Battuta di caccia

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Racconto pubblicato su Wattpad nel 2020, scritto per un contest in cui a ogni partecipante era assegnata un'emozione. Prompt per questo racconto: sorpresa (spero di sorprendervi).

Copertina originale:

Non poteva essere un caso: avevo sentito troppo bene e troppo vicino il rumore dell'aria tagliata dal dardo

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Non poteva essere un caso: avevo sentito troppo bene e troppo vicino il rumore dell'aria tagliata dal dardo. Sospettavo già da un po' che qualcuno della mia squadra stesse provando a farmi fuori, e quale occasione migliore di una battuta di caccia? Non sono mai stato un tipo paranoico, ma credo sia normale diventare un po' diffidenti quando si inizia a ricoprire posizioni di potere come la mia, soprattutto nei confronti dei sottoposti più ambiziosi o con visioni politiche distanti. Paranoico o no, alla fine il tempo mi ha dato ragione: qualcuno stava cercando di uccidermi, solo che in quel momento mi era ancora difficile capire chi.

Sono stato promosso a Capitano molto giovane, forse troppo a giudizio dei membri più anziani della Flotta. Vogliamo aggiungere anche il colore della pelle e l'orientamento sessuale alla lista delle cose che molti colleghi faticavano ad accettare? I miei trascorsi con il Tenente Smith erano noti a tutti. La nostra storia comunque risaliva al tempo dell'Accademia, quando eravamo sullo stesso gradino della scala gerarchica: nessuno dei due poteva essere accusato di subire o concedere favoritismi. Sulla carta non avevamo infranto nessun regolamento: nulla vietava e vieta i rapporti tra colleghi dello stesso grado o tra razze diverse, e quando sono nato la legge federale contro la condotta omosessuale nell'esercito era già stata abolita da anni. Eppure, sono sicuro che esista ancora, nella nostra Nazione, qualche nostalgico di tali politiche, così come so per certo che qualcuno vorrebbe vietare unioni interrazziali. Non era un segreto che i più conservatori, sia tra le linee di comando della Flotta, sia nel Ministero, avessero delle riserve sulla mia posizione; si vociferava persino che fossi stato promosso più per lanciare un segnale di rottura con il passato e le vecchie Presidenze, piuttosto che per meriti reali. Ero consapevole di tutte le dicerie del genere, ma non mi interessava: avevo lavorato sodo per ottenere quell'incarico e volevo svolgerlo al meglio, a prescindere da ogni eventuale pregiudizio sul mio conto.

Ai tempi di quella battuta di caccia avevo già collezionato diversi messaggi intimidatori, due guasti improvvisi al mio Caccia da ricognizione e un'intossicazione alimentare così potente da avermi spinto a fare testamento. Chiunque sarebbe diventato più che sospettoso al mio posto. E infine questo: un dardo che passa così vicino alla mia testa che quasi mi sfiora.

L'occasione era perfetta, così come l'arma del delitto: diversamente dai proiettili, i dardi da caccia non hanno numeri di serie, vengono usati solo per battute e esplorazioni, di norma nessuno è interessato a risalire all'arma di chi lo ha lanciato. Escludendo i membri della squadra di seconda linea, troppo distanti per coprire la gittata del dardo, la lista dei sospetti si riduceva a sei, Smith incluso. Quella stessa sera avrei iniziato a indagare su ognuno di loro, ma al momento dovevamo occuparci dell'animale appena catturato. La piccola creatura si agitava nella trappola a rete che aveva fatto scattare, come se questo potesse allentarne le maglie e permetterle di fuggire.

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⏰ Last updated: Nov 21, 2023 ⏰

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