La mia vita.

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Ciao sono Chiara Enrique e ho 18 anni. Ho una vita di merda grazie all'amore.
Già, sono qui sul letto dell'ospedale da ormai tutta la notte. I medici dicono che sia stato un calo di zuccheri ma non si spiegano il perché sia svenuta due volte. Stephan ancora non è arrivato, forse ancora non lo sa, l'unico presente in stanza è papà che mi tiene la mano. È stato ripreso dal real quindi non lo vedo quasi mai.
Papà: ciao piccoletta il lavoro mi chiama. Ci vediamo a fine settimana e fatti sentire sempre per qualsiasi cosa-mi sussurrò all'orecchio.
Buongiorno papà-dissi con un filo di voce. Mi sorrise e se andò.
Guardo l'orologio erano le 7.15 di mattina. Guardavo le pareti grigie della stanza e capivo quanto fossi sola.
Toc toc
Bella pensavi che ti saresti liberata così presto di noi?!- dissero sorridendo. Erano il mio sole. I loro sorrisi illuminarono la stanza.
Tieni questo.-mi diedero un cornetto alla crema che mangiai in un secondo-Ci siamo lasciati da una settimana e tu combini questo?!
Chiara: mi siete mancati tantooo.-dissi con le lacrime agli occhi. Li guardai bene e scoppiai a ridere.
James: cristiano noto che a questa ragazza non piace il nostro look.
Cristiano: James ma che dici questa è all'ultima moda.
Avevano ancora la nostra maglietta. Ma quanto erano stupidi. Io e cristiano abbiamo messo da parte l'accaduto, almeno per ora. Parlammo tanto ma alle 9.30 dovettero prendere l'aereo e se ne andarono.
James: ciao piccola rimettiti subito ti voglio bene- mi abbracciò e mi stampò un bacio sulla guancia. Poi lui uscii facendomi rimanere sola con cristiano.
Cristiano: ciao amore, mi mancherai.- mi abbracciò così forte da spezzarmi le costole.
"Ma che m'importa se un abbraccio mi spezza le costole ma mi aggiusta il cuore"
Cristiano:appena starai meglio parleremo. Facci sapere tutto.-mi diede un bacio sulla fronte e se ne andarono. Fino ad allora i miei problemi svanirono ma appena se me andarono la loro mancanza si sentiva e i problemi tornarono nella mia mente.
Neymar:buongiorno! Mi sorrise. Non so se era il calmante ma il suo sorriso era davvero stupendo, non avevo neanche voglia di aggredirlo.
Chiara:buongiorno.
Neymar:non ho dormito per niente stanotte. Pensavo a tutto questo al tuo stato e mi rendevo conto di esserne io la causa.-non credevo che quelle parole fossero state dette da lui. Iniziai a guardarlo con occhi diversi, non più da ragazzo gigolò, ma da ragazzo che ha bisogno d'amore e si nasconde sotto una maschera, appunto la maschera da ragazzo tutto donne e calcio.
Chiara: ma no che dici. È stata tutta colpa mia. Anzi devo ringraziare.
Neymar:per cosa?
Chiara: mi hai fatto capire i miei errori.-gli sorrisi. In fondo lui non c'entrava niente.
Neymar: ma non pensare di essere riuscita con queste parole dolci a chiare il mio pensiero. Appena uscirai dall'ospedale mi farò perdonare. Ora vado che ho allenamento.
Leo:tranquillo ora ci andiamo insieme. Enriqueeee ma che mi combiniiii-disse dopo avermi dato un bacio sulla guancia. Ancora non mi ci abituo al fatto che leo messi è mio amico.
Chiara:ciao leo.
Leo:ci vediamo meglio oggi pomeriggio ora scappiamo io e neymar che abbiamo allenamento.-mi diedero entrambi un bacio sulla guancia e se ne andarono.
Erano le dodici e mi stavo annoiando come una pazza. All'improvviso vedo Valeria lanciarsi verso di me e mi abbracciò mentre piangeva
Mi hai fatto spaventare davvero tanto.-Poi si alzo e continuando a piangere disse-ho appena parlato con i dottori e mi hanno detto
Chiara:perché piangi? Che ti hanno detto?
Valeria: che...che.. tu..

Spazio autrice:
So che questo capitolo fa cagare ma è soltanto di passaggio. Spero vi piaccia. Un bacioooo

Hai fatto gol nella porta del mio cuore. {Neymar jr}Onde histórias criam vida. Descubra agora