Capitolo 227: Lunedì, 6 agosto 2012

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E se invece si è ridotto e hanno fissato la data dell'operazione?

Non sono sicuro di volerla sapere, la data dell'operazione, e nemmeno i dettagli.

Però so che chiederò tutto lo stesso.

Perché la mia maledetta sete di verità non me la toglie nessuno: nemmeno questa fottuta paura.

Così alle 10:25 prendo il block notes giallo e una biro e mi avvio a passo deciso verso lo studio della Lisandri.

Mi tremano un po' le gambe mentre mi siedo di fronte alla Lisandri e al dottor Alfredi.

Sì, perché c'è anche il dottor Alfredi.

Perché c'è anche il dottor Alfredi?!?

Notizie importanti, a quanto pare.

"Mi devo preoccupare?" chiedo a bruciapelo senza dare loro il tempo di dirmi niente.

"Sempre precipitoso, eh?!" osserva il dottor Alfredi con un sorriso bonario.

"Non sai quanto, Andrea" commenta la Lisandri guardandolo, per poi girarsi di nuovo verso di me. "Dimmi prima com'è andata ieri. Sei stato bene?"

"Sì, sono stato bene. Ma basta convenevoli, tanto Carlo di sicuro gliel'ha già riferito che sono stato bene. Adesso ditemi perché siamo qui" dico aprendo il block notes e togliendo il tappo alla biro. "È per i risultati degli esami? È per parlare dell'operazione? Avete mandato a chiamare anche mio padre?"

"Andiamo con ordine" mi dice il dottor Alfredi. "D'accordo, Leo?".

Io deglutisco e prendo fiato. "D'accordo."

"Per cominciare, ti rispondo che è a tutte e tre le domande."

"Ok."

Calmo. Devo stare calmo.

"Tuo padre arriverà tra circa un'ora" interviene la Lisandri. "Se preferisci aspettare che arrivi..."

"Sa bene che non lo preferisco."

"Va bene, andiamo pure avanti allora" dice rivolta al dottor Alfredi.

"Dunque, abbiamo già visionato i risultati della tac e della risonanza, ci siamo consultati anche con il dottor Abele, e riteniamo che tu possa essere operato al più presto" mi annuncia lui col tono più tranquillo del mondo.

Posso essere operato.

Questa è una buona notizia, no?

Ma allora perché non mi sento affatto rassicurato?

Forse è quel "al più presto" che mi mette addosso ancora più agitazione.

"Quanto presto?" è la prima domanda che mi viene in mente e che mi affretto a fare.

"Il 20 agosto" mi risponde la Lisandri.

Il 20 agosto.

Lo scrivo sul block notes, in alto al centro su una pagina bianca: 20 agosto.

Tra sole due settimane?!

"Cioè... tra due..." comincio a dire a fatica, e la Lisandri conclude la frase per me.

"Sì Leo, tra due settimane".

"Ok" dico annuendo, e mi accorgo che sto trattenendo il respiro.

"Vuoi un bicchiere d'acqua?" mi domanda il dottor Alfredi.

Con dentro un Valium, magari.

"No no, è tutto ok" mento sfregandomi un occhio mentre riacquisto lucidità: "Ma quindi... il tumore si è ridotto, giusto?!"

Leo (Io non ho finito)Where stories live. Discover now