CAPITOLO CINQUE

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" La fiducia tradita é come uno specchio rotto: potrai pure incollarne i pezzi, ma non vedrai piú nulla come prima"

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Terza persona's pov

Anya corse a casa come non aveva mai corso prima.
I suoi piedi correvano piú veloci del suo pensiero, quasi l'istinto di sopravvivenza fosse piú importante della ragione.
Perché, no.....no....non poteva, non poteva fidarsi!
Non poteva fidarsi di un ragazzo cosí, che fino a pochi anni prima avrebbe picchiato.
E lei, stupida, si era fidata. Troppo. E aveva detto di si.
Ma perché? Lo aveva conosciuto veramente solo pochi giorni prima, e aveva detto di si...a un appumento.
Ma, no, non poteva farlo.
Un appuntamento richiedeva amore, l'amore richiedeva fiducia.
E poi lei, per lui, non provava niente...vero?
No...si era giá fidata troppo...non poteva farlo piú.

Quando arrivo davanti alla porta di casa rischió di far cadere le chiavi, per quanto le tremavano le mani.
Riuscí finalmente a entrare, ma appena mise piede dentro casa, scoppió a piangere.
Pianse cosí forte da perdere il fiato.

Telepatia.
A cosa le serviva?
A un bel niente, le aveva semplicemente rovinato la vita.
Dopo i suoi genitori adottivi, non era piú rjuscita a fidarsi di nessuno.
Nemmeno di Becky, non completamente.
E adesso....
Anya si buttò sul letto, continuando a piangere. Per fortuna la casa era vuota.
Le faceva male la testa, ma continuó a piangere.
Perché forse avrebbe potuto amarlo, se non fosse stata...
Sbagliata.
Rotta.
Non in grado di amare.

Esatto.
Lei non sapeva amare.
E aveva provato, ma dopo....dopo quello che era successo, non ci era riuscita piú.
Era come se qualcosa di lei si fosse bloccato, come se ci fosse stato qualcosa che le impediva di provare quel sentimento di cui tanto parlavano i film.
Non ci riusciva proprio.

Ora c'era solo una cosa da fare.
Allontanare Damian.
Era stata lei ad avvicinarlo, e aveva sbagliato.
Ma lui avrebbe capito...giusto?

<< Spero che non si sia affezionato a me...io non posso ricambiare>>
Pensò Anya, che intanto aveva smesso di piangere.

Ma era tutto a posto.
Non si era affezionato a lei, la odiava.
Il problema era un'altro...
Damian era il suo tutor. Avrebbe dovuto parlarci comunque, purtroppo.
<< Sará un rapporto puramente formale. Sono certa che capirá...almeno spero.>>
Anya si rincuoró un po' a quel pensiero.
In quel momento sentí una porta che sbatteva. Sua madre era tornata.
<< Anya, sei qui?>>
Urló sua madre dal piano terra.
Anya sospiró e si asciugó le lacrime.

<< Sono su, mamma>>

*𝕃𝕦𝕟𝕖𝕕𝕚́*

Anya's pov

Quando arrivai davanti alla mia classe, mi sembró ancora piú spaventosa del primo giorno di scuola.
Ma..e se tipo scappassi?
<< Anya, le porte ti piacciono proprio, vero?>>
Era Becky. Ma dopo quello che era successo venerdí non avevo piú molta voglia di parlarle.
<< Eddai, Anya>> fece Becky << Non sarai ancora arrabbiata..>
<< Dillo>>
Becky parve confusa. << Cosa?>> chiese.
<< Dillo. " Oh, Anya, mi spiace di averti accusato, si vede proprio che il secondogenito non ti piace" >> Le dissi facendole il verso.
<< Ok, hai ragione, scusa. Non ti piace, ti ha solo invitato a un appuntamento e tu hai detto di si, ma che sará ma->>
<< Ero stanca.>> dissi interrompendola       << Non so perché ho detto di si>>
<< Cinque lettere: a-m-o-r-e>>
<< No>> risposi << Sono troppo stanca per litigare con te>>
<< Anya...mamma mia, perché non vuoi accettarlo?>>

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