Rinascenza

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Sulle ringhiere dellʼesperienza novella
alle soglie della stagione consunta
lʼarrivederci è un almanacco ingiallito
dʼintermittenti e controverse agnizioni

Allorché della platea incorporea
non resterà che unʼultima astante
varrà da lode all'eredità disseppellita
un cerimoniale di pellicole analettiche

Estratti di primavere incancrenite
lʼeternità vanagloriosa della notte
mitografie lungo gli altari dellʼasprezza
le litanie spregiudicate al mal dʼamore

Lʼinsostenibile praticità della parvenza
le parodie rocambolesche dellʼumore
lʼincontentabile edonismo dell'ingegno
la supponenza sconfessata dallʼusura

Sullʼinterstizio obbligatorio del trapasso
un usignolo annunzia il tempo dellʼaddio
ché non più lʼora è di compiangere lʼoblio
già perlustrato a chiaroscuri screanzati

Benché la foschia incupisca lʼambizione
lungo la scia dʼignoti flussi ascensionali
a permanere è lʼeccedenza di speranze
che senza remore sorvola un aliante
in preveggenze di altrʼarte da svelare

Vige armonia nella presente apocalisse
ma il domani ha la verace cortesia
di unʼindulgente promessa forestiera.

VorticosamenteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora