8° Capitolo

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Prima che oltrepassasse la soglia dell'uscio,corriamo verso di lui e gli saltiamo addosso senza quasi farlo respirare. Lui è affabile. ''Marco ma quindi te avevi sentito tutto prima?'',chiese Sara riferendosi all'episodio del bagno avvenuto in mattinata. Io l'avevo detto che avremmo fatto una figuraccia.In effetti, era impossibile evitarla!  ''Stavate gridando senza accorgervene! Ma per me non è stato un problema,anzi! Voi fate sempre tanto per me,è un modo per ringraziarvi. Almeno dopo possiamo farci il bagno tutti insieme,senza scuse!'' e si mise a ridere facendoci uno dei suoi soliti e meravigliosi occhiolini. Purtroppo aveva sentito anche quello. Ora non avevamo scuse. ''Devi metterti il costume si o no?!'' domanda subito dopo con tono minaccioso Marta a Marco. Lui prendeva ordini. Possibile?! Sì. Infatti da bravo ragazzo disse:- ''N'attimo,arrivo!''. Ci stavamo innervosendo,Ilenia più di tutte. Comincia già col dire incavolata:- ''Oggi sono priva di pazienza! Gli faccio cambiare colore alla biondina!'' e per sdrammatizzare ci facciamo una risata. Una risata acerba,come lo sarebbe stata l'intera giornata in campagna. Noi eravamo arrivate con tutti i buoni propositi possibili,ma loro due no. Ah,no perché stava arrivando Luca! Eravamo già abbastanza nervose e infastidite. Ma,io avevo qualcosa da chiarire con lui. Così viene verso di noi,sedute su un dondolo a calmarci,e con un cenno mi fa capire che ha bisogno di parlarmi. Lo seguo perché anch'io avevo qualcosa da dirgli. Qualcosa da urlagli in faccia. Lui era già il più figo. S'era già cambiato. Un costume blu e bianco,una polo gialla e occhiali gialli-fluo a specchio. Sembrava facessero a gara lui e Marco per chi fosse il più figo. Ma Marco il più delle volte lo stracciava senza neanche iniziare a competere! Ammetto che in questi casi Luca mi faceva uno strano effetto. Mi stavo agitando per nulla. Ma l'odiavo e c'era poco da fare. ''Non hai nulla da dirmi? Aspettavi che venissi io,è chiaro! Non ti smuovi mai tu. Sei una ragazza tutto d'un pezzo!'' cominciò ad arrampicarsi sugli alberi,visto che specchi non c'erano. ''Aspetta! Aspetta! Adesso cos'è vuoi aver anche ragione? Spiegami perché ogni volta mi stuzzichi con ogni minima cosa! Cerchi di screditarmi davanti a tutti senza motivo! Non ti capisco! Speravo in una tregua prima di quell'orrendo messaggio!'' risposi prendendo il controllo della situazione. Si accese una sigaretta e mi ignorava. ''Vabbè io non ho nulla da dirti,voglio solo sapere il significato che tu hai dato a quel messaggio!'' domandai arrabbiata. ''Da quando ci siamo conosciuti mi hai sempre trattato male,quando in realtà sai benissimo che fra le tre,io l'avrei sempre fatto nel miglior modo possibile! Ma tu non hai voluto! Hai uno scudo nei miei confronti,con Marco no! Con lui sei adorabile. Con me sei egoista,perché?'' mi chiese avvicinandosi e guardandomi fisso negli occhi. Sperava fossi sincera. Ma se lo fossi stata gli avrei spezzato il cuore. Gli avrei fatto del male e non lo meritava ancora. Così cominciai a spiegargli con molta calma:- ''Lù,devi capire che Marco è molto importante nella mia vita! Te lo ripeterò fino a quando non ti sarà chiaro! Sembri geloso!''. ''Sono geloso di tutte le mie cose!'' mi rispose dando un forte calcio ad un innocente sassolino. Quel calcio dovevo riceverlo io,non la pietra. Lei non aveva colpe. Sono io quella che rovina sempre tutto con il suo stupido carattere. E ripresi a spezzare il cuore di Luca:- ''Si,ma io non sono tua!''. Non appena terminai la frase,Luca mi guardò in faccia schifato e raggiunse gli altri,lasciandomi lì. Me lo merito in fondo. Ma lui non capiva. ''Sono un disastro'' pensai. Dopo tutto però,non vorrei essere diversa da come sono. Mi vado bene così,testarda e complicata,solare e malinconica,speranzosa e coraggiosa. Insomma un mix di tanti ingredienti,mescolati a mille difetti da migliorare. Con altrettanto mille montagne da scalare,con tante lacrime da asciugare,con tanti ostacoli da oltrepassare. Con mille problemi da risolvere. Come tutti d'altronde. Ma dopo tutto,se così non fosse,cosa c'insegnerebbe la vita,da cosa capiremmo i valori fondamentali della nostra esistenza?! Dopo questa intensa riflessione, raggiunsi Sara e Ilenia spiegando quello che era appena successo per sentire anche i loro pareri. ''Sei troppo dura con