🎀𝐊𝐚𝐢💌

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Quella sera il sole era tramontato su un cielo pulito, nonostante ciò la reputavo una sera strana. Poche ore prima, mi era stata recapitata una lettera, con mittente kaish4chi.
Non c'era scritto tanto, era solo un invito al suo ristorante "Kai's fantasy", con una mappa per arrivarci.
Dentro la busta c'erano anche un mucchietto di stelline. Non avevo contato quante fossero, mi limitai a metterle nella tasca.
Provai a cercare informazioni su questo ristorante, però non era tanto conosciuto.
Decisi comunque, spinta dal ripudio nei confronti della monotonia della mia vita, di immergermi in questa piccola avventura ad occhi chiusi.
Guardai alle mie spalle la mia casetta, con il sentore che non l'avrei più rivista per un po' di tempo.
Quella lettera aveva l'aria di essere il preludio ad un'avventura molto più lunga di una semplice serata al ristorante.
La località in cui mi sarei dovuta recare per raggiungere il ristorante era balneare e io conoscevo un autobus che si fermava nelle vicinanze.
Così, il mio viaggio alla ricerca di quel ristorante fu rilassante e rapido.
Quel luogo lo conoscevo bene, ma non così tanto come credevo.
Arrivata alla fermata prestabilita, guardai la mappa per capire come orientarmi per raggiungere il ristorante.
A quanto pare era più vicino di quanto credessi; guardai poco sopra la mia testa e vidi l'insegna: era di un forte color magenta, non poteva passare inosservato nel buio della sera. Eppure io non l'avevo mai notato.
Poco dopo la chioma di un albero che sporgeva sulla strada, intravidi delle scalette in legno un po' strette, che conducevano sul terrazzo che avevo visto poco prima dalla strada.
Aveva una ringhiera rossa che ne delimitava lo spazio e poi dei tavoli dalle tovaglie arancioni con una doppia vu stampata sopra.
Che ristorante bizzarro dai colori accesi. Non c'era nessun'altra persona oltre a me; che strano, eppure era già sera inoltrata.
L'atmosfera era, infatti, molto tranquilla, con un leggero venticello che scivolava tra i rami degli alberi.
Mi sedetti al tavolo che mi era stato indicato... da nessuno, solo che c'era scritto il mio nome a lettere cubitali sopra, quindi era scontato che mi dovessi sedere lì.
Una cameriera... o un cameriere, non so di chi si trattasse perché sentii giusto una voce indefinita che mi disse «Ecco il menù!». Ma ancor prima che potessi sollevare la testa e vedere il volto di chi mi rivolse la parola, quel qualcuno era già sparito.
Diedi quindi uno sguardo al menù e feci un'espressione disorientata.

『✿』𝒂𝒄𝒄𝒐𝒖𝒏𝒕 𝒓𝒂𝒕𝒆𝒔Where stories live. Discover now