Capitolo 4

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"Signora Ferilli, io sono innamorato di lei."

L'ennesimo concorrente di Tu Si Que Vales con una cotta per me. Erano numerosi, e davvero, davvero strani. Questo qui per esempio era vestito di tutto punto e si spostava su un overboard. Un dannato overboard. E non è che fosse tanto giovane.

Sorrisi all'uomo che si dirigeva verso di me e presi la mano che mi porgeva. Si dichiarò e fece pure lo spogliarello per me.

Vi chiederete, e Maria in tutto questo? Maria se la ride. Certo che se la ride. E mi prende pure per il culo. Ma vi rendete conto? Io subisco tutto questo e lei se la ride!

Quando mi fanno gli scherzi poi, non c'è fine alle sue risate. Come si diverte! Io mi cago in mano e questa ride delle mie disgrazie. Che poi sapevo organizzava tutto lei. Sempre e solo lei mi fa penare così. Che ve devo di' fiji miei, se non l'amassi.

"Sabri, sei arrabbiata?" Maria mi rivolse la parola dalla sua poltrona, dopo l'ennesimo scherzo.

Io incrociai le braccia e mi girai dall'altra parte. "Ma dai! Che fai, non mi parli?"

Rudy rise, Gerry alzò le spalle e Luciana scosse la testa. Tutti complici suoi, loro.

"Nun te vojo parla'!" Insistetti. Mi diverte fare l'offesa e sentirla pregarmi.

Faremo i conti più tardi, vedremo se riderà ancora dopo la mia punizione. "Fammo i conti dopo, io e te." La minacciai puntandole il dito contro.

Lei finse innocenza e sogghignò.

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"Signore e signori. Diamo il benvenuto a Matilde De Angelo." Martin presentò la concorrente successiva.

Ad entrare sul palco, fu una ragazza dai capelli rossi ed un sorriso smagliante. "Ciao!" Salutò Matilde, accompagnando un gesto della mano.

Maria fu la prima a rivolgersi alla giovane. "Ciao." Si massaggiò la gamba com'era solita fare. "Perché non ci racconti un po' di te e ci dici in cosa ti esibirai."

La ragazza annuì e sorrisi, potevo vedere la tensione scorrerle lungo il corpo. Le tremava un ginocchio da quanto era nervosa. "Si, certo." Si accorse del ginocchio e arrossì imbarazzata. "Scusatemi. Succede sempre quando sono nervosa."

"Non preoccuparti. È normale essere tesi, soprattutto in queste situazioni." Le offrii un sorriso di incoraggiamento. "Vuoi bere un po' d'acqua?"

Matilde scosse la testa. "No, ma grazie del pensiero." Si schiarì la gola e prese un respiro profondo. "Mi presento allora."

"Vai pure." La incoraggiò Luciana.

"Sono Matilde, ho 20 anni e sono qui a Tu Si Que Vales perché vorrei dare un messaggio a tutti." Si guardò intorno e sorrise. "Mi esibirò con una canzone che vorrei dedicare alla mia ragazza."

Alle parole della giovane donna mi mancò il respiro.

"Abbiamo incontrato molti ostacoli durante la nostra storia. Alcuni più difficili da superare di altri. Ma abbiamo resistito fino alla fine."

Mi tremò il labbro. Una ragazza così giovane non meriterebbe tanta sofferenza solo perché ama qualcuno.

"Da quanto state insieme?" Chiese Maria. Avrei voluto baciarla lì davanti a tutti, far sapere che anche noi abbiamo passato le stesse cose. Far sapere a Matilde che la capivamo. Ma questo non poteva succedere. Non ora, almeno.

Matilde rivolse un sorriso avvolgente a Maria. Potevo percepire quanto amasse la sua ragazza. "Da quando avevamo 16 anni. Quest'anno è il nostro quarto anniversario."

Il suo sguardo su di me || Deferilli Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora