"Volevo solo scomparire in un abbraccio"

16 4 3
                                    

Oggi io e Damiano ci siamo messi d'accordo per vederci a casa sua per conoscerci meglio.

Ovviamente per il progetto di Arte.

Mi ha detto che preparerà una cosa per me e, sinceramente, non so cosa aspettarmi.

Scendo dal pullman e mi ritrovo già davanti a casa mia.

Recupero le chiavi dallo zaino e apro la porta.
Appena entro scorgo mia madre a mangiare latte e cereali.

«Ma un vero pranzo non lo potresti fare?» chiedo buttando a terra lo zaino.

«Mi sono appena svegliata quindi è questa la mia colazione» risponde continuando a mangiare con lo sguardo fisso sul telefono.

Non aggiungo altro e vado in camera mia.

«Non mangi?» mi grida dalla cucina.

«No non ho fame» grido a mia volta per farmi sentire.

Ovvio che ho fame ma preferisco non mangiare con lei.

Per domani non ci sono compiti, quindi prendo il telefono e aspetto solo le 15:10 per prendere il pullman per andare a casa di Damiano.

Scorro tik tok per un tempo indefinito finché la sveglia suona e mi preannuncia le 15:00.

Mi siedo sul letto e mi massaggio le tempie, stando attenta a non alzarmi di scatto per non avere le vertigini.

Dopo un po' passato con gli occhi chiusi mi alto piano piano e quando ho raggiunto la stabilità mi incammino verso la scarpiera.

Indosso le scarpe e la felpa, e prendo il telefono.

Recupero le chiavi perché non so a che ora tornerò e esco di casa.

Vado alla solita fermata di fronte a casa mia e aspetto il pullman facendo qualche foto al cielo.

È quasi arancione con delle sfumature di rosa.

Dopo un po' arriva il pullman, e appena entro mi siedo al primo posto che trovo libero

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Dopo un po' arriva il pullman, e appena entro mi siedo al primo posto che trovo libero.

Guardo fuori dal vetro e aspetto la giusta fermata.

«Capoo! fermata!» grido per farmi sentire dal vecchietto che guida.

Appena si ferma scendo e guardo da lontano la loro casa.

Mi incammino e dopo pochi minuti suono al campanello.

«Kata che ci fai qua?» chiede Esmeralda guardandomi.

«Devo fare un progetto con Damiano, pensavo vi avesse avvisati del mio arrivo»

«Non serve, posso invitare chiunque voglia qui dentro» spunta dalle scale.

«Entra su»

Entro nell'enorme casa e chiudo la porta alle mie spalle.

Dopo qualche chiacchiera con Esmeralda, lei si allontana e io mi giro verso Damiano che è stato tutto il tempo a messaggiare con qualcuno.

StrangersWhere stories live. Discover now