"Voglio la mia macchina fotografica!" urlai, sbattendo di nuovo i palmi sul legno sottile."È mia! Ridammela!"
Al mio attacco d'ira seguì un silenzio assordante e senza che me lo aspettassi la porta si aprì ancora.
Un Jamie selvaggio e insolente mi sbatté la macchina fotografica tra le braccia.
"Anche quello che c'è dentro è mio. Ma a te non importa, vero? Ti piace prenderti tutto e compiacerti della vittoria." Si sporse un avanti risoluto. "Tieniti. Sempre. A. Un. Passo. Da. Me. Siamo intesi?"
Si morse il labbro ed ebbi la sensazione che stesse premendo così tanto i denti sulla pelle morbida da farla sanguinare. Era così provocatorio, così pieno di sé persino in assenza di controllo che indietreggiai di fronte alla potenza dell'immagine che mi si parò davanti.

Jamie, con i capelli intricati che adombravano lo sguardo e la pelle che risplendeva come fosse avorio perlato era quasi insostenibile agli occhi, un proiettile mortale puntato dritto al cuore.
Animava emozioni perverse.
Pensieri proibiti.
Ricordi seppelliti.
Sussultai quando la porta sbatté di nuovo e mi accorsi di aver conficcato le unghie nei palmi delle mani chiuse in pugni e distese lungo i fianchi.
Anche quello che c'è dentro è mio.
La frase che aveva pronunciato con rancore risvegliò una me lontana.
Una ragazzina arrabbiata che fremeva per ricevere attenzioni ogni volta che attraversava l'Oceano per incontrare suo padre.
Reclamavo amore, e lo facevo battendo i piedi, pretendendo senza alcuna remora ciò che mi spettava di diritto.

*

"È molto bello!" Finn seduto accanto a Jamie al tavolo della cucina seguiva la matita muoversi sulla carta ingiallita. "Ma perché ti ostini a cercare le poche pagine vuote di quel libro per farci sopra i tuoi disegni?"
Jamie sembrò rifletterci su.
"È un libro sugli animali della foresta, mi piace disegnarli e associarli alle persone che conosco. Secondo te quanto sono diversi da noi?"
"Poco o niente credo. Mostrano il loro lato peggiore quando credono sia minacciata la loro sopravvivenza."
Seduta sul divano osservai la scena impermalosita. La mano di Finn sulla spalla di Jamie, gli occhi incantati sul disegno che stava componendo su quello stupido libro dalla copertina rossa.
E mi sentii lontana dal calore della stanza, distante dall'immagine che li racchiudeva: erano complici e vicini.

Cos'ero io?Qual'era il mio ruolo nello spazio che ci conteneva?Illuminata dalla luce fioca del camino ero invisibile ai loro sguardi

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Cos'ero io?
Qual'era il mio ruolo nello spazio che ci conteneva?
Illuminata dalla luce fioca del camino ero invisibile ai loro sguardi.
Mi si strinse il cuore, rimpicciolì così tanto da togliermi il respiro.
Così attesi.
Attesi che Finn si allontanasse.
Attesi che Jamie riponesse il libro nello scaffale.
Attesi nel buio della mia stanza che il silenzio calasse, e con le gambe minute e l'animo in tempesta scesi di nuovo di sotto nella notte.
Presi il libro lì dove Jamie lo aveva lasciato e stringendolo al petto tornai a letto.

Il giorno successivo, seduta sugli scalini della veranda finsi indifferenza quando Jamie scese dall'auto di Grace, avviandosi lungo il viale impolverato di un tiepido mattino di luglio

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Il giorno successivo, seduta sugli scalini della veranda finsi indifferenza quando Jamie scese dall'auto di Grace, avviandosi lungo il viale impolverato di un tiepido mattino di luglio.
Le braccia ossute ondeggiavano seguendo la camminata insicura.
Aprii il libro sulle ginocchia e iniziai a sfogliarlo.
Lui si fermò a un passo da me, sentii i suoi occhi addosso per tutto il tempo e con il capo chino notai l'incertezza con cui si mosse su se stesso.
"Ridammelo" sussurrò.
Non si adirò come avevo previsto, dal suo atteggiamento confuso trasparì solo un'innaturale calma.
"Ora è mio" risposi, voltando pagina.
Una volpe dal pelo rosso carminio apparì sulla carta sottile. Aveva due enormi occhi verdi e dettagli così minuziosi da sembrare animata e viva.
"Anche quello che c'è dentro è mio!" Jamie ferito si piegò per sfilarmelo dalle mani, e fu tanta la forza che ci mise che cadde sul ghiaino del vialetto.
La copertina rossa si strappò, separandosi dalle pagine invecchiate.
Per la prima volta da quando lo conoscevo, Jamie pianse, le guance candide si bagnarono di lacrime silenziose.
Mi fissò per un lungo istante, passò il dorso della mano sul naso e si alzò.
"Le volpi sono di indole generalmente guardinga, sospettosa, dotate di olfatto e di udito acutissimi, ma sotto gli stimoli della fame o dell'amore e nello spavento per sorpresa, perdono più facilmente di altri predatori, il controllo delle proprie azioni" recitò con voce rotta, prima di salire il primo scalino della veranda per entrare in casa.

*

Guardai la porta chiusa di fronte a me.
Nessun suono proveniva dall'interno della stanza. Con la macchina fotografica stretta nella mano scesi di sotto. Mi fermai di fronte alla libreria e immobile lasciai scorrere gli occhi tra le copertine allineate con precisione una accanto all'altra. C'era un ripiano in cui Finn conservava i testi più vecchi, i libri che il tempo aveva rovinato.
Poi lo vidi, nell'angolo a destra, con il rosso ormai sbiadito e l'oro delle lettere sul bordo che riluceva ancora sotto la luce.
Dovetti mettermi in punta di piedi per riuscire a prenderlo. Dello scotch malmesso teneva incollata la copertina al resto.

"Questo libro è di Jamie Callighan" c'era scritto in stampatello sulla prima pagina.
Piegai le labbra in un malinconico sorriso, perché a ripercorrere da lontano quel momento, riuscivo a scorgere l'immaturità del mio gesto.
Ero stata perfida, fredda e calcolatrice.
Ma ero stata anche una ragazzina che avrebbe preso a calci il mondo pur di convincersi di meritare l'amore di suo padre più di chiunque altro.
Ma agli occhi di Jamie, che sembianze avevo?
Sfogliai il libro con calma, posai le dita sui bellissimi disegni con cui lo aveva riempito.
Un cervo eretto e fiero su una roccia.
Un piccolo roditore sul ramo di un albero.
Gli occhi di un lupo tra i cespugli. E poi una volpe, dal pelo rosso carminio e due enormi occhi verdi. Animata e viva portava un nome.
Bride, c'era scritto sotto con il tratto malfermo della calligrafia di un ragazzino.

Bride, c'era scritto sotto con il tratto malfermo della calligrafia di un ragazzino

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The Untouchable LoveWhere stories live. Discover now