Ninfa

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«Chloé è qui

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«Chloé è qui.»

La voce di Gisele gli rimbombò nelle orecchie e un improvviso senso di nausea gli attanagliò lo stomaco, deglutì nel vano tentativo di mantenere la calma, ma come una furia sentì la rabbia fluirgli nelle vene mentre il nervosismo saliva a stringergli la gola. La spensierata tranquillità che attimi prima aveva vissuto con Nina tra il verde di quelle colline era stata spazzata via da tre semplici e funeste parole: Chloé è qui.

Pietrificato sembrava non riuscire a respirare, poi la mano della bionda accanto a lui strinse forte la sua e si ridestò dallo stato di catalessi in cui era caduto e si voltò verso di lei. I suoi occhi, immobili, grandi e infinitamente azzurri, erano persi come al solito nella loro dimensione, apparentemente inermi di fronte a quella rivelazione. Ma le sue labbra color ciliegia si erano increspate in un'evidente smorfia di preoccupazione.

«Charles, non devi andare da lei...», lo informò Gisele quando vide lo stato di shock sul suo viso, «Ci sta pensando Théo, le sta dicendo che non sei qui, sta cercando di mandarla via.»

«Co...come...», scosse la testa mentre pensieri senza senso si facevano strada nella sua mente, incredulo di cosa realmente stesse accadendo, sconvolto al pensiero che lei lo avesse trovato. Deglutì nervoso, mentre la confusione dilagava dentro la sua testa. L'attimo prima era stato avvolto dalla beatitudine insieme alla ragazza più dolce del mondo e un instante dopo era stato gettato negli inferi del suo peggior incubo. Come aveva potuto essere così ingenuo?! Credere di poter godere di quel tempo insieme a Nina dimenticando la realtà della sua vita?!

«Co... come fa a...? Chi le ha detto che ero qui...?», balbettò con un filo di voce.

«Charles...», lo richiamò Gisele, vedendolo in completa confusione.

«Ti ho sentita, Gi!», esclamò passandosi nervosamente una mano tra i capelli, «Ti ho sentita...», sospirò di nuovo guardandola, «No!», aggiunse poi con aria sicura.

«No, cosa?», gli chiese Gisele, facendo saettare confusa gli occhi sul suo viso.

Charles fece una pausa, raccolse i suoi pensieri, strinse gli occhi per riaprirli un istante dopo e puntarli dritti in quelli di lei, «Non negherò nulla!»

L'amica sbatté le ciglia sorpresa, «Che... che cosa vuol dire che non negherai nulla?», mentre la domanda le cadeva fuori dalle labbra lanciò uno sguardo alla bionda di fianco a lui, immobile, che ancora stringeva forte la mano di lui. Il suo sguardo era assente, la pelle del viso candidamente bianca e i lunghi capelli biondi le incorniciavano i lineamenti come fosse una bambola. Sembrava tranquilla, ma poteva giurare che dal modo in cui le sue labbra tremavano era in preda alla preoccupazione.

Charles abbassò lo sguardo su Picasso, da quando Gisele aveva impedito loro di proseguire verso la casa in cui risiedevano si era puntato ai suoi piedi senza mai spostarsi, in guardia. Con fare attento, studiava la situazione. Vide negli occhi scuri e profondi dell'animale il suo riflesso: un uomo sfigurato dalle sue paure.

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⏰ Last updated: Mar 18 ⏰

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Io Ti Vedo/ Charles LeclercWhere stories live. Discover now