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Calum stava parlando con un agende di polizia, gli mostrò tutte le prove sul cellulare di Luke.
«sa dove, questo Thomas, si trovi ora?» chiese l'agente serio

«certo, vi dico la via, vengo con voi» rispose Calum preoccupato per l'amico.

L'agente avvisò altri due colleghi che vennero subito con lui, tutti e tre entrarono nella macchina, Calum invece entrò nella sua. Fece una corsa per andare a prendere Luke, e appena vide la macchina della polizia attraversare il vialetto dove c'era la casa di Luke, Calum li seguì fino casa di Adelaide dove c'era Thomas che aprì la porta. Calum prese la pistola che aveva nella sua macchina per difendersi, era del padre. I due ragazzi scesero dalla macchina e seguirono gli agenti.

«salve, posso esservi d'aiuto?» disse con una faccia come se stesse nascondendo qualcosa.

Luke spostò gli agenti e con loro anche Thomas per andare a vedere dove stava Adelaide. Entrò nel salone e la vide in un angolo, con le mani e i piedi legati con delle corde, con uno scotch attaccato alle labbra. Luke rimase immobile per qualche secondo, non poteva crederci che era lì, con una faccia coperta da lacrime e il viso stanco.

«Adel..» Luke non fece neanche a dire il suo nome che Thomas lo bloccò e gli puntò una pistola nella tempia sinistra. Si potevano sentire gli urli soffocati dallo scotch sulla bocca di Adelaide. Luke chiuse gli occhi per un attimo, pensando che tutto questo fosse solo un suo stupidissimo incubo.

«un passo falso e ucciderò il vostro amico» disse Thomas. Era diventato un'altra persona.. diversa da quella che si vede a scuola, ora Thomas era più un pazzo maniaco.

«Sindrome di Stoccolma» disse l'agente al fianco di Calum «questo si tratta di Sindrome di Stoccolma»

«posate le armi, uccido l'amico e lei» disse ancora Thomas indicando anche Adelaide.

Calum si mise al centro portando la pistola a terra e alzando le mani come segno di arresa «lasciali andare Thomas, non sai quello che stai facendo» guardò Luke con gli occhi ancora chiusi, era terrorizzato e si vedeva, poi guardò Adelaide che ricambiò lo sguardo ancora piangendo, infine abbassò lo sguardo, lui non poteva fare nulla per cambiare quella situazione

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non so se domani posso aggiornare, anche se ci proverò.
Volevo avvisarvi che il 25 ho gli esami, quindi non mettetemi ansia ad aggiornare perché sinceramente non posso proprio perché devo ripetere. Quindi ho aggiornato questo, so di avervi lasciato sulle spine però capitami l'ho fatto per voi gn

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