« Premetto che abbiamo soltanto tre stanze a disposizione, quindi in una stanza dovranno dormire due persone, e qualcuno dovrà dormire nella stanza con Draco che ha un altro letto »

« Blaise dorme con me, l'unico meno scassa caz- » si fermò immediatamente quando vide sua madre guardarlo male.

Draco si beccò uno schiaffo sulla nuca e tutti scoppiammo a ridere.

« Nella stanza in due possiamo dormirci io e Pansy » rispose Nora.

« Perfetto. Allora questa qui sarà la vostra stanza. Il bagno è incluso e li troverete tutto quello che vi serve. Se non avete pigiami per dormire nell'armadio c'è qualcosa di mio. » mostrò la camera alle ragazze e Pansy sembrò diventare felice tutt'un tratto.

« La ringrazio »

« Grazie Cissy »

« Di niente care » rispose sorridendo.

Come faceva a sorridere sempre ? Sembrava perennemente felice, eppure sapevo bene che non lo era affatto.

« Per quanto riguarda voi ragazzi Draco vi presterà qualcosa. » continuò.

« Ma- »

« Niente ma. Non fare l'egoista Draco »

Tutti ridemmo ancora una volta.

« Bene. La tua camera è quella lì Mattheo, come sempre, e c'è tutto quello che ti serve. La tua Theodore è lì accanto. » sorrise ad entrambi.

« Adesso vi lascio soli. Tra un po' la cena sarà pronta » ci avvertì e tutti annuimmo.

Ognuno entrò nella propria stanza. La mia sembrava non essere mai cambiata, dall'ultima volta in cui ci ero entrato.

Le pareti della camera erano dipinte di nero e grigio. C'era un letto a baldacchino con lenzuola verdi e tende del medesimo colore. Uno scaffale con qualche libro, e accanto una poltroncina in tessuto, rigorosamente verde, con tanto di finestra accanto. Dall'altro lato del letto invece c'era un comodino con una lampada.

Lì affianco c'era la porta della cabina armadio e quella del bagno. Un po' più a distanza c'era un cavalletto con vari fogli, dove sin da piccolo disegnavo, e poco più avanti c'era un altra porta che invece conduceva al piccolo balcone che dava la vista sul giardino della villa. Adoravo quel posto.

Decisi di andare a farmi una sigaretta. Uscì sul balconcino e ammirai il panorama mentre fumavo.

Ad un certo punto percepì la presenza di qualcuno alle mie spalle ma non mi voltai. Sentì delle mani toccarmi il viso, qualcuno mi stava tappando gli occhi, era lei.

« So che sei tu Nora » ridacchiai e lei sbuffò.

Mi voltai verso di lei e appoggiai la sigaretta sul posacenere spegnendola.

Mi accarezzò i tagli sul viso che mio padre mi aveva provocato solo poche ore fa.

« Mi dispiace tanto » sussurrò con un espressione triste e mortificata.

« Non è colpa tua. Sta tranquilla ok? » la rassicurai dandole un bacio sulla fronte.

Annuì un po' incerta e poi improvvisamente iniziò a lasciarmi dei baci su tutti i graffi che avevo sul volto.

Beyond Pride - Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now