«c’è proprio un filo di differenza» dice marisol

«si esatto» dice lui «sono positivo, vediamo che succede» dice nicholas alzandosi dai gradini

«non ho voglia di alzarmi» dico dopo aver visto gli altri ballerini lasciare le gradinate

«sempre tutto io devo fare» dice lui prendendomi in braccio

«andiamo in camera?» gli chiedo

«andiamo» conferma lui cambiando la direzione

mi poggia sul tavolino

«grazie» dico mettendogli le mani intorno al collo e aprendo leggermente le gambe in modo che lui potesse avvicinarsi di più

«prego milla» dice avvicinandosi a me e dandomi un bacio casto sulle labbra

«mi prendi gli occhiali?» chiedo al biondo

«dove sono?» mi chiede lui confuso

«sono quelli là» dico indicando il paio che si trova sul comodino

va a prenderli e me li porta rimanendo con sguardo confuso

«da quando hai gli occhiali?» mi chiede

«da sempre» rispondo ridendo

«dai dai, vediamoteli addosso» dice lui punzecchiandomi il fianco

me li infilo

«sei bellissima» dice lui venendomi ancora più vicino

«sembro una professoressa» commento a un filo dalle sue labbra

«saresti stata la mia preferita» dice lui facendo unire le nostre labbra

poco dopo richiede l’accesso alla lingua e glielo permetto, senza esitazioni

«non posso metterli sempre» dico

«come no?» chiede lui

«li metto quando non ho le lenti, quindi mai. li ho solo quando leggo perché non mi piace molto come mi stanno» dico

«ti giuro che ci stai benissimo» dice lui dandomi un bacio sul naso

sorrido e gli lascio un dolce bacio sulle labbra

~



«buonaseraaaa» dico entrando in sala con angela trovandomi umberto e il maestro montesso con nicholas

«buonasera» dice angela dopo di me

«dobbiamo ballare?» dico vedendo un divano

«no, fate da spettatrici» mi corregge il maestro

«menomale» commenta angela

io e la cantante ci sediamo di fronte al divano

«non so se sapete che compito è stato assegnato a nicholas» dice montesso

«si, ho presente» dico io

«io sfortunatamente, no» dice invece angela

«ok, questo è compito dove deve dimostrare la sua sensualità senza entrare nel volgare» ci spiega il maestro

«a noi spettatori cosa dovrebbe arrivare?» chiedo io

«quello me lo devi dire tu, camì» mi dice

«ok» dico alzando le mani

«io sono molto diretta» dice angela affianco a me

«vogliamo sapere come vi sembra alla fine» dice umberto

io e angela annuiamo con la testa

«vai base» continua il latinista 

nicholas durante tutta l’esibizione non ci stacca gli occhi di dosso

«secondo me nella prima parte andava bene cioè era presente ci cercava, nella seconda un po’ meno però bravo uguale» dico io

«si pure secondo me, molto bravo» dice lil

«grazie ragazze» dice umberto facendoci uscire dalla sala

«grazie a voi, è stato un grande piacere» dice angela per far imbarazzare nicholas

~

«ciao amore» dice simo saltandomi addosso, vedendomi entrare in casetta

«ciao» dico sorridendo ricambiando l’abbraccio

«dove sei stata? mi stavo preoccupando, sapevo finivi alle 6 e sono le 7.15» dice lui indicandomi l’orologio

«sono stata con nicholas» dico e lo sento irrigidirsi

«mi hanno chiamato in sala con angela per vedere nic che ballava il compito della maestra di stamattina» spiego

«e come è stato?» mi chiede

«bravo, si vede che sa farlo, sa tenere gli spettatori» dico

«bene» dice staccandosi da me

«simo dai» dico avvicinandomi a lui

«voglio stare da solo» dice sedendosi sul divano

«simo non fare il geloso» dico sedendomi affianco a lui

«mi dà fastidio» dice lui

«tu davvero credi che io possa farmi piacere qualcun altro? non guardo nessun altro» dico sorridendo

«non sei tu il problema, ho visto come ti puntano nicholas e giovanni» dice

«puoi stare tranquillo» dico sorridendogli

«scusami» dice lui

«fa niente» dico avvicinando il mio volto al suo

fa combaciare le nostre labbra in un bacio travolgente, mi mette una mano dietro la schiena e mi fa sedere a cavalcioni su di lui

«simo…» dico staccandomi leggermente

«mh» dice lui guardandomi negli occhi

«ci sono gli altri di la» dico ridacchiando tornando seduta affianco a lui

se fossimo rimasti così chiara e gaia si sarebbero fatte delle idee non molto caste

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐃𝐈 𝐒𝐆𝐔𝐀𝐑𝐃𝐈 || 𝐒𝐈𝐌𝐎𝐍𝐄 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐔𝐙𝐙𝐎Where stories live. Discover now