* ࿐ ࿔ ☀︎.1 𝐥𝐢𝐤𝐞 𝐚 𝐟𝐞𝐯𝐞𝐫 𝐝𝐫𝐞𝐚𝐦

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𝑨𝒆𝒍𝒊𝒂'𝒔 𝒑𝒐𝒊𝒏𝒕 𝒐𝒇 𝒗𝒊𝒆𝒘

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𝑨𝒆𝒍𝒊𝒂'𝒔 𝒑𝒐𝒊𝒏𝒕 𝒐𝒇 𝒗𝒊𝒆𝒘

Vorrei riuscire a dormire. Davvero. Ma mi è difficile considerando tutto quello che è successo in questi giorni

La giornata era iniziata normalmente alla fine, luglio 2014, io che preparavo la borsa per andare in spiaggia e mia madre che scriveva, seduta sul suo pouf verde accanto la vetrata. I raggi di sole filtrati dalle tende le facevano brillare gli occhi e l'inchiostro che macchiava la carta. Pensai che un giorno avrei voluto essere come lei. Le diedi un bacio veloce sulla testa e corsi in spiaggia. Appoggiai il telo sulla sabbia, mi sfilai il vestito, e rimasi io in costume, seduta, con la mia chitarra in mano, il mare cristallino di fronte a me, e il sole che picchiava forte. 

Mentre accordavo qualche nota mi venne in mente come avevo rischiato di essere espulsa dalla Yancy il giorno prima, come un compagno che fece lo stesso errore due anni fa, Percy Jackson.  

Ero seduta su una panchina del cortile della scuola, da sola, facendomi gli affari miei e  guardandomi nello specchietto che portavo sempre con me, perché pensavo di avere il segno di una penna sulla fronte. All'improvviso cinque ragazzi dell'ultimo anno si precipitarono da me. Il più "popolare" di tutti aprì bocca -Oi stuzzichino, che dici se ti porto con me? Magari con quelle manine mi fai qualcosa di meglio che aprire lo specchietto- sghignazzò con il supporto degli altri ragazzi. Che schifo. Lui stava per avere 18 anni, ma era stato bocciato tante volte in terza media e l'unico motivo per cui non l'avevano espulso era perché il padre li pagava per tenerlo. 

-Più che con le mani stavo pensando di tirarti dei calci con entrambe le gambe nelle palle-. -Mi piace ancora di più quando sono aggressive- disse voltandosi verso i compagni ridendo. Si avvicinò a me a passi veloci, e non mi sentivo poi così coraggiosa. Saltai giù dalla panchina e corsi verso il muretto più vicino, ma mi ero bloccata da sola. Era un vicolo cieco.                                                              

-Ti consiglierei di metterti subito a novanta per velocizzare le cose- rise. -Sei fortunata che abbia voglia di sbattermi un piatto come te-. Ero immobilizzata e non sapevo che dire. L'ultima cosa che provai fu lo specchietto che mi volava da mano e finiva aperto sull'erba. Chiusi gli occhi però sentii urlare e li riaprii immediatamente. Lo specchietto era ruotato in modo che il sole riflettesse negli occhi del ragazzo, un fascio di luce molto potente contro i suoi deboli occhi chiari. Rischiò la cecità. Imprecava sonoramente contro di me mentre si allontanava.


È stato portato all'ospedale d'urgenza. Ovviamente mi lanciò accuse su accuse, e la direzione quasi per credergli. Poi realizzarono di non avere prove contro di me dato che non ebbe il tempo nemmeno di sfiorarmi e mi lasciarono perdere. Non dissi niente sul suo tentativo di stuprarmi. Fortunatamente era tutto finito.                                                                                                                              

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⏰ Last updated: Jan 28 ⏰

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𝐒𝐔𝐍𝐊𝐈𝐒𝐒𝐄𝐃 𝐎𝐂𝐄𝐀𝐍 ⭑ 𝒑𝒆𝒓𝒄𝒚 𝒋𝒂𝒄𝒌𝒔𝒐𝒏Where stories live. Discover now