lui'' mi disse Sara rimproverandomi. ''Si,lo so,ma non può pretendere di diventare da un momento all'altro più importante di Marco! Probabilmente non lo sarà mai!'' risposi quasi urlando. Sara si era bloccata. Non mi rispondeva,non balbettava,non gesticolava. Non faceva nulla. Dietro di me c'era Marco,appena uscito dalla villa,aveva un'altra volta ascoltato tutto. Eravamo immobili,senza fiato. Era bellissimo. Costume nero in pelle,t-shirt bianca con un pallino al centro giallo e scarpe ginniche. Quella era la stessa t-shirt che noi avevamo acquistato al suo concerto a Bari. Era una figata quella maglia. Si venne a sedere in mezzo a noi tre e a momenti rischiavamo di cadere. Ora era il turno di Sara. Stava per avere anch'essa un nuovo problema nella sua vita. Si chiamava Cris. Tant'è che Marco comincia a parlare:- ''Sara,posso farti una domanda molto schietta?''. Sara era ancora fra le nuvole e stava ancora sbavando. Poi tutt'un ad un tratto si riprese e annuì. ''Volevo sapere che ti era sembrato Cris'' chiese Marco ridendo. Sperava in un incontro positivo fra uno dei suoi migliori amici e una bella ragazza. Ma niente. Sara gli risponde:- ''Chi è Cris?''. Oggi era uno di quei giorni da trascorrere perennemente in silenzio. Almeno così avremmo evitato molti pasticci e molti litigi. Scoppiammo a ridere,Marco per primo. ''Ho capito tutto,non ti ricordi neanche chi è! Figuriamoci se ti può piacere!''e detto ciò si stava alzando dal dondolo che sembrava risollevarsi dal peso. Allora Sara riprendendosi disse:- ''Ah è vero! Ma,in verità,non credo di piacergli,quel giorno era molto freddo nei miei confronti! Non sembrava affatto interessato a me''. Marco allora guardando verso il cancello della villa,disse:- ''E' arrivato. Continueremo a parlare più tardi''. Nel frattempo andammo ad aiutare la biondina a cucinare e ad apparecchiare la tavola. Con me e con Sara era molto accogliente. L'intrusa era Ilenia. Era gelosa,era ovvio. Così io e Sara cercammo di estrapolare qualche informazione utile. ''Marta,scusaci per l'intrusione,però volevamo sapere se fra te e Marco c'è qualcosa!'' chiedemmo noi due. Marta,dopo aver finito di contare le posate,rispose:- ''Non lo so ragazze,chiedetelo al figo lì fuori! Prima che arrivasse Ilenia,mi sembrava che da parte sua stesse nascendo qualcosa nei miei confronti! Io sto male,più di quanto possa stare lei,lo conosco da quasi cinque anni ormai. Ogni giorno che lo guardo diventa sempre più perfetto e io me ne innamoro sempre di più''. Non sapevamo che dirgli. Aveva ragione. Marco forse stava un po' giocando. La voce di Marta era distrutta,piena di dolore e di pianto. Ci dispiaceva,ma noi tifavamo Ilenia. La nostra compagna nel frattempo sentendosi di troppo stava andando via,dirigendosi verso il cancello. Marco la blocca da dietro. Noi guardiamo e ascoltiamo la scena da lontano. Ilenia gli fa:- ''Lasciami. Sono di troppo. Stai illudendo entrambe''. Lui,abbracciandola,sussurra:- ''Li vedi i miei occhi?''. Lei guarda i suoi profondi e scuri occhi. Poi,risponde disinteressata:- ''E quindi?!''. Allora lui stringendola più forte,dice:- ''Si illuminano quando guardo te!''. Rimasero abbracciati ancora per un po',non volevano più staccarsi,ma dovevano. Marta stava uscendo con i piatti pronti. Lei,ovviamente,si sedette vicino a Marco e di tanto in tanto l'abbracciava,lo accarezzava. Lui a volte sembrava infastidito. Poi,ad un certo punto un colpo di scena. Conosciamo una nuova voce. Quella di Cris. Una voce pesante,matura,ma da vero uomo. Con aria da provocatore cominciò ad urlare:- ''Costume,costume,costume!'. Si riferiva a noi ragazze,completamente vestite. Noi tre ci vergognavamo un botto,come al solito. Si aggregano immediatamente a questo ironico momento anche Marco e Luca. Luca poteva risparmiarsela. ''Daje veloci! Andatevi a cambiare!'' disse frettoloso Marco. ''Evoja quanto tempo c'è per cambiarsi!'' rispose a tono Sara. ''Veloci! Oggi dobbiamo girare il nuovo video di un singolo del mio album! Fra poco arriverà il regista! Fate presto'' riprese a dire Marco. Questo ragazzo era pieno di sorprese. Questa forse la più bella e la più importante. Ma molto probabilmente non avremmo accettato. Lui doveva rimanere il nostro Idolo e noi dovevamo rimanere le sue fan. Lui doveva continuare a farci sognare con le sue canzoni e noi continuare ad amarlo a distanza.

La chiamata del destinoWhere stories live. Discover now