-ho fatto una cazzata

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13/04/2024

Ho fatto una cazzata
Ho fatto una cazzata
Ho fatto una cazzata

Quella era l'unica frase che ripeteva ossessivamente Isabella nella sua mente,coprendosi il seno nudo con il lenzuolo.
Lanciava dei veloci sguardi al suo ormai ex ragazzo,che dormiva beatamente.
Lo si poteva notare dal respiro profondo.
La ragazza si sfregò le mani sul volto e sbuffò.
I suoi occhi si concentrarono sul riccio, spostò il lenzuolo e vide la sua schiena martoriata dai graffi.
"Perché deve sempre finire così?"disse tra se e se,per non far svegliare Mida.

Si alzò dal letto,facendo scivolare il lenzuolo lungo il suo corpo rimanendo completamente nuda.
Si stiracchiò e si mise alla ricerca dei suoi vestiti.
A terra, oltre ai pantaloni del ventiquattrenne, trovò i suoi pantaloni.
Li tenne in mano, visto che doveva ancora trovare il suo intimo.
Trovò il suo reggiseno,che penzolava da una abat-jour.
Inclinò la testa e corrugò le sopracciglia, domandandosi come ci fosse finito.
Lo indossò,passò davanti a uno specchio e notò cosa avesse combinato il ragazzo.
"Cazzo...si è proprio divertito"commentò, toccandosi il collo pieno di segni violacei.
Al fianco dello specchio trovò il suo maglioncino verde,che subito mise.

Christian mugolò e mosse il corpo, girandosi a destra.
Isabella si immobilizzò, pensava che si stesse svegliando e invece aveva cambiato solamente posizione.
La castana fece un sospiro di sollievo.
Finalmente trovò i suoi pantaloni e mutande,che alla velocità della luce indossò.
Doveva andarsene, entrambi dovevano dimenticarsi quello che era successo.
Non sapeva nemmeno perché fosse successo.
Prima di uscire dalla stanza, lanciò un ultimo sguardo a Christian.
Sospirò e poi uscì.

Si ritrovò in soggiorno,notò che la copertura del divano era sfatta.
Voleva dire che si erano sdraiati sul divano e lo avevano iniziato a fare.
Sul tavolino era presente un posacenere,pieno di cicche di sigarette.
Si passò una mano tra i capelli.
Scosse il capo e aumentò il passo,fino a raggiungere la porta.
Ogni oggetto presente in quella casa le ricordava un qualcosa.
Fece per aprire la porta ma sentì due occhi che stavano letteralmente bruciando la sua schiena.

Isabella chiuse gli occhi e sospirò pesantemente.
Beccata.
"Stai scappando...come al tuo solito"la sua voce era roca,segno che si era appena svegliato.
"Non riaprire questo argomento, Christian"si girò di scatto e vide che il suo ex aveva addosso solamente le mutande.
"Perché sono qui? Perché è successo?"cambiò argomento,era meglio non parlare dell'argomento centrale delle loro discussioni.
"Sentivi la mia mancanza,tutto qui"il moro fece spallucce e si avvicinò alla riccia.
"La tua mancanza?Non mi manchi per niente ,Christian"disse a denti stretti.
Il ragazzo ridacchiò e scosse il capo.
"Cosa c'è di tanto divertente?"battè il piede a terra,il suo sguardo era pieno d'odio.
"Mi fa ridere la tua affermazione,lo abbiamo fatto per ben tre volte ieri sera.
Sul divano,bancone della cucina e letto.
Quanto eri scatenata... instancabile"a quelle affermazioni,la mano di Isabella si alzò e sferrò uno schiaffo sulla guancia di Mida.

La testa del riccio si spostò leggermente,si sfiorò la guancia e sorrise.
"Come ai bei vecchi tempi,lo facevamo dappertutto...ci amavano da morire"camminò avanti e indietro,disse l'ultima frase con un velo di malinconia.
"Non ce ne fregava un cazzo,in questo piccolo mondo di merda esistevamo solo noi due."si fermò, davanti alla sua ex.
"Bhe trovati un'altra per combattere questo mondo di merda"si mise a braccia conserte e gettò lo sguardo altrove.
"Tu eri l'unica Isa"

Quella frase colpì la castana,era come se qualcuno avesse provato ad accoltellarla.
"Menomale che ero l'unica... menomale"i suoi occhi divennero lucidi.
Christian buttò la testa all'indietro e sbuffò.
"Perfavore Isabella,non riprendiamo questo argomento"disse con tono calmo.

La riccia trovò il coraggio di guardarlo negli occhi,le lacrime minacciavano di rigare le guance.
"Allora perché sono qui? Perché abbiamo scopato tre volte?Cristo...certe volte non mi capisco proprio"si battè una mano sulla fronte.
"È successo tutto così in fretta,sei venuta a casa...io non ho avuto il tempo di aprire bocca che subito mi hai baciato.
Poi è successo quello che è successo"le spiegò Christian.

"Me ne devo andare...dimentica tutto quello che abbiamo fatto.
Abbiamo compiuto l'ennesima stronzata della nostra vita"posò la mano sulla maniglia.
"Fermati...ti prego"il tono di voce di Christian incominciò a tremare.
"Isa,ti prego... diamoci una nuova possibilità."




Benvenuti nel primo capitolo di "Tutto Qui"!Spero che vi sia piaciuto.
Dal secondo capitolo descriverò il modo in cui si sono conosciuti per poi arrivare al momento della rottura.
Ci vediamo al prossimo capitolo!

Giulia🖤🍓

𝘛𝘶𝘵𝘵𝘰 𝘲𝘶𝘪#ᵐⁱᵈᵃOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz