Primavera

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"Capitolo 2"

Così recitava la scritta in alto alla pagina del libro che teneva tra le mani. Un malloppo di cinquecento e passa pagine dalle fitte scritte per ognuna, ma Lei era ancora all'inizio. Si chiedeva spesso cosa l'aspettava, perché di quella trama conosceva davvero poco e niente.

Leggeva ad alta voce, passo dopo passo, con il libro tra le mani come una Bibbia per il suo pastore. Nel frattempo camminava sul marciapiede, alzando di tanto in tanto lo sguardo per non inciampare o prima di attraversare la strada.

Era il tramonto, il Suo momento preferito della giornata. Il Cielo si era dipinto di colori variegati tra l'arancione, e il celeste, e quando raggiungeva un raggio di Sole che si poggiava sulla pagina e la illuminava, Lei si fermava per qualche minuto.

Non c'era un vero e proprio motivo se non aveva già iniziato a leggere quel libro, ce lo aveva da ben due mesi, da quando una delle sue amiche glielo aveva regalato al Suo compleanno. La sera prima, guardandolo sul comodino, decise che era arrivato il momento di aprirlo e di scoprire cosa conteneva.

Quindi, camminava e leggeva ad alta voce, cosa che amava fare spesso quando nessuno poteva sentirla, ma quel pomeriggio decise di farlo in pubblico. Non conosceva nessuno, quindi non le interessava  neppure di quello che avrebbero pensato vedendola e sentendola.

Ma il suo rumore dei passi non era l'unico, ne sentiva un altro dietro di Sé. Distolse lo sguardo dalle parole nere d'inchiostro su quella carta ruvida e lanciò una rapida occhiata alle sue spalle. Un anziano signore con un giubbotto da Jogging le camminava dietro, distante e imperturbato dalla Sua presenza.

"Paranoia" pensò.

Era sì una persona paranoica, ma per strada lo era sempre un po' di più con tutte le notizie che si sentivano, per questo evitava sempre strade strette e buie dove già intravedeva gruppi di uomini. Guardò di fronte a sé e vide una famiglia attorno alla loro auto, si rassicurò.

Era uscita di fretta, con il cellulare quasi scarico, le chiavi in tasca, senza neppure i documenti o i soldi, e con il libro tra le mani. Aveva bisogno di aria, di luce del Sole, perché i mesi in quella piccola casa senza finestre avevano prosciugato il colorito in viso. Ora che la primavera si stava risvegliando pigra e le giornate si allungavano, non avrebbe avuto più scuse per non uscire.

In effetti, non c'era un vero motivo per cui, in cinque mesi di affitto in quella nuova cittadina, non era quasi mai uscita a passeggiare. Semplicemente, non ne sentiva il bisogno.

Eppure, quel pomeriggio, quel desiderio si era risvegliato dentro di lei all'improvviso, non lasciandole il tempo di pensarci troppo.

Uscì dal suo pigiama, infilò i pantaloni della tuta e la felpa della Sua serieTV preferita e si mise in spalla la giacca comoda con le orecchie da coniglio, quella regalata da Sua madre. Fece una coda per nascondere le pessime condizioni dei suoi capelli e lasciò quella casa buia, una volta tanto.

Lei non voleva essere notata da nessuno. La Sua passeggiata non era una sfilata per farsi notare, e le Sue discrete condizioni, sperava, avrebbero sottolineato il concetto.

Sempre più vicina a quella famiglia e reimmersa nella sua lettura, si dimenticò presto dell'uomo alle sue spalle. Continuava a camminare e leggere, ma dopo poco si fermò quando un raggio di Sole molto rosso le illuminò ancora una volta la pagina. Fu lì che si soffermò per qualche minuto, godendo di quel tepore.

Andò avanti con le pagine per vedere quante ne mancassero per concludere il capitolo. Soltanto due, quindi si concesse il tempo di finirlo per riprendere a camminare.

"Capitolo 3."

Non aveva una meta e non sapeva dove quella passeggiata l'avrebbe portata. Alzò lo sguardo verso la direzione del Sole, ma il suo orizzonte era coperto da case e giostre.

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⏰ Last updated: Mar 21 ⏰

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