"Lo è, quella notte potevi morire anche tu, invece sei qui, e sono sicuro che anche i tuoi genitori se avessero avuto scelta, avrebbero scelto prima te di loro"

Mi sono fatta spesso questa domanda, sarebbero fieri di me?

"Ti stai chiedendo se sarebbero fieri di ciò che sei?"

"A volte penso tu riesca a leggermi nella mente, ed è inquietante"

Lo abbraccio sistemandomi su di lui

"È perché me lo sono chiesto anch'io tante volte"

"Di tua madre?"

Sospira puntando lo sguardo attorno la stanza prima di tornare a guardarmi

"È che..ne ho combinate talmente tante che penso che.."

"Non l'hai delusa"

"Non puoi saperlo e non lo saprò mai"

"Invece lo so"

"Ah si?"

Mi abbraccia forte avvicinandomi a lui

"Si, perché sei buono, nonostante l'atteggiamento da stronzo hai un cuore buono, e in passato non è stata la cattiveria a spingerti verso la cattiva strada, ma il dolore. E il dolore a volte ci spinge ad agire anche in modo sbagliato, ma non vuol dire siamo cattivi, semplicemente è un modo per affrontarlo e cercare di smettere di sentirlo, solo che alla fine lui torna sempre"

"Tu lo senti ancora, il dolore?"

"Non credo andrà mai via, ma si può imparare a viverci e ad essere felici, io credevo non lo sarei più stata"

"Sei felice?"

Si solleva appena stringendomi forte

"Più di quanto credevo sarei mai stata"

Lo guardo negli occhi con l'emozione al cuore, i suoi si incatenano ai miei e sembra riesca a leggermi l'anima

Mi bacia intensamente e il cuore inizia a battermi velocemente, la sua erezione preme tra le mie gambe e mi scosto appena sorridendo

"Non ci pensare"

"A fare cosa?"

L'aria da finto angioletto

"Non ci provare"

"Ma è sabato"

"Quindi?"

"Quindi possiamo starcene qui soli soletti

"Vuoi passare la giornata facendo sesso"

"Se dico di sì, ti arrabbi?"

"Tu sei matto, voglio uscire anzi portami in un posto carino"

"Siamo già in un posto carino"

"Allora portami fuori in un posto carino"

Never without youWhere stories live. Discover now