Capitolo 231: Venerdì, 10 agosto 2012

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"Sì, stavolta l'intervento è più lungo, quindi ci vorrà un po' di più."

"Quanto di più?"

"Non posso dirtelo con esattezza. Direi che ci vorranno almeno un paio d'ore perché finisca l'effetto dell'anestesia e ti riportiamo in camera, ma poi di sicuro ti riaddormenterai. Probabilmente ti sveglierai e riaddormenterai parecchie volte. Potrebbe volerci tutto il giorno prima che ti svegli del tutto, anche perché le alte dosi di antidolorifico che ti verranno somministrate dopo l'intervento ti procureranno sonnolenza."

"In pratica rimarrò rincoglionito per tutto il giorno?!"

"Più o meno..." sorride lei. "Ma non è così male, credimi. In questo modo riuscirai a passare le ore peggiori senza grossi disagi."

"Va bene"; sospiro, e in questo momento vorrei tanto i miei capelli per poterci passare la mano in mezzo. Era un gesto che mi rassicurava. "C'è altro che devo sapere? Gli effetti collaterali? Sono gli stessi che mi hai detto l'altra volta?"

"Sì, sono gli stessi."

"E il fatto che l'altra volta non ne ho avuti..., non garantisce che anche stavolta non li avrò, giusto?".

Orietta scuote la testa. "No, purtroppo. Non lo garantisce. Sicuramente ti farà male la gola..."

"Sì, me lo ricordo...".

E mi sembra di avercelo già adesso, un tubo piantato in gola.

Mi sembra di fare fatica a respirare.

Questa conversazione sta facendo diventare l'operazione sempre più reale.

E questo non mi rassicura.

Per niente.

Comincio a guardarmi nervosamente intorno, impaziente di andarmene, mentre Orietta scruta la mia cartella clinica.

"Mh..., leggo che hai avuto una forte anemia..."

"Sì, ma è già passata."

"Ma hai dovuto fare tre trasfusioni, e adesso stai assumendo gli integratori di ferro."

"Sì..."

"Niente autotrasfusione, allora."

"Auto-che?!"

"Avrai sicuramente bisogno di sangue durante l'intervento, e probabilmente anche dopo. Di solito, nelle settimane precedenti preleviamo il sangue dal paziente stesso, per poterlo poi rinfondere se serve. È il miglior sangue possibile, ma nel tuo caso non si può fare perché sei reduce da un'anemia significativa".

Non so se questa sia una buona o una cattiva notizia, ma a me solleva non dovermi auto-donare il sangue.

L'idea che dormirò praticamente tutto il giorno, invece, non mi solleva molto.

Ok, così quella giornata passerà senza che quasi me ne accorga, ma non mi piace l'idea di perdere il contatto con la realtà così a lungo.

Non mi piace l'idea di non avere il controllo del mio corpo e della mia mente per così tanto tempo.

Ma ancora una volta, non ho molta scelta.

Non ne ho proprio.

Mi tocca.

Fanculo!


"Ehi, tutto bene?" mi domanda Giulia mentre ce ne stiamo sdraiati sul letto a farci le coccole.

"Sì sì" le rispondo accennando un sorriso.

"Mi sembri distratto..."

"Ma no..." dico accarezzandole i capelli.

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now