«simo, se vuoi venire a casa mia e non rimanere qua sul treno per sempre, dobbiamo scendere» dico mettendomi lo zaino sulle spalle

«mh, andiamo» dice lui con voce impastata dal sonno, mentre si strofina gli occhi

scendiamo dal treno velocemente e mi trovo una figura che riconosco in un secondo

corro tra le braccia della ragazza

«sei vera?» dico in lacrime, sulle sue spalle

«verissima» dice la mia migliore amica, aurora, piangendo a sua volta

«mi sei mancata tantissimo» dico guardandola negli occhi

«anche tu, ti ho seguita dall'inizio alla fine. non so se hai visto le storie» dice lei asciugandomi le lacrime

«le ho viste tutte ma non sono riuscita a risponderti» dico scusandomi

«non provare a scusarti» dice lei zittendomi

«non ci credo» dico ristringendola a me

«è tutto vero» dice lei sorridendomi

«non sai quando mi è mancato, parlare con te le sere» mi confessa lei

«possiamo farlo per tre giorni, poi tornerà tutto come prima» dico rattristendomi

«io sono felicissima che tu stai vivendo il tuo sogno, quindi devi essere felice pure tu» dice lei stringendomi ancora 

«non ci credo» ripeto per la centesima volta, abbracciandola più forte

«mi ammazzi così» dice lei ridendo nel mio abbraccio

guardo all'indietro per cercare simo che è a due passi da noi

«simo lei è aurora, la mia migliore amica. rora lui già sai chi è» dico ridendo

i due si stringono la mano sorridendo

«so che è una scassacazzo però dopo un po' ti abitui» dice lei al ragazzo ricevendo una spinta ironica da me

«non ascoltarla» dico al ragazzo

simone ride

«no, non puoi dire che non lo è» dice di nuovo aurora a simone

«a volte» risponde simone guardandomi

lo guardo schifata, ironicamente, e lui mi prende la mano destra

«se mi guardi così, ti perdonerò sempre» dico sorridendo

«amo torniamo a casa, sto morendo» dico iniziando a camminare con lo zaino sulle spalle

«vi porto io a casa tua, poi scappo: devo andare da mia cugina» dice lei tenendomi stretta tra le sue braccia

«aiuto, lei mi fa paura a guidare» dico a simone ad alta voce ridendo

«cogliona sali in macchina» dice lei ridendo e spingendomi nell'auto

«simo vieni» dico facendo posto al ragazzo

«com'è che vi siete parlati per la prima volta?» chiede aurora mentre inizia a guidare

«gli chiesi di dove fosse perché aveva un accento che riconoscevo troppo bene» mi anticipa simone nella risposta

«non ci hanno fatto vedere praticamente niente su voi due, due daytime e un pezzetto ogni grazia di dio» dice lei

rido alla sua affermazione

«bene, siamo arrivati» dice lei parcheggiando la macchina

«ciao amò, ci vediamo» dico lasciandole un bacio sulla guancia

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎حيث تعيش القصص. اكتشف الآن