L'Assemblea Generale

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Nell'ampio e sontuoso salone dell'Assemblea del Regno di Sardegna, il Re, circondato dai suoi consiglieri più fidati e da duecentocinquanta onorevoli deputati, presiede una delle riunioni più cruciali della storia del regno. L'aria è carica di tensione e aspettativa mentre i delegati si riuniscono attorno alla maestosa tavola ovale, illuminata dalla luce dorata dei lampadari a candelabro.

I deputati, rappresentanti dei vari territori e delle istituzioni del regno, attendono con ansia il discorso del Re. Le pergamene e i documenti si accumulano sul tavolo, testimonianza dei preparativi meticulosi che hanno preceduto questo momento.

Con voce solenne, il Re prende la parola, rivolgendo lo sguardo all'assemblea con fermezza regale. Espone le ragioni per cui la conquista della Corsica è necessaria per la sicurezza e il prestigio del regno. Illustra i vantaggi strategici e commerciali che deriverebbero da un ampliamento dei confini marittimi.

Una volta terminato il suo discorso, l'Assemblea si prepara per la votazione. Uno dopo l'altro, i deputati esprimono il loro voto, alcuni con fervore, altri con esitazione. Tuttavia, quando i numeri finali vengono annunciati, emerge una netta maggioranza a favore della conquista della Corsica: centosettantasette voti favorevoli, dodici contrari e il resto astenuti.

È presa la decisione. Il destino della Corsica è stato sigillato dall'assemblea dei rappresentanti del Regno di Sardegna. Ora, con il consenso del popolo e il mandato della legge, l'esercito sabaudo si prepara a marciare verso le coste dell'isola ribelle. La conquista è imminente.

La Conquista della CorsicaWhere stories live. Discover now