisco quando sonos sciolti.

Giusto quando sono arrivata a metà disegno sento una goccia che mi coloiscesulla testa così alzo il mios sguardo verso il cielo e noto molte nuvole. Di colpo incominciamo a scenderere numerose gocce e sono obbligata a prendere le mie cose e rientrare. Ovviamente dopo aver fatto una foto al paesaggio per continuare il disegno dentro.
Subito vado alla ricerca di un luogo abbastanza tranquillo in cui poter comunicare il disegno ma l unico che trovo è su un divano vicino a un ragazzo con i capelli rossi he tiene in mano un tablet.
A quel punto decido di sedermi li nella stessa posizione im cui ero messa nella panchina e continuo in disegno. Ovviamente i capelli continuavano a coprimi la visuale così ogni tanto gli sposto fino a quando non mi arrendo e glo lascio nella pozione in cui si erano messi.
Dopo qualche minuto però il cuffo ribelle ritorna magicamneteal suo posto, dietro le mie orecchie, e sento una mano toccarmi.
Subito mi giro e vedo che  il ragazzo con i capelli rossi di fianco a me mi aveva spostato il ciuffo.

Farsi male a noi va bene {Piccolo//Bnkr44} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora