Caos

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Ipnotiche fiamme serpeggianti
riflesse nelle iridi silvestri
soccorrono i silenzi del camino
nel fatuo smaliziare di dicembre

Spettrale andirivieni di penombre
serafica concordia sensoriale
soffonde di maioliche il soffitto
immemore al carnato del destino

Il Caos dal labiale cristallino
diabolica discordia primordiale
nel lesto, insofferente affievolirsi
sancisce la promessa dʼuna tregua

Sferzate dʼuno zefiro ammiccante
sul rivo di magie sapor dellʼebano
prolungano uno blando naufragare.

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