🎧𝐒𝐚𝐫𝐚𝐡🪐

60 3 25
                                    

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

★ ☆ ✰ ✯ ✡ ✪ ✶ ✱ ✲ ✴ ✼ ✻ ✵ ❇

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

★ ☆ ✰ ✯ ✡ ✪ ✶ ✱ ✲ ✴ ✼ ✻ ✵ ❇

Non sapeva dove era finita. Le girava un po' la testa e alzarsi da quel piccolo lettino non fu molto piacevole.
C'era una piccola finestrella sopra la sua testa che le mostrava il cielo al di fuori del suo piccolo rifugio.
Dopo un piccolo stato di confusione iniziale, si accorse che il tempo non era dei migliori e alcune nuvole coprivano il cielo.
Uscì dalla stanzetta e si accorse che il vento si era fortificato e il mare era mosso, ma la barca era ancorata a riva.
Quella notte aveva dormito intensamente e non si era resa conto di essere finita in un posto completamente sconosciuto.
Sulla parte esterna della barchetta, vicino al timone, si trovavano delle carte. Aveva l'aria di una... patente.
La prese in mano e ne lesse il contenuto, per accertarsi.
Era tutta sbiadita, impolverata.
Si riusciva a scorgere giusto un nome: shinwhjte
«Ma sarà mai un nome da mettere in una patente?» si disse, convinta della sua ipotesi che quella fosse una patente, più precisamente nautica, dall'aspetto.
Quindi, collegò i puntini e immaginò che questa persona avesse manovrato l'imbarcazione fino a quella spiaggia a lei sconosciuta.
«Saràh pure scaduta questa patente... e ci va in giro»
Decise di lasciar perdere. Evidentemente, quella persona voleva che Liz sapesse della sua esistenza, ma non voleva essere trovata.
Allora, decise di lasciare la carta laddove l'aveva trovata e mise i piedi sull'acqua fredda per raggiungere la spiaggia.
La sabbia picchiettava un po' sulle sue caviglie, sollevata dal vento. Attese che i piedi si asciugassero per rimettersi le scarpe.
Andò un po' più avanti, perché c'era un riparo dal vento tra le rocce.
Non aveva idea di dove andare, ma non aveva nemmeno voglia di stare rinchiusa nella stanzetta dell'imbarcazione.
Avvicinandosi un po' a quella piccola caverna, trovò un sandalo.
«Ma chi è che ha perso un sandalo? Ma, ma!!»
Le venne spontaneo domandarselo.
Sotto la suola c'erano attaccate... delle stelline? Ancora?
Stavolta le contò tutte, per vedere se aveva capito dove voleva andare a parare quella persona. Tanto c'entrava sempre lei, quella della patente.
E invece non aveva capito niente.
L'altra volta aveva trentadue stelline in tutto, ora ne aveva a disposizione trentotto. E allora, possibile non c'entrassero nulla stavolta? A maggior ragione perché erano incollate sulla suola e non potevano essere staccate. Inoltre... sembrava che macchiassero un po' le mani.
«Maledizione. Non sarà mica merda che ha calpestato qualcuno?»
Beh, merda a forma di stelline, ci sta, no?
Il sandalo, tra l'altro, sembrava rotto nella parte superiore, quella della suola interna. Sembrava mancasse un pezzo.
Decise di non pensarci troppo e di sedersi sulla sabbia, anche se nel punto in cui si era seduta le faceva un po' male il sedere.
«E che cazzo, però!»
Si sollevò per spostare il sasso che le aveva dato fastidio e però... non era un sasso.
Era un... che cos'era?
Non lo capì nemmeno sforzandosi, aveva una sorta di manico e una parte piana con una forma eccentrica.
Sembrava la forma di... mh, spremette un po' le meningi, però non è che le venisse in mente così facilmente.
Eh vabbè, lasciò di nuovo stare e mise quello strano aggeggio vicino al sandalo e si sedette nuovamente in silenzio.
Il vento tirava folate sempre più forti, però tra quella naturale costruzione di sassi si stava bene.
Era un po' incantata e lo sguardo si spostava un po' ai suoi piedi, un po' verso il mare.
Uh... la barchetta non c'era più. L'aveva notato solo in quel momento.
Al suo posto c'era qualcosa, però.
Non se la sentiva in quel momento di alzarsi da quel riparo, però era curiosa.
Magari le onde del mare lo avrebbero presto portato via, se non si fosse data una mossa.
Corse più velocemente che poteva e non si soffermò a stranirsi del fatto che in quel momento stava per cadere nell'acqua gelata per portare in salvo un baule.
Ci pensò solo nel momento in cui tornò ai ripari.
Un baule. Non erano solo oggetti leggendari nelle navi dei pirati, quindi? No, ovviamente no.
Era già aperto.
Beh beh, una rottura in meno.
Dentro non c'era un accidente.
Ah no, c'era un libretto, tipo un album.
Lo aprì e all'inizio c'era una dedica:

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Mar 05 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

『✿』𝒂𝒄𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 𝒓𝒂𝒕𝒆𝒔Where stories live. Discover now