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Nunquam ex malo patre bonus filius:

Da un padre malvagio non viene un buon figlio


T/n's pov:

<<Ricapitolando: hai ucciso tuo padre per salvare tua madre e mettere fine a tutto poi hai chiamato la polizia e...Cazzo T/n ma sei così stupida?!>> sbottò Kaede dall'altra parte del telefono.

Roteai gli occhi sbuffando rumorosamente,stufa di essere stata interrotta per la millesima volta da Kaede:<<E cosa avrei dovuto fare,Kaede? Scappare e lasciare mia madre nella merda?>>

<<T/n ciò che è successo è già su tutti i notiziari da quaranta minuti,hanno registrato la chiamata e l'hanno pubblicata in modo da riconoscerti attraverso la tua voce. Per quanto sia da egoisti,l'atteggiamento migliore che avresti dovuto avere è proprio questo>>

Serrai la mascella ripensando se fosse stato giusto o meno il mio comportamento e se avessi dovuto fare come mi aveva ripetuto più di una volta Kaede

<<No,non potevo farlo,non a mia madre>> mantenni un tono basso mentre mi guardavo intorno, alla ricerca di volanti della polizia che avrebbero potuto riconoscermi solo per la mia voce.

<<Beh in effetti..dopo tutto quello che ha passato..poverina>> riflettè mormorando la mia migliore amica,che subito si ridestò dai suoi pensieri passando da un tono di voce preoccupato al suo solito timbro squillante:<<Comunque,dove sei?>>

<<Non troppo lontana,sono vicina al gamestop>> roteai gli occhi al cielo.

<<Quello dove Kazutora e Hanma comprano quegli stupidi videogiochi,ho capito qual è>> rise sommessamente e feci la stessa cosa io.

<<Parcheggio la moto dietro il loro magazzino, cinque minuti e sono lì >> chiusi la chiamata,infilai il telefono nella tasca destra della felpa nera che indossavo e continuando a voltarmi di tanto in tanto portai la moto dietro lo sgabuzzino nel retro del negozio.

In quello stesso momento sentii delle voci alte e autoritarie poco lontane da me,che facevano una domanda dietro l'altra a qualcuno che mi sembrava di conoscere.

Silenziosamente mi avvicinai il più possibile,così da poter scrutare i due interlocutori che stavano parlando: due poliziotti.

<<Sicuro di non conoscerla?>> domandò uno di loro.

<<Sicuro>> affermò annoiata la voce di una figura che non riuscii ad identificare subito.

<<Ti facciamo sentire la registrazione un'altra volta>> si fece avanti l'altro poliziotto.

<<Ho detto che non conosco nessuno con questa voce>> rispose con tono rabbioso un ragazzo, un ragazzo che mi accorsi di conoscere.

Mi avvicinai un altro pò,in punta di piedi,continuando ad ascoltare la conversazione.

Il poliziotto che aveva parlato per ultimo tirò fuori un cellulare e spinse il pulsante "play".

<<Ho ucciso mio padre e mia madre ha bisogno urgentemente di un'ambulanza>>

La registrazione era stata impostata nella modalità "rallentatore",così da far in modo che ogni parola venisse scandita e la voce riconosciuta con più attenzione.

Strabuzzai gli occhi quando riconobbi il viso di Baji illuminato da uno spiraglio di luce,i nostri sguardi si incrociarono per un istante.

<<Ti ripeto la domanda: la conosci?>>

Tatuaggi:un amore pericoloso •Baji Keisuke x reader•Where stories live. Discover now