<< Non voglio sentire altre scuse! Sono stato sufficientemente chiaro? >>
<< Ma mio Signore... noi... >>
<< SONO STATO CHIARO? >>
<< Certo mio Signore, certo! Se solo...>>
<< Cambiate tattica! Cambiate strategia! Se non mi portate uno di loro entro sera credi a me, preferirai essere nato di un altro colore... >>
Il silenzio calò troneggiante. L'enorme figura che imbeccava ordini, coperta da un mantello Nero come la pece, era in piedi, e aveva degli occhi fiammeggianti di rabbia.
Il servo, posto ai piedi di una grande scalinata, prese coraggio e disse: <<oh, non si preoccupi mio Signore, vedrà che entro sera si aggiudicherà il prossimo.
Gli unici mutamenti di colore a cui dovrà pensare saranno quelli che farà al nostro prigioniero. >> attese due secondi una risposta, poi, non vedendola arrivare, continuò << Deve solo avere un po' di pazienz... >>
<< NON OSARE PARLARE DI PAZIENZA!!! >> e così dicendo l'enorme figura saltò con un solo balzo gli oltre settanta scalini che lo dividevano dal suo nefasto informatore.
<< C... certo mio S...Signore. M...Mi S...Scusi >> La voce gli tremava. Quella spada puntata contro il suo collo non lo tranquillizzava affatto.
<< Sono Duecento anni che ho pazienza. Non uno, DUECENTO! Tempo sprecato a quanto pare, perché affidato a degli incompetenti come te.>>
Gli occhi del Signore erano diventati rosso fuoco. Alzò la spada, pronto a colpire.
L'umile servitore saggiava già il sapore della morte quando... la porta s'aprì.
<<Allarmi, Allarmi! >>
Uno strano tipetto basso e grosso fece capolino in sala urlando a squarciagola. Si avvicinò al Signore e disse << Mio Sire, ho notizie importanti da comunicarvi >>
Solo allora il tozzo tipetto si rese conto della situazione che aveva interrotto. Il cuore gli salì in gola e desiderò di non essere mai entrato.
<< Sono occupato ora, non vedi? >> lieto di non essere stato ancora ucciso, il tipetto proseguì con un po' più di sicurezza.
<< Sono spiacente mio Signore, ma ci sono movimenti lì fuori! Sono di guardia alla Torre e non appena ho notato strani scompigli sono venuto ad avvisarvi.>>
Il Signore, impassibile, con ancora la spada pronta ad infliggere il suo colpo mortale, chiese
<<Che genere di movimenti? Non ho dato nessun ordine >>
<<No mio Signore, non sono i nostri a muoversi ma gli avversari>>
Il Signore volse istintivamente il suo sguardo incredulo verso l'informatore.
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Matto! Sicuri di aver compreso le regole del gioco?
FantasyCosa accadrebbe se gli Scacchi, potenti guerrieri provenienti da un universo parallelo e dotati di straordinaria Magia, entrassero con forza nel nostro mondo rivendicando una guerra iniziata secoli fa? Riuscirà Joseph a comprendere l'immane pericolo...