Stay strong

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Non restare al buio perché qualcuno ti ha spento il sorriso, lo so, può far male, può essere triste, ma spegnendo quella luce dentro te farai solo il gioco del tuo nemico, delle persone che vogliono vederti soffrire. Ma raccogli tutta la forza che nascondi dietro quei bei occhioni e mostra al mondo che nessuno può scalfirti, e che il tuo bel sorriso continuerà ad illuminare questo universo.

JUSTIN'S POV:

Stavamo tornando a casa e avevo seriamente bisogno di una doccia prima di vedere Dahlia, mi avrebbe fatto troppe domande alle quali non avevo voglia di rispondere stasera. Mi sentivo bene, avevo appena vendicato la morte delle donne più importanti nella mia vita e ciò che aveva fatto alla mia fidanzata.

...

Una volta arrivati entrammo in casa dalla porta sul retro che dava in cucina. Mi sorpresi quando vidi due ragazze sul divano mangiando pop corn al cioccolato e guardare Scrivimi ancora. Come poteva essere? Dahlia stava ridendo senza problemi dopo tutto ciò che era successo qualche ora fa... Giusto, lei si chiama Dahlia Rivera e non ti farà mai vedere quanto sta male, può crollarle il mondo a dosso e lei continuerà a sorridere, perché la sua filosofia di vita è - Indossa sempre il tuo miglior sorriso e non mostrare mai di stare male- Erano rare le volte che potevi vederla stare male, ma ultimamente la vedevi strana, sguardo perso, lacrime agli occhi, lei non era così e avrei dato tutto per non vederla più così.

Corsi di sopra in bagno e mi misi sotto la doccia, l'acqua che scorre sul mio corpo mi rilassa, non penso a nulla, ed è strano per un ragzzo di 18 anni che ha un sacco di casini per la testa.

Finita la doccia andai in stanza e indossai una canotta col N° 75 e un paio di pantaloncini da Basket, giusto per dormire. Poi scesi in salone dove c'erano le ragazze che guardavano ancora il film.

"Hey Bieber! Finalmente sei uscito dalla doccia ora è il mio turno!" urlò Ludovico prima di lanciarsi sulle scale. Io mi sedetti vicino alla mia fidanzata e l'abbracciai, lei si accoccolò sul mio petto e io le lasciai un bacio sulla sua testolina.

...

Erano le 2.30 ormai, era tardissimo, scossi leggermente Dahlia che alzò subito lo sguardo su di me. "Amore, forse è ora che andiamo a dormire anche noi, la Vania e Ludo sono già andati" alle mie parole lei si guardò attorno strofinandosi gli occhi, sembrava una bambina che cercava la mamma, era tenerissima, al suo pensiero mi scappo un sorriso. Lei si alzò per salire e andare in camera da letto, ma era tutta barcollante "Ecco il suo mezzo di trasporto principessa!" dissi prendendola in braccio, lei sorrise. "Allora su, si muova caro il mio mezzo di trasporto" disse lei con aria altezzosa. Arrivammo in stanza e la appoggiai sul letto per sdraiarmi accanto a lei.

DAHLIA'S POV:

Justin si sdraiò accanto a me ed iniziò ad accarezzarmi il viso, ancora sorridendo. Cosa dovrei fare? Devo raccontargli di mia madre e farmi vedere a pezzi? No, non ci sarei riuscita, era tanto che non vedevo Justin così spensierato, anche se probabilmente di pensieri ne avrà avuti tutti in quella sua testa color miele. Il mio ragazzo mi abbraccio e io appoggiai la testa sul suo petto per poi addormentarci.

Continuavo a sognare mia madre, continuavo a vederla saltare in aria, e se non sognavo lei vedevo quel pervertito di Kevin su di me, non c'è la facevo più, cos'ho fatto di male per meritare tutto questo, speravo solo di non dover perdere più nessuno, e non subire più nulla perché non c'è la facevo veramente più. Justin era la mia roccia, e avrei dato la vita per proteggerlo, mi sarei presa milioni di pallottole solo per lasciarlo vivere.

JUSTIN'S POV:

Mi svegliai nel mezzo della notte, avevo ancora gli occhi chiusi e cerca Dahlia accanto a me... ma il posto in cui prima c'era lei era vuoto. Mi alzai per cercarla, si udivano dei singhiozzi provenire dal balcone la quale porta era aperta. "Dahlia! Amore che hai?!" mi avvicinai a lei, era seduta su una sedia con la tesa tra le ginocchia e gli occhi rossi pieni di lacrime. "Amore, rispondi che hai? Stai bene?!" gli chiesi io ancora più preoccupato. "Justin è morta! Lei non c'è più!" disse tra lacrime e singhiozzi, aveva lo sguardo pieno di dolore. "Chi è morta?!" chiesi io prendendo la mia principessa in braccio e mettendola sulle mie gambe. "Justin la mia mamma non c'è più!" a quelle parole mi pietrificai all'istante. "Come è morta?" le chiesi io stringendola sempre di più tra le mie braccia. "Kevin ha detto che è morta con suo padre in esplosione?" disse lei cercando di calmarsi abbracciandomi forte a sua volta. Come poteva sua madre essere morta se qualche mese fa la avevo vista a New York, ero lì per trattare con il padre di quella testa di cazzo di Kevin, Francesca mi aveva chiesto notizie di Dahlia.... magari è successo dopo.

