Versi di Penna

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Caro diario, scrigno segreto dei pensieri,
butto su di te l'ansia del domani,
un puzzle incerto, mistero sospeso,
come il volo di un uccello senza meta.

Ti scrivo nell'oscurità della notte,
dove il buio cela timori e misteri,
forse un mostro nascosto o un frammento di me,
infanzia, piccolo mondo che si svela.

Ecco me stessa, la bambina in me,
che si chiede se la vita è un brivido vero,
un viaggio veloce su pagine sconnesse,
raccontando sogni e mille difetti.

Mi perdo in cerchi e disegni scomposti,
tu, confidente, che sai forse più di me,
vivo e vado avanti, parlo con le tue pagine,
cerco senso in un mondo senza regole.

Anni che passeranno, crescita non solo nell'età,
chi fa l'adulto, ma dentro resta piccolo,
il tempo vola via, come un brivido fugace,
mentre racconto storie su fogli bianchi.

Tu, diario, compagno di viaggi assurdi,
confessioni riservate agli occhi tuoi soli,
mi specchio nei tuoi fogli, parte di me,
in ogni parola, ritrovo il senso perduto.

Vivo e vado avanti, parole scritte su carta,
cercando senso in un mondo senza regole,
questo è quel che dicono, ma no,
il senso è quando ti rileggerò.

Le parole che prendono vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora