-Vi siete svegliati allegri!

Natasha allungò un braccio e morse un pancake.

-Mmh! Chi devo ringraziare?

Pietro appuntò due pollici sul proprio petto.

-Il sottoscritto.

-Ottimi! - rispose la Vedova con la bocca piena, poi guardò Astrid e le scostò un ciuffo dalla faccia, mentre stava ancora in piedi.

-Dove sei stata stanotte?

-Ero in camera mia. - rispose Astrid fingendo di bere il caffé che scoprì amaro quanto l'avventura che aveva vissuto e che stava negando. Eluse il contatto visivo. Non l'aveva vista arrivare e non si era aspettata di incontrarla subito, perciò non si era preparata una bugia credibile da rifilare.

-Sono venuta a svegliarti attorno alle sei, ma non ti ho trovata.

-Ah, sì, ero chiusa in bagno. Sai...

Natasha annuì avendo compreso a cosa alludeva. Fece passare qualche secondo per masticare. I gemelli si erano ammutoliti e si lanciavano occhiate, mentre Mariah Carey cantava a squarciagola in sottofondo.

-Certo. Peccato che il bagno era aperto e non eri nemmeno lì.

-Non sono uscita dalla Torre. - mentì Astrid sicura di sé. Tecnicamente, non aveva attraversato gli infissi del palazzo, ogni telecamera avrebbe potuto confermarlo.

Natasha scelse due fette di pane da una busta e le infilò nel tostapane. Poi si versò del caffé e si sedette davanti a lei e accanto a Wanda.

-E dove sei stata?

-Mi sono fatta un giretto per i piani.

-Perché non me lo hai detto?

-Volevo stare da sola e non mi è sembrato importante.

Astrid scavò il vasetto di burro con una spatola e ne spalmò una noce su un pezzo di pancake. Masticò e sostenne lo sguardo persecutorio che arrivava dal lato opposto del tavolo, soddisfatta di quella nuova versione dei fatti.

-Perchè dovrei mentire?

-Non lo so, dimmelo tu. Hai lasciato il bracciale ricevitore sul comodino.

-Non mi serviva. Ero nel palazzo. Te l'ho detto.

Le sopracciglia di Natasha si sollevarono per un istante e poi si abbassarono, assumendo quella come la risposta definitiva. D'altronde non aveva alcuna prova. Poi si allungò verso la bottiglia di latte e sussurrò in modo provocante, le ciglia leggermente serrate. Gli occhi suadenti della Vedova Nera stavano scavando per trovare una reliquia.

-Eri da Steve?

Wanda abbassò il telefono appena sotto il naso. Astrid sentì le guance e le orecchie divampare perché il suo pensiero corse veloce verso il Capitano e le sue labbra. Scosse la testa per spegnere le fiamme che si accesero davvero tra i suoi capelli. Il caffé le andò di traverso e iniziò a tossire. Si sentì ridicola, accusata di un delitto che sarebbe dovuto rimanere un segreto e compreso in un contesto alcolico. Natasha si mise a ridere.

-Come ti viene in mente?!

-Ho solo chiesto... - fece l'altra sollevando le spalle e soffiando nella tazza, con finta ingenuità.

-Cioè tu e il Capitano Rogers avete...?!

Pietro non finì la frase. Wanda gli diede un colpetto sul braccio.

-No! Assolutamente no! - sbottò Astrid enfatizzando il tutto con le mani. - Non esiste! Cioè... è indubbiamente attraente. Anzi è decisamente attraente!

Nebbia E Tenebre | MARVELWhere stories live. Discover now