la parte migliore di me

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Joseph

"Pronto Fili'?"
"Jo ciao, volevo chiederti se te andasse de suona' qualche pezzo qui al Monk che ce sta un evento di emergenti pe' promuoversi. Pensavo fosse na buona idea proporre il tuo nome, ce stai?"
Ci pensai su, alla fine era una buona occasione per riniziare a suonare live qualcosina.
"Si, ce sto. Grazie Fili', quando sarebbe?"
"10 novembre"
Quando pronunciò quella data, il mio cuore smise di battere per qualche secondo.
Era sempre stato uno dei miei giorni preferiti in assoluto, fino a quando il tempo distrusse tutto ciò che si era creato con lei.
"Va bene Fili'"
"Daje fratè, se beccamo"
Chiusi la chiamata, guardando per qualche secondo fisso davanti a me.
Il gatto stava dormendo sulle mie gambe, fuori c'era un tramonto pazzesco e la chitarra giaceva ai miei piedi.
C'era quest'atmosfera tranquilla che quasi non rendeva conto del vuoto che mi si era creato dentro, ancora una volta.
Quel vuoto che provai a colmare con nuove esperienze, ma che nulla funzionò davvero, o almeno, per qualche momento riuscii a staccarmi dal pensiero ossessivo di riavere Emma tra le mie braccia, ma poi mi ritornava in mente e il cuore riniziava a tremare.
La sofferenza che provavo a cercare quello che avevo trovato dentro di te nelle altre persone era immensa e, dopo tutto quel tempo, ancora non riusciva ad andarsene.

Fa caldo come ad agosto, ma ho i brividi lo stesso se a pensarti così forte ti ritrovo qui di fronte.

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