Winter e il Regno di ghiaccio

Nel bel mezzo di un gelido inverno, continuava imperterrita una guerra logorante e sanguinosa in un regno di una dimensione lontana che nessuno era mai riuscito a raggiungere. Questo regno era governato da una regina-guerriera che avrebbe dato la vita per difendere il suo popolo; veniva chiamata la Regina delle Nevi, siccome era in grado di creare e controllare tutto ciò che riguardava la neve e il ghiaccio.
E fu così che un giorno morì lì, proprio sul campo di battaglia; la notizia venne riferita da un soldato al consigliere di corte Prospero, un mago che lavorava per la nobile famiglia Snow da almeno due generazioni. Egli infatti, dopo aver viaggiato per anni da una dimensione all'altra e vissuto tra i popolani, era stato accolto già dai genitori della Regina in quanto avevano compreso che lui aveva una dote che non molti maghi avevano: conosceva l'incantesimo del Portale, l'unico incantesimo con cui si potevano attraversare le diverse dimensioni.
Ed ora a Prospero toccava l'arduo compito di trovare al più presto una nuova regnante. Ma il mago aveva già una soluzione: si trovava sul pianeta Terra ed era una ragazza, normale all'apparenza, ma che in realtà celava un segreto potere di ghiaccio, come sua madre. Lei era Winter Alì, conosciuta da tutti come Winnie.

«Winter, sveglia! È l'ora di alzarsi.»
Winnie era ancora sdraiata a letto, e non aveva intenzione di alzarsi. Quella settimana a scuola era stata la più dura, in quanto l'ultima del trimestre, e adesso che era finalmente sabato ed era in vacanza non aveva intenzione di svegliarsi presto. Ma evidentemente qualcun altro era di parere opposto. «Sù, alzati! Che adesso che sei in vacanza abbiamo anche più tempo da dedicare agli allenamenti» continuò la sua fata guerriera-protettrice. Evidentemente quella mattina aveva deciso di fare la rompiballe più del solito.

«Arabella, la smetti di svegliarmi sempre così malamente!? Mi fai diventare più nervosa di quello che non sono già. E poi ... quante volte te lo devo dire di non chiamarmi Winter ... mi fai sentire a disagio. Chiamami semplicemente Winnie. È tanto difficile?»
«D'accordo... diciamo che proverò a farci attenzione la prossima volta se tu mi prometti di fare meno storie la mattina e di impegnarti seriamente con gli allenamenti.»
Winnie sbuffò. «Non ne ho ancora capito il senso, però ci proverò.»

Ormai sveglia e alzata dal letto si diresse verso il bagno per lavarsi quando sentì un rumore, o meglio un boato, seguito da un bagliore e infine un varco che si aprì su una delle pareti di camera sua. Dall'altra parte uscì subito un ragazzo che, dopo aver messo il secondo piede sul pavimento, con un gesto della mano chiuse il varco dietro di lui. Oggettivamente era un bel ragazzo, dal fisico snello e longilineo, con lo sguardo vispo incorniciato in un viso dai lineamenti affilati. Sulla schiena gli pendevano una cascata di capelli color grano che ben si accostavano con gli occhi cerulei.
Nella stanza calò un silenzio tombale; era una situazione alquanto insolita, per non parlare del modo in cui era giunto, che rendeva il tutto ancora più sospetto.

«Chi sei tu e che cosa ci fai nella mia stanza?» chiese Winnie, pronta a lanciare uno dei suoi più potenti pugnali di ghiaccio che teneva in entrambe le mani. Lo sconosciuto, con nonchalance, si avvicinò a lei cercando di prenderle un pugnale. Winnie cercò di scansarsi, ma lui fu più veloce e alla fine riuscì a prenderne uno. «Mhm, per essere appuntito è appuntito, però...» intanto nella sua mano, il pezzo di ghiaccio si frantumò come se fosse un cristallo troppo delicato; «no, non va bene. Si frantuma con un banalissimo incantesimo di Frantumazione. Bisogna lavorare sulla resistenza dell'arma. Tuttavia devo riconoscere che hai dei buoni riflessi, anche se si possono migliorare» e, nel sempre maggiore stupore della ragazza, questi alla fine decise di presentarsi. «Mi chiamo Prospero, mago e consigliere di corte di quella che fu la Regina tua madre.»