Ancora mi illudo
nell'onnipotenza di un sentimento
non possiamo stringere né la neve,
né la pioggia
e la tua essenza è ben più intoccabile,
inconsistente dissolve tra le mie dita.Anche se avessi
le tue nuvole nel mio taschino
o gli steli delle tue foglie
stretti tra le labbra
tu rimarresti un spettro distante
dal mio toccoViolo tombe alla ricerca del tuo cimitero
ma anche se stringessi il tuo scheletro
non avrebbe polmoni per sussurrarmi
il tuo mondo
da afferrare con una manoForse imparerò
a comprendere bisbigli morti
riuscirò a possedere il tuo silenzioForse mi rassegnerò al terrore
di non poter vedere altro
che la tua nebbiaMi rassegnerò
alle mie gambe tremanti
sotto il peso di un corpo palpitante di emozioneIn ginocchio bisbiglio poesie al tuo capezzale