Selezionò il cinquantesimo piano e, quando le porte si aprirono, trattenne gli altri dall'uscire.

«No, va solo Daren, noi proseguiamo» disse facendo un cenno al ragazzo. Lui annuì per indicare che aveva capito e si allontanò, lasciando gli altri sbigottiti.

«Non vi preoccupate, gli ho chiesto di controllare l'altra torre per me, è giusto una precauzione nel caso in cui la Strega non si trovi dove stiamo andando».

«Non conveniva allora dividerci in due gruppi o mandare qualcuno più bravo a combattere?» domandò Jeynn, preoccupata per la sorte del fratello.

«No, sono quasi certa che la Strega si trovi in cima a questa torre, non correrà alcun pericolo vedrete» li rassicurò mentre l'elevatore li faceva andare sempre più su, sempre più vicini al loro obbiettivo.

Ovviamente il compito che aveva affidato al ragazzo era un altro, avrebbe dovuto posizionarsi sulla cima della torre e rimanere in attesa del suo ordine per attivare la cupola. Aveva creato quella struttura sfruttando un'altra delle invenzioni di Louid, si sarebbe costruita in automatico con uno schema che si ripeteva all'infinito dispiegandosi in triangoli che uno dietro all'altro avrebbero ricoperto l'intera città.

La struttura era fragile e avrebbe dovuto essere rinforzata, ma ci avrebbe pensato in seguito, l'importante era che svolgesse la sua funzione per quel momento. Fuori aveva iniziato a piovere da non molto, probabilmente di lì a poco il cielo sarebbe esploso in una vera e propria tempesta, perfetta per i suoi piani.

Le persone avrebbero visto la pioggia concludersi improvvisamente, e poi negli schermi sarebbe comparsa lei e gli avrebbe detto di aver ucciso la Strega. Sarebbe stata una prova della sua stregoneria e avrebbero visto lei come una salvatrice.

L'elevatore si bloccò. Erano arrivati.

Quando le porte si aprirono, uscì per prima e si guardò attorno: era uno spazio di distribuzione, ma c'era un solo ingresso. Probabilmente tutto il piano era occupato dall'alloggio della Strega.

Prese un respiro e aprì di scatto pronta a sparare con il suo fucile nel caso in cui ci fosse stato qualcuno ad attenderla dall'altra parte. Non c'era nessuno. Lo spazio era spoglio e disadorno, a riempirlo solo un divano e un piccolo tavolino nero.

«È la casa della Strega?» domandò a bassa voce Orm, sembrava un po' deluso, forse si aspettava qualcosa di più lussuoso. A dire la verità, pure lei se l'era aspettata un po' diversa.

Proseguì con passo cauto e felpato; raggiunse un corridoio, questo era completamente diverso dalla prima camera cui avevano avuto accesso: non aveva un millimetro libero, era interamente rivestito di fotografie rappresentanti principalmente il Generale, la Sirena e Auleen. Indossavano tutti dei sorrisi smaglianti che le fecero contorcere lo stomaco. Le fotografie sembravano ordinate temporalmente, man mano che andava avanti vedeva un'Auleen sempre più piccola, fino a quando non la vide in fasce in una foto di famiglia rappresentante la Strega, il Generale, la Sirena, un uomo che non conosceva e una donna, quella che teneva tra le braccia la bambina.

Aveva i capelli biondi e corti, gli occhi grigi; c'era qualcosa in lei che le sembrava familiare, ma non avrebbe saputo dire il perché.

Proseguì. Quella donna compariva in numerose altre foto, sempre insieme a quello che doveva essere il marito, oppure insieme ai genitori. La Strega doveva essere molto legata a quella famiglia se custodiva così tanti ricordi di loro.

Andando avanti, la donna diventava sempre più giovane, Nauìya non riusciva a capire a cosa fosse dovuto quel senso di familiarità che trovava nei suoi confronti.

Si fermò di fronte a un'altra fotografia. Sentì il cuore accelerare. Accanto alla donna, all'epoca solo una bambina, c'era un'altra ragazza: era molto più giovane rispetto a come la ricordava, ma l'avrebbe riconosciuta ovunque.

MOÌRIAS-L'ombra della luce-Where stories live. Discover now