Quelle parole mi lasciarono di stucco. Lo guardai con gli occhi colmi di lacrime.

« Tu non pensi seriamente questo di me.. » dissi più a me stessa che a lui per auto convincermi.

« Lo penso. »

« Non puoi dirmi questo Mattheo, non puoi »
scossi la testa cercando di convincermi che tutto questo non è reale.

« È la verità » continuò a dire non mostrando alcuna emozione, alcun interesse, alcuna pietà nei miei confronti.

fine flashback •

Ripensai a quel momento e l'unica cosa che sentivo dentro di me era disgusto. Disgusto nei suoi confronti. Soltanto disgusto, nient'altro.

« Nora io vorrei aiutarti, ma se non mi aiuti a capire cosa ti succede non so come fare »

« Infatti non deve fare nulla, professor Silente, perché io sto benissimo e non ho bisogno di alcun aiuto, arrivederci » mi alzai e subito varcai la porta.

Percorsi il corridoio in fretta e furia, per evitare di incontrare qualcuno ed evitare di essere sottoposta ad un altro interrogatorio.

Camminai frettolosamente e distrattamente andai a sbattare contro qualcuno ma proseguì per la mia strada senza neanche voltarmi, chiunque fosse stato, non me ne importava affatto.

Uscì nel giardino della scuola e mi avvicinai all'albero che si trovava al centro di esso, nel punto esatto dove Alastor Moody aveva trasformato Draco in un furetto.

Salì in cima e mi sedetti lì. Dalla tasca uscì fuori una sigaretta che avevo rubato a mio fratello, ormai era diventata un'abitudine.

La tenni tra l'indice e il medio e la misi in bocca.

Estrassi l'accendino e lo avvicinai alla punta della sigaretta, l'accesi e aspirai. Allontanai la sigaretta e feci uscire lentamente il fumo dalla bocca.

In quel momento mi sentii completamente rilassata e non pensai a niente, mi limitai a guardare il cielo blu pieno di stelle in tranquillità.

Un senso di pace mi travolse, una pace che da tempo non provavo, non avendo un attimo di tregua dalle punizioni e da Theodore che mi stava addosso.

MATTHEO MARVOLO RIDDLE

Era una settimana che io e Nora Nott non ci rivolgevamo la parola e proprio adesso ci eravamo scontrati in corridoio

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Era una settimana che io e Nora Nott non ci rivolgevamo la parola e proprio adesso ci eravamo scontrati in corridoio. Per tutta la settimana l'avevo vista poco e niente. Ogni tanto saltavo le lezioni e anche lei lo faceva, e raramente i giorni in cui ci andavamo entrambi coincidevano.

Probabilmente non mi aveva nemmeno visto, o forse mi aveva soltanto evitato. In questi giorni avevo pensato continuamente a lei. Forse avevo esagerato ma ero ferito da quello che mi aveva detto, sapevo che entrambi avevamo sbagliato e quindi era meglio per tutti se stavamo lontani. Ogni secondo che passava la pensavo e mi mancava da morire stargli vicino, ma ero deluso da lei ed ero troppo orgoglioso per dirlo, e non l'avrei mai ammesso ad alta voce.

Beyond Pride - Mattheo RiddleWhere stories live. Discover now