-senti mi è venuto un dubbio, ma noi cosa stiamo facendo?- mi guarda confuso -cioè nel senso, tutto questo è iniziato ma con un fine sentimentale?- -io non lo so, abbiamo iniziato senza pensarci soprattutto perché pensavo che sarebbe successo una sera e basta mi attrai fisicamente e caratterialmente mi ci trovo bene con te- -non so neanche io cosa sta succedendo ho la testa in confusione non è solo una cosa da una notte e basta e non capisco se questa cosa potrà finire bene o finiremo per scottarci- -godiamoci il momento, pensiamo a noi due ora nel presente- lo guardo negli occhi per poi baciarlo, non sentendo la porta aprirsi -Marghe cos'è questa stor- la voce di mio fratello ci fa staccare, per fortuna siamo vestiti -cosa.sta.succedendo- quando scandisce le parole vuol dire che è tanto arrabbiato -Pie, ti prego, posso spiegarti- provo ad avvicinarmi, ricevendo solo una spinta, non forte ma mi fa indietreggiare -oh Pietro anche meno però- la voce di Jack lo fa incazzare ancora di più, facendolo uscire di corsa fuori, andando dai ragazzi che erano nel giardinetto davanti alla veranda della villetta -lo sapevate tutti vero?- mi affretto a rispondergli, non voglio che ci vadano anche loro di mezzo -no, solo io e Jack, non l'abbiamo detto a nessuno perché sapevamo che ti saresti incazzato con loro- -e con voi? non avete pensato che con voi mi sarei incazzato?- abbasso subito lo sguardo -è almeno una cosa seria? o ti sei solo divertita, come fai sempre con tutti- le sue parole mi fanno stringere il cuore, non posso crederci che l'abbia detto davvero al mio silenzio continua -gliel'hai detto il perché ti sei lasciata con elia? o con tutti gli altri? perché non riesci a non far soffrire la gente, fai la bambina vuoi sempre giochi nuovi e scaricare quelli vecchi per poi stufarti nuovamente non sai tenere a qualcuno che non sia te stessa- le lacrime iniziano a scendere mentre gli altri cercano di farlo smettere -la verità è che il problema sei te, non i miei amici sei te quella che farà soffrire Jackson, io lo avevo avvertito ma si vede che lui vuole giocare con il fuoco- ora non mi guarda più, ma guarda dietro di me Jackson -vaffanculo stronzo, ti ho sempre fatto passare ogni cosa ogni fottutissima cosa tutte le volte che mi hai trattata da cretina, da bambina, io non ti ho mai detto nulla perché sei sempre stato quello con il carattere più debole, e pur di non farti soffrire, sono stata sempre zitta faccio il cazzo che mi pare e se mi voglio scopare un tuo amico, a te non deve fregare- mi sono ritrovata quasi attaccata a lui con la testa leggermente in su da poterlo vedere -me ne vado a casa, tanto gli outfit li avete qua c'è aria viziata- entro dentro, chiudendomi in stanza
-oi ti prego, aprimi- Diana sta bussando da dieci minuti è la prima volta che la vedo da quando è tornata, è già deve stare a consolarmi ieri, dopo la litigata, ho preso il primo treno possibile e, dopo quasi sei ore, sono arrivata a casa i ragazzi e Huda mi stanno tartassando di chiamate, tutti tranne Pietro e Jackson ho sperato fino all'ultimo che quest'ultimo prendesse le mie difese, ma non ha fatto nulla Pietro gli avrà fatto il lavaggio del cervello -sai cosa facciamo stasera? usciamo, facendo vedere a Fares e, soprattutto a Jackson, cosa si sono persi-
diana__
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