"Dahlia quando è successo?" mi pesava chiederglielo ma se c'era una possibilità che quella donna era viva avrei fatto di tutto per renderla realtà. "Il 3 gennaio di quest'anno." alla sua risposta tutto mi torno, io ero stato lì a Novembre, però qualcosa mi diceva che quello che quel coglione di Kevin le aveva detto era almeno per parte una cazzata, perché l'esplosione c'è stata ma mi ero occupato personalmente di mettere in salvo la madre di Dahlia. "Ma sei sicura?" le chiesi dubbioso. "Mi stai prendendo per il culo?! Secondo te!" mi disse per poi alzarsi e tornare in stanza. "Dahlia aspetta, lascia che ti spieghi!" le dissi quasi scazzato dal suo comportamento, "Che cazzo vuoi spiegare Bieber?" disse lei dicendo con disprezzo l'ultima parola. "Dahlia ho un cazzo di nome, usalo!" le dissi, "è questo che devi piegarmi, che hai un nome?!" sputò lei acida con le lacrime ancora agli occhi. Mi fa altamente girare i coglioni quando si comporta così. "No, ma fammi parlare zio can!" dissi con le braccia in aria, lei si girò verso di me mettendo le mani sui fianchi e spostando il peso da un lato, cazzo, quando si mette sulla difensiva e estremamente sexy... Justin non è il momento!  Mi rimproverò la mia coscienza. "Allora?" mmi disse Dahlia alzando il mento, "Sì.. Non credo che tua madre sia morta, per lo meno non con un esplosione" a quelle parole le sue lacrime finirono e la sua attenzione fu del tutto su di me. "Vedi quell'esplosione l'abbiamo provocata noi, e quando ho visto tua madre non capivo cosa ci facesse a New York, ma comunque mi sono occupato personalmente di metterla in salvo, il padre di Kevin è morto, ma tua madre no perché era con me quando l'edificio saltò in aria." Inarcò immediatamente le sopra ciglia per poi abbassare lo sguardo. "Scusa per prima" disse lei con lo sguardo basso, "Tranquilla."

DAHLIA'S POV:

La mia mamma non era morta. E allora perché non mi cercava più?

Dopo essermi scusata corsi ad abbracciare Justin per poi lasciarli un bacio sulle labbra che divenne sempre più intenso. Chiese l'acceso alla mia bocca leccandomi il labbro inferiore il quale io non concessi, allora Justin lo morse facendomi sussultare, lui ne approfittò. Stavamo camminando all'indietro finché non caddi di schiena sul letto. Justin iniziò a baciare, mordere e leccare un punto sul mio collo che mi fece gemere.

"Ragazzi andiamo a fare colazione ven...Ops! Scusate." Disse la Vania. "Tranquilla non importa ora arriviamo" dissi io, ancora sotto Justin, "Non importa un cazzo, esiste un azione che si chiama bussare!"  "Justin!!" gli urlai io cercando di alzarlo da sopra di me, ma non c'era verso. "Cosa?!" disse lui come se non avesse detto nulla di male, io scossi la testa. La Vania uscì dalla stanza " Riprendiamo da dove siamo rimasti?" chiese il mio ragazzo malizioso, "No, ora ti levi di dosso e usciamo a fare colazione" gli dissi come se fossi la sua mamma. Lui si alzò da sopra di me sbuffando "Per una volta che lo volevamo entrambi" disse lui estremamente scazzato. "C'è ne sarà l'occasione non preoccuparti" dissi io sussurrandogli all'orecchio con la voce più sexy che ero riuscita ad usare.   

Mi vestii, e mentre lo facevo Justin non mi levava gli occhi di dosso e questo mi imbarazzava abbastanza. "Cos'hai da guardare?" chiesi indossando la maglia, che era una canotta con su scritto #Swag, "Te, sei bellissima" disse per poi avvicinarsi e lasciarmi una pacca forte sul culo. "Che hai tu col mio culo?!" chiesi ridendo, lui sorrise a sua volta malizioso. "Ma nulla a parte che è perfetto, sai... Penso sia la cosa più bella che hai dopo il tuo sorriso" disse lui, mentre io mi mettevo un paio di leggins neri. "Sei un puttaniere!" dissi prendendolo in giro, "Può darsi, ma se io sono un puttaniere tu sei la mia puttana... e rima che tu mi prenda a schiaffi era una cosa dolce per dire che sei unica e mia" disse.

Lo avrei seriamente preso a schiaffi se non avesse detto l'ultima frase, lo volevo prendere a schiaffi lo stesso ma mi limitai "Stronzo" dissi ridendo, "Per quello mi ami" disse lui sbarazzino per poi lasciarmi un bacio sulle labbra e uscire dalla stanza. Questo ragazzo mi farà impazzire, o forse lo ha già fatto?

"Vieni o no?" disse Justin aprendo la porta, io annui e lo seguì.

ANGLO AUTRICE:

Ciao amori, cosa ne pensate, devo far tornare la mamma di Dahlia?  commentate e votate. Ho visto che nello scorso capitolo non c'è stata molta attività... La storia vi sta annoiando?

Ok allora io sono ancora convinta di dare un volto ai personaggi ma non so cosa ne pensiate voi, quindi ditemelo così mi organizzo, grazie e baci ed abbracci bei bmbi!

Something Between UsOn viuen les histories. Descobreix ara