11° Capitolo

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Ripieghiamo velocemente il velo biancastro e torniamo di corsa a riprenderci il posto. Nel frattempo Marco aveva terminato di fare le prove ed era seduto su un muretto,più o meno dietro il palco. Stava parlando con Yaya. Marta non c'era. Probabilmente non sarebbe neanche venuta. L'attesa ci sfiniva. Lo spettacolo sarebbe iniziato alle 20.30. Mancava ancora molto. Sento il cellullare vibrare. Era Luca. ''Luca che c'è?'' dissi a bassa voce. ''Perchè parli silenziosamente?''mi chiese. Come sempre doveva mettere il naso nelle faccende altrui. Per questo lo odio. ''Senti,vedi di farla breve,perché mi hai chiamata?'' risposi infastidita come sempre. ''Siete già con Marco voi,vero?''. E ora cosa gli raccontavo? Cercai di raccontargli brevemente la nostra ''sorpresa'' per Marco. Poi,non so per quale inutile motivo gli chiesi:- ''Ti va di raggiungerci?''. Ma sono fuori? Mi pare ovvio! ''Sono con Cris. Vengo con lui. Fatevi trovare vicino al bar della Piazza così è più facile arrivare sotto il palco!'' rispose Luca euforico. ''Va bene'' aggiunsi,riattaccando la chiamata. Cercammo di disporre le nostre cose per terra per occupare più spazio possibile per Luca e Cris e per evitare il disguido che avremmo a breve avuto con le ragazze dietro di noi. Con la solita scusa,io e Sara ci allontanammo. Le ragazze cominciavano a sospettare che avessimo problemi di incontinenza. Beh in effetti,le avevamo dato modo di pensarlo. Un paio di passi e siamo vicine al bar,ma dei due nemmeno l'ombra. Fino a quando Sara non disse spaventata:- ''Oddio chi sei?''. Qualcuno aveva coperto i suoi occhi. Cris. Un gesto semplice e scontato,ma così tenero. Il signor stylist invece,come sempre,sembra dover partecipare ad una serata di gala,non ad un concerto. Cris ha un look molto simile al nostro. All'improvviso però,entrambi escono la fascetta gialla e se la sistemano fra i capelli. Non riuscivamo a capire se fosse più la gialla la fascia oppure i capelli di Cris. Gli spiegammo un po' l'andamento della sorpresa. Poi,prima di avviarci verso il palco,girandomi verso Luca dissi:- ''Cerca di non rovinare tutto,come sempre!''. Non rispose. Non riuscivo a comprendere se c'era rimasto male o semplicemente aveva deciso di ignorarmi. Forse,entrambe le cose. A questo punto ci avviamo sotto il palco. Sembravo preoccupata,quando in realtà non c'è n'era motivo per esserlo.

L'orologio segna le 20.00. Manca poco. Marco era andato via da un pezzo a prepararsi. Da quando ci stavano facendo compagnia Cris e Luca,il tempo sembra essere trascorso più velocemente. Avevamo scoperto un bel paio di cose. Per esempio che Luca è figlio unico,per questo è così viziato! Cris ha una sorella più piccola,per questo è così tenero e che Cris è il diminutivo di Cristian. Avevamo scoperto anche che Cris è molto simpatico. Anche Luca raramente. ''Che bei occhi che hai Sara!'' disse Cris. Eh beh,è impossibile non notarli. Ti colpiscono. ''Grazie Cri!'' disse Sara,arrosendo un po'. Arrossiva come la prima volta. Poi aggiunse dicendo:- ''Anche i tuoi non scherzano!''. Non aveva tutti i torti. Aveva degli occhi molto grandi e verdi. Molto belli. Quelli di Luca invece,non erano niente di speciale. Come d'altronde anche i miei. Lo stuzzicavo molto. Adoro dar fastidio alla gente. Nel frattempo la serata stava per cominciare. Avevo il cuore a palla già. Il palco si stava accendendo. Poi,sentiamo Luca che fa:- ''State attenti perché Marco è arrivato!''. Ci girammo. Aveva un abito blu notte con una camicia bianca. L'eleganza era parte integrante del suo essere. Senza dubbio Marco sarebbe andato poi alla stessa serata di gala di Luca. Le nostre urla si sentivano ovunque. Si esibiscono cinque artisti. Subito dopo sarebbe salito Marco. Lo vedevamo da dietro alle quinte più agitato che mai. Ah dimenticavo! Marta era arrivata adesso con lui. Ilenia per fortuna non l'aveva ancora vista. Però,Luca doveva sempre rovinare tutto. ''Ile ma quella non è Marta che si sta abbracciando con Marco?''. Lei contraccambia il tutto con un amaro sorriso. L'unica consolazione è che Marco era stato molto freddo in quell'abbraccio. Dopo la pubblicità,rientrano di colpo i due presentatori e annunciano la scheda di Marco. Sembriamo delle isteriche. L'emozione è sempre la stessa. Marco entra. Si posiziona. Era molto concentrato,tanto, da non accorgersi di noi. Noi cinque,abbracciandoci tutti, cantiamo sulle note delle prime due canzoni. Sulla seconda si scatena come sempre. Saltavano tutti. Piazza Duomo era invasa da milioni di persone. Un tappeto di stelle che seguono tutte l'orsa maggiore. Comincia a cantare ''L'Essenziale''. Non avevamo la forza di aprire il gigantesco striscione. Così ci aiutano Luca e Cris. Lui avanza sul palco e ci vede. La sua voce tremava. Non sapeva quale emozione scegliere. Non sapeva se piangere o ridere. Scelse entrambi. Mai,si era emozionato così tanto nel cantare questa canzone. I brividi. Le sue lacrime erano accompagnate dalle nostre e prima di concludere l'ultimo ritornello urla al microfono:- ''Siete la cosa più bella che ho trovato! Grazie!''. Un ''Grazie'' durato quasi un minuto. Un'estensione vocale unica. La canzone termina e parte un applauso stratosferico. Appena scende dal palco,ci fa cenno di seguirlo dietro le quinte. Nico,il suo bodyguard,ci fa passare. Luca e Cris corrono ad abbracciarlo,quasi soffocandolo. Poi un abbraccio di gruppo. Marco urla allora:- ''Presumo quindi che tu non abbia mai avuto la febbre!'' e guardò ridendo Ilenia. La sua felicità era contagiosa. Aveva infettato tutti,tranne Marta. Decise di farsi la foto con noi e con lo striscione per commemorare questo giorno. Nella foto c'eravamo tutti. Lei stava scattando la foto. Era in corso un attacco di gelosia. Il loro rapporto sembrava essersi distrutto. In realtà,non ci interessava molto di come stesse lei. Ma di come stesse Marco nel vederla amareggiata e delusa. Perché fingeva di aver chiuso qualsiasi tipo di rapporto,ma moriva dalla voglia di ridere e scherzare con lei. La loro amicizia da essere una delle più luminose,si stava a poco a poco scolorendo. Per un attimo la guardò. La fissò. Pensavo che in quel momento Marco partisse istintivamente ad abbracciarla. Ma qualcosa lo tratteneva. Decidemmo di lasciarli soli. Ovviamente Cris e Luca erano molto affiatati a loro due e desideravano rivederli felici insieme. Noi tre un po' meno. Però rispettammo la loro decisione. Mentre stavamo uscendo,vidi Marco seguirci. Marta lo ferma e gli fa:- ''Pì,volevo farti i complimenti per l'esibizione di stasera. Sei stato bravissimo''. Marco era ancora di spalle e non aveva intenzione di girarsi. Ilenia s'era già avviata da sola verso l'hotel. In quell'istante pensai al loro bene e agli anni che avevano trascorso insieme. Forse ci siamo intromesse e abbiamo rovinato noi tutto. Così vidi Marco venirmi incontro e rispondere a quei complimenti solo con un freddo e disinteressato ''Grazie''. Allora riferendosi verso Sara disse:- ''Vado a cambiarmi e poi festeggiamo.'' Però Cris improvvisamente disse:- ''No Pì! Io non posso! Rimandiamo alla prossima volta! Devo andare a dormire presto stasera perché domani devo sfilare,ricordi?''. Marco rispose dispiaciuto:- ''Si è vero. Luca e tu puoi?''. Smosse negativamente il suo capo. ''Ho la festa a sorpresa di una mia amica'' rispose in modo spavaldo. Marco allora senza arrendersi disse:- ''Andiamo a mangiare una pizza noi?''. ''Ma dovremmo andarci a cambiare però!'' rispose Sara. Non potevamo presentarci mica con la fascetta in testa! Allora interrompendo la conversazione dissi:- ''Ile è andata in hotel. Corro da lei!''. Sara mi seguì. Non salutammo Marco. Rimase lì impalato. Tutte le emozioni che aveva provato alcuni minuti prima sul palco lo avevano abbandonato. Noi due stavamo tornando di corsa,preoccupate per Ilenia,quando tutto ad un tratto caddi. Non ricordo nulla. Solo un grande vuoto. Mi svegliai ed ero in braccio a Luca e Marco. Non so per quale preciso motivo. Sentivo solo un gran dolore. Mi tremava tutto il corpo e le mie cugine mi rassicuravano che era tutto apposto. Le sentivo in lontananza. Ero lì solo fisicamente. Insomma ero svenuta.

Sono le 22.00 e siamo seduti in un bianco ristorante. Stavo mangiando la mia pizza sdraiata su un panca. Oppure no. Sono le 22.00 e siamo in ospedale. Mi stanno facendo una flebo e sono sdraiata su una barella. Non parlavo. Il dolore non me lo permetteva. Mi stavano tutti intorno. C'era anche Marta e la cugina di Marco. Sentì le mie cugine parlare con l'infermiere. Ero serena. Ma ora non lo sono più. Mi stavo preoccupando. Li vedevo molto agitati e spaventati. Domandai con voce dolorosa:- ''Che ho?''. Nessuno mi rispose. Non me lo volevano dire. Pensavano mi spaventassi davanti ad una frattura della gamba destra. Ne avevo passate tante per potermi spaventare davanti ad una stupida frattura. Mi fa strano vedere persone spaventate e preoccupate davanti ad una gamba spezzata quando in realtà,c'è ne sono tante altre che ti spezzano il cuore e sono più contente di prima. Che strana la vita.


La chiamata del destinoWhere stories live. Discover now