Ma è ridicolo...

Non ci voglio nemmeno pensare.

Così gli anni della scuola passarono come un inferno, molto lento, e doloroso.

Non fu tutto brutto, non leggete male le mie parole. Io, Mike e Lucas ci unimmo in questa diversità e ci adattammo. Cosa potevamo fare? Non è che avessimo molte scelte...

Tre ragazzi di cui due super mingherlini (e sapete di chi sto parlando) e uno maltrattato per il colore della sua pelle.

Come ho detto prima, alcuni anni passarono. E proprio quando pensavamo che le cose non potessero andare peggio, i bulli avevano imparato nuove offese o parolacce, o avevano scoperto i punti del cortile nei quali gli insegnati non riuscivano a vedere.

Ricordo un giorno in particolare. Credo che fosse il 1978, perché era appena stato assassinato Harvey Milk, e in televisione giravano le peggio offese sui gay, in quei giorni. Il suo assassino non stava venendo trattato come tale, ma quasi come un eroe. San Francisco era invasa dalle proteste.

Mio padre ovviamente guardava il telegiornale disgustato e ogni tanto annuiva dicendo qualche brutta parola.

A scuola io e Mike stavamo camminando in classe.

Lucas era in bagno, lo volevamo aspettare davanti alla porta.

Fu la prima volta che me lo disse qualcuno della mia età.

Non so cosa glielo fece dire. Forse i vestiti o il modo in cui facevo qualcosa. O forse che mentre camminavamo le mani mie e di Mike si sfioravano. Non lo so, eravamo bambini.

Quel giorno indossavo una maglietta viola, con dei jeans. Una giacchetta rossa e una sciarpa gialla. Erano tutti vestiti di seconda mano e mia madre doveva ancora fare la lavatrice quella settimana, capitemi per un secondo.

«Byers! Ma è vero che sei un finocchio, proprio come quel tipo che è finito ammazzato?!»

Quella parola per me non significava nulla. Sapevo che fosse brutta. Ma non capivo cosa implicava.

In meno di un mese ero diventato Will il Finocchio e Will la Fatina.

Non avevo fatto nulla.

Ma cosa ti aspetti da gente che chiama un tuo amico Mezzanotte e l'altro Frog Face?


Settembre 1979

Arrivati in quarta elementare le cose ci erano davvero sfuggite di mano.

Il nostro trio era diventato possibilmente il gruppo di persone più bullizzato di tutta la scuola. E non eravamo ancora alle medie...

Ma come disse John Belushi, in Animal House (un film che era uscito proprio nel '78): quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare.

Il nostro trio non era per niente duro, ma iniziammo lo stesso a giocare.

In quarta elementare arrivò il nostro raggio di sole di salvezza: Dustin Henderson.

Posso essere fiero di dire di essere stato il primo a fare amicizia con lui.

Quella mattina Mike e Lucas erano in laboratorio, mentre io ero in classe.

Tutto accadde durante la lezione di scienze...

«Posszo szedermi qui?» Un ragazzino sdentato riccioluto mi si presentò davanti, parlando con una «s» un po' sibilata. Avevo una faccia simpaticissima.

«Certo! Sei nuovo?»

«Szi! Mia madre voleva cambiare aria da quando mio padre sze ne andato...coszì eccoci qua!»

You'd have to stop the world just to stop the feeling -Byler (ITA)Where stories live. Discover now