La nave dei sogni

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"Non voglio dormire con Alex questa notte.."
"Vieni con me!" Mi disse Nick entusiasta...

"Vorrei.. Ma non posso... Non mi abbasso ai suoi livelli.."
"Perché? Camilla che cos'è successo?"
"Alex.. Questa notte l'ha passata con una ragazza che ha conosciuto sulla nave.."

"Stai scherzando vero!?"
"No.."
"Buona notte Nick.."
"Camilla non scappare come sempre.."
"Tu.."
"Io.."
Mi si avvicinò a dismisura..
"Tu non puoi capire.." Dissi tutto dun fiato..

"Camilla.. Anche io sono stato lasciato.. Anche io ho provato la distanza, anche io ho provato a sentirmi il mondo addosso per colpa di una stupida che voleva solo il mio corpo e non si rendeva conto che le stavo donando tutto me stesso.."

"Nick sono confusa.. Pensavo che questa crociera potesse sistemare tutto, ci fortificasse e ora sta accadendo tutto il contrario.. Ci sta sgretolando.. Io ora non voglio scappare da nessuno, ma devo vederlo, anche se contro voglia, anche se.." Mi interruppe..
"Hai ragione.. Allora facciamo così.. Ci vediamo domani alle 17,30 al bar del ponte 9..

Buona notte" mi accarezzò la guancia..
"Buona notte"

Quando entrai in camera Alex era li, seduto sul letto.. Avevo bisogno di sapere quello di cui aveva bisogno..

"Alex.."
"Camilla scusa, ho sbagliato tutto.. Perdonami.."

Lo guardai negli occhi era ginfi e lucidi..

"Alex ho bisogno di sapere... Che cosa vuoi? Se vuoi lei vai ma non farmi questo.."

Rimase zitto

Che silenzio assordante

"Voglio te.. Non so perché ho fatto così ma..." Una pausa

"Ma..?!" Chiesi nervosa

"Mi fa un effetto strano quella ragazza..non so definirlo..

Ma io amo te.."

Lo allontanai con una mano..
"Alex.. Non pretendere che io faccia finta di non aver sentito quella frase, se pensi anche solo che quella ragazza possa farti qualche particolare effetto dovremmo fermarci un secondo.. Quando avremo le idee più chiare decideremo cosa fare.." Dissi con le lacrime..

"Camilla.. No.."

"Scusa non riesco a fare finta di nulla.."

"Farò come vuoi..ma non dimenticarmi"

Mi avvicinai asciugai una lacrima e gli accarezzai la guancia senza rispondergli.. Penso che i miei occhi dicevano tutto..

Quella fu la seconda notte in cui non mi addormentai con le sue braccia che stringevano la mia vita.. Era una sensazione assurda..
Quella notte dormii veramente poco..
Verso le 8,30 mi vestii con una gonna e una canotta, la nave era attraccata al porto di Lisbona e sarei scesa da sola..

Passeggiavo per quelle vietate che sembravano infinite.. Non volevo nessuno, forse non volevo nemmeno me stessa.. Avevo chiuso con Alex per quella che per altri era una pausa, io ero già convinta che quelle sarebbe stata la fine, è tutto sarebbe finito insieme a noi.. Eppure non stavo facendo nulla per fare che tutto questo non accadesse.

Mi sentivo impotente agli occhi di tutti.. Un macigno sulle spalle: mia madre, suo "marito", mio padre, la sua famiglia, io non centravo più nulla, Teo troppo impegnato con la ragazza non si accorgeva che sua sorella si stava distruggendo.. E tutti quei km, forse era l'unica cosa che riusciva ancora a salvarmi.. L'idea che tutti questi problemi fossero distanti tantissimi km da me..

Che cosa avevo fatto per meritarmi tutto questo?
Semplice, non avevo lottato abbastanza, o forse non ne ero semplicemente all'altezza..
e se ora fossi stata costretta a vedere qualcuno sarebbe stato

"Nick" non mi resi conto è dissi questo nome con il respiro affannoso..

Eppure avevo capito.. Avevo capito di cosa avevo bisogno e sapevo che cosa mi avrebbe resa felice..
Guardai l'ora, erano le 12,00.. Decisi di mangiare qualcosa così entrai in un ristorante molto raffinato, avevo voglia di "coccolarmi" un po..

"Benvenuta!" Mi disse il cameriere..
"Parla la mia lingua?! Fantastico!" Risposi
"Qui parliamo tutte le lingue, é un ristorante internazionale.."
"Perfetto! Sono da sola e vorrei mangiare qui.."

Mangiai molto bene ma non esagerai..
Pagai e uscii

Sapevo di aver bisogno un vestito per quella serata volevo apparire al meglio
Così entrai in una piccola boutique dove la sarta cuciva tutti i suoi abiti a mano...
Ne vidi uno che mi colpì particolarmente.. Era bianco sopra con la manica al gomito e una gonna che arrivava sopra al ginocchio color rosa intenso.. La cintura oro in vita è una fascia da legare ai capelli dello stesso colore...
Lo comprai pagandolo pochissimo e tornai in cabina..
Alex era lì... Non lo guardai nemmeno perché la sola vista del suo sorriso mi faceva tremare e nessuno avrebbe impedito alla mie lacrime di scendere..
"Devo farmi una doccia.." Feci per entrare nel piccolo bagno..
"Camilla aspetta.." Mi fece girare per il braccio
I nostri sguardi si incontrarono...
"Si?!"
Speravo che mi dicesse di amarmi.. Speravo avesse capito che noi dovevamo stare insieme, speravo che da quella sera avremmo ricominciato a dormire abbracciati a suon di baci..
Mi guardò per qualche secondo
"No..niente.." Mi disse con imbarazzo

Ma vaffanculo! La delusione prese di nuovo il sopravvento
Mi chiusi in bagno portando con me il necessario per vestirmi, pettinarmi e truccarmi..
Avevo un'ora e mezza.. Feci una doccia fredda per calmarmi e piansi tanto con il getto d'acqua addosso, nessuno se ne sarebbe accorto, nessuno lo avrebbe saputo, solo io e il mio dolore..
Dopo 25 minuti uscii e mi asciugai;
Misi il vestito e la cintura, feci dei boccoli e mi truccai.. Indossai anche la fascia e le scarpe bianche con poco tacco a spillo
Uscii dal bagno Alex era meraviglioso, intento a indossare la giacca del suo vestito elegante..
La mia gelosia prese il sopravvento "per chi ti sei vestito così?"
"Camilla..." Iniziò con tono vago "e tu?" Chiese con tono nervoso..
"Per un ragazzo.." Risposi ferma e calma.. Non stavo facendo nulla di male, almeno credo
"Ora rispondi.. Per chi ti sei vestito così?"
"Per lei.." Indicò verso la porta della cabina..

Vidi Adele in tutta la sua bellezza e semplicità, capelli biondi lunghi fino alla schiena, poco trucco, un abitino spettacolare un paio di sandali..
La rabbia stava arrivando, la sentivo in gola

"Alex.. Vaffanculo!" Gli urlai in faccia.. Mi resi conto dopo di quello che avevo detto..

"Lo stai facendo anche tu.." Rispose con tono di competizione..
"È diverso!" Risposi incazzata nera..

"Dai allora spiegami che cosa c'è di diverso.."

Nella mia mente frullavano solo due frasi
-Glielo dico- la prima -sto zitta e me ne vado senza dar risposta, tenendomi tutto dentro- la seconda
Scelsi la prima..

"Vuoi proprio saperlo? Hai anche il coraggio di chiedermelo?!
Ti ho trovato con sta qua a flirtare la prima sera della crociera, dopo due/tre ore da quando avevamo fatto noi l'amore.. Quella sera non sei rientrato, hai """"dormito"""" con lei lasciandomi da sola in cabina senza nemmeno una spiegazione; quando ti rivedo l'unica cosa che riesci a dirmi é che questa ragazza ti fa uno strano effetto e ci fa lasciare, dopo che IO ti ho dato tutta me stessa, dopo che ho lasciato tutta la mia famiglia per te la differenza sta nel fatto che tu credi di amarla, io con il ragazzo di questa sera non ho niente, mi ha solo consolata è salvata dalle macerie che hai creato tu.. Ed ora che hai una spiegazione.. Con permesso.."
Uscii dalla stanza avevo ancora mezz'ora e decisi di passeggiare un po sulla nave..
Camminavo con la mano destra alla ringhiera, avvicinandomi sempre più a prua.. Arrivai proprio lì.. Sentivo di essere ad un passo dal volare.. Mi sentivo libera con il vento che si infrangeva su me..

Sentii della braccia sulla vita.. Non mi girai, riconoscevo Nick dal suo profumo
"Ti fidi di me?" Mi chiese
"Adesso si.."
"Bene, chiudi gli occhi"
Li chiusi
"Ora aggrappati alla ringhiera e sali.."
Lo feci anche se in realtà ero molto spaventata
"Bene ora tieni gli occhi chiusi e quando vuoi aprili"
Sentivo solo le sue mani sui fianchi, non le braccia, niente mi stringeva, i nostri corpi erano attaccati quando a poco a poco aprii gli occhi
Quando vidi lo spettacolo davanti a me aprii anche le braccia mentre lui continuava a reggermi facendomi acquistare sicurezza..
Davanti a me solo il mare, mentre il tramonto faceva da sfondo...
"Nick sto volando! Lo sto facendo davvero!" Urlai entusiasta
"Come Jack e Rose.."
"Il mio Jack" dissi
"La mia Rose" disse

Ed in effetti quella sembrava davvero la scena di Titanic..
Forse stava nascendo qualcosa..

Tra amore e amicizia c'è la distanza di un bacioